TruePlaces: ogni tappa una scoperta


La nuova App, italiana e gratuita, che segnala le tappe irrinunciabili del tuo viaggio

Una nuova esperienza di viaggio nei territori meno conosciuti o da riscoprire, tra monumenti, città, botteghe, ristoranti e agriturismi... per un viaggio da vivere e raccontare.


Progettata e realizzata da TruePlacesItaly, la nuova App TruePlaces è l’applicazione pensata per il viaggiatore moderno alla ricerca di scorci paesaggistici, botteghe, piccoli ristoranti e agriturismi da sogno: scelto il punto di partenza e di arrivo l’App - utilizzabile anche come navigatore grazie alla integrazione con Google Maps - creerà un percorso guidato segnalando le eccellenze e i punti di interesse. La caratteristica e il differenziale dell’app sta nell’idea di non concentrare le segnalazioni su un unico territorio/città, ma proporre al viaggiatore i gioielli da scoprire lungo il percorso dall’inizio del viaggio alla meta prescelta.

“Tutte le app di itinerario ‘assistito’ prevedono una concentrazione solo ed esclusivamente sui punti di partenza e arrivo senza ‘guidare’ davvero il viaggiatore che ha voglia di scoprire lungo il suo tragitto – spiega Michelle Fabbri, Socia fondatrice della Startup. TruePlaces è uno strumento arricchito da informazioni uniche e rivolto a chi desidera viaggiare e scoprire le meraviglie seminascoste, non solo raggiungere un luogo.  Vogliamo far riscoprire l'Italia, quella vera. Vogliamo farlo in modo diverso, utilizzando un approccio innovativo fondato sul concetto di slow tourism, per ammirare le bellezze del nostro Paese, anche quelle meno conosciute”.

Il viaggiatore che ha voglia di scoprire nuovi punti di interesse può pianificare il suo viaggio o decidere di ‘improvvisare’ e sfruttare la funzione AroundMe che, grazie alla geolocalizzazione, suggerisce le tappe più vicine e interessanti.

Scaricabile in italiano e in inglese gratuitamente da GooglePlay o AppleStore, TruePlaces è già disponibile per l’Emilia Romagna e presto sarà arricchita con le informazioni relative alle mete imperdibili lungo tutta la penisola: da nord a sud del Paese il viaggiatore avrà a disposizione un nuovissimo sistema, ricco di consigli selezionati da un’esperta redazione che scopre e sceglie le mete da consigliare, tra luoghi seminascosti.

TruePlaces è uno strumento per chi viaggia ed è alla ricerca di luoghi insoliti, un mezzo di promozione del territorio e delle sue eccellenze. Progettata da esperti operatori turistici per soddisfare le esigenze di viaggio: cosa vedere, cosa fare, dove dormire, dove mangiare. Dodici categorie permettono di filtrare i risultati secondo le proprie esigenze e i propri interessi. Le mete sulla mappa rispondono a diversi criteri: dalla cultura, con castelli e borghi, chiese, case di personaggi, patrimonio Unesco, ai motori, passando per la buona gastronomia e l’enoturismo, il wellness, la natura, il divertimento, e anche lo shopping. In funzione dei filtri applicati l’app proporrà una selezione di mete da visitare: che sia un viaggio di piacere, culturale, enogastronomico o di divertimento TruePlaces darà i consigli più opportuni suggerendo i luoghi da visitare, le strutture dove soggiornare e le attività da svolgere. 


La selezione dei luoghi è effettuata da una redazione ad hoc che scopre, individua e infine suggerisce i percorsi e i luoghi da vedere, oltre che valutare i suggerimenti ricevuti. Al tempo stesso, tutti possono diventare un TruePlacers e suggerire dal proprio smartphone i luoghi dell’Italia nascosta che, se approvati, saranno pubblicati e segnalati durante le ricerche.

TruePlacesItaly è una StartUp nata nel 2016, con sede in provincia di Modena. Una nuova realtà del settore turistico costituita da tre soci e un consolidato gruppo di sviluppatori, che hanno unito diverse esperienze e competenze di tipo manageriale ed operativo, maturate nei settori del turismo, dei trasporti e dei social media.


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IL WAGYU IN LOMBARDIA


Per scoprire che la carne più buona del mondo adesso arriva da animali allevati in Lombardia, grazie a un progetto ideato nel 2007 da Ernesto Beretta, ricercatore dell'Università degli studi di Milano, finanziato dalla Camera di Commercio e Unioncamere Milano e realizzato nella Fondazione Ferrazzi e Cova, un istituto agrario di Villa Cortese (Milano) con l’allevamento di diciotto capi, l’Agriturismo e Cantina Galbusera Nera La Costa di La Valletta Brianza (Lecco) - Perego ha organizzato il 28 aprile scorso una cena-evento dedicata alla stampa.



In quella occasione lo Chef Marco Mori ha saputo valorizzare al meglio la carne di Wagyu nei diversi tagli e preparazioni, in un menu che ha saputo unire la tradizione e l’innovazione, mentre Claudia Crippa, titolare dell’Agriturismo, si è sapientemente occupata degli abbinamenti, con una selezione delle sue etichette, per un matrimonio di eccellenze territoriali fuori dal comune. 




Il Wagyu, bovino da carne più famoso al mondo, il cui nome deriva dal giapponese Wa (Giappone) e gyu (bue), riporta alle origini di questo splendido animale, oggi allevato anche in Australia, Argentina, Olanda e Italia.

Il progetto milanese  punta a migliorare in qualità e quantità la produzione di carne italiana, che oggi dipende per il 90% da vitelli in arrivo dall'estero.

Il Wagyu è diventato un animale quasi leggendario per le pratiche – tra realtà e fantasia – che si raccontano dell'allevamento in Giappone, dove anticamente si sarebbero praticati massaggi all’animale. Non è leggenda invece il livello straordinario della carne dovuta alla quantità di grasso intramuscolare - la cosiddetta marezzatura - che in un bovino comune arriva al 3% e nel Wagyu al 10%. Si tratta di grassi insaturi che conferiscono a questa carne un sapore e una tenerezza  particolari.  

Oggi possiamo iniziare a parlare di un sapore tutto lombardo, perché i Wagyu nascono e sono allevati in provincia di Milano e c’è un progetto di filiera virtuosa, che punta a trovare il consumatore finale nella stessa area.

Il primo Wagyu "lombardo" a finire sulle tavole dei gourmet è un toro di due anni di oltre ottocento chili, che negli ultimi quattro mesi ha mangiato dieci chili di alimenti di qualità al giorno: fiocchi di mais, avena, favino, farina di mais e preziosi semi di lino.



Il ristorante della Cantina La Costa, Galbusera Nera, da tempo lavora per valorizzare i prodotti del territorio scegliendo però una cucina libera e creativa. Una degustazione speciale aveva bisogno di uno scenario speciale: il ristorante è infatti un antico fienile ristrutturato in una cascina nel Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
A meno di un’ora da Milano si apre una veduta emozionante tra colline, vecchie cascine, campi coltivati, allevamenti e vigneti.  Il menu è stato preparato da Marco Mori, detto “Il Morris”, Chef della Costa cresciuto nella scuola di Stefano Masanti.



Per prima cosa è stato servito un carpaccio, per far risaltare la marezzatura, caratteristica di queste carni. Poi un piatto che utilizza una tecnica di cottura americana studiata per il tonno, scelta perché la struttura delle carni del Wagyu in qualche modo ricorda quella del tonno. 








La pancia è stata cucinata sotto vuoto come una pancetta di maialino da latte e servita con un gelato di Wasabi, mentre per valorizzare la storia tutta lombarda di questo animale sono stati preparati gnocchi di patate di Oreno con il ragù di Wagyu e un classico brasato lombardo.




I vini abbinati alla cena sono stati quelli de La Costa,  con Claudia Crippa, padrona di casa e di vigna, che ha guidato la degustazione. Il Seriz (Merlot e Syrah), il Brigante (Merlot) e il gioiello di famiglia, il San Giobbe, Pinot Nero in purezza affinato in tini di rovere, in grado di raccontare un territorio e  di riportarne a galla l’antica vocazione vitivinicola.



UNA APP PER VIAGGIARE SICURI


Arriva dalla Farnesina la nuova app per aumentare la sicurezza e la localizzazione dei viaggiatori. E l’invito a farne uso giunge anche da Astoi: “Per Astoi e per i t.o. outgoing le informazioni diramate dall'Unità di Crisi rappresentano un riferimento importantissimo” spiega il presidente dell’associazione Luca Battifora.
Per potenziare l’accesso ai portali www.viaggiaresicuri.it e www.dovesiamonelmondo.it il Ministero degli Esteri ha infatti rilasciato la app compatibile con iOs, Android e Windows Phone: dai dispositivi mobili i viaggiatori potranno dunque registrare i propri dati personali, dando anche notizia di eventuali spostamenti, e ottenere informazioni di carattere generale sui Paesi stranieri che intendono visitare.
“Questa app è un nuovo importante tassello nella cooperazione con la Farnesina – prosegue Battirfora -  per la tutela e sicurezza dei nostri connazionali e clienti che si recano all'estero per turismo. Aumenta infatti l'efficacia operativa delle nostre rispettive realtà, consentendo di pianificare con maggiore rapidità e precisione eventuali interventi in caso di emergenza”.



EDILIZIA: ECOLOGICO E CHIC, BOOM ABITAZIONI IN LEGNO 

I dati confermano l’apprezzamento sempre maggiore di questo materiale sia per le costruzioni che per l’arredamento
Costruzioni e mobili in legno sempre più apprezzati in Italia. Lo confermano gli ultimi dati* che testimoniano come il nostro Paese stia recuperando terreno in termini di quote di mercato nei confronti di Paesi come la Germania, da sempre ai primi posti nel settore. Oggi l’Italia, con il suo 8,4%, è il quarto player europeo nel settore delle costruzioni  in legno con un aumento del 7,7% in quattro anni. Resistente ma flessibile, ottimo come isolante termico, duraturo pur con manutenzione limitata, ideale per ambienti salubri: sono tanti i vantaggi che stanno orientando architetti e progettisti verso l’impiego di questo materiale. Un mito da sfatare in questo senso è che l’uso di legname faccia male all’ambiente. Al contrario.
“Il successo del legno in edilizia, sia sul fronte delle costruzioni che nell’arredamento, è dovuto a tanti fattori, tutti variamente legati alla sostenibilità di questo materiale – spiega Marco Buttafava, Italy Wood Coatings Director di IVM Chemicals, azienda leader nella produzione di vernici per il legno presente in oltre 70 Paesi in tutto il mondo – Produrre legno richiede molta meno energia di quella necessaria per produrre altri materiali, senza contare che il taglio programmato, oggi fortunatamente richiesto per legno da costruzioni e mobili, è un fattore fondamentale di rigenerazione del polmone verde. La fotosintesi di piante mature è molto inferiore a quella di piante giovani, cosa che rende il taglio con ripiantumazione assolutamente auspicabile per la qualità dell’aria. Più piante giovani, più ossigeno nell’aria”.
Elemento da non sottovalutare perché il legno mantenga intatte le sue caratteristiche è quello della vernice, necessaria non solo ad esaltare le proprietà estetiche e la resistenza dello stesso a intemperie e deterioramento, ma soprattutto necessaria a preservarne la caratteristica di materiale salubre.


“Se parliamo di esterni, la vernice serve a proteggere il legno da sole, pioggia, muffe e batteri e da tutti gli agenti che possono portare a un degrado del materiale – continua Buttafava - Per gli interni, una verniciatura di qualità riesce a valorizzare ed esaltare le caratteristiche estetiche del legno. Una buona vernice conferisce al legno bellezza, gradevolezza al tatto, resistenza alle sollecitazioni meccaniche (usura, graffio, urto), resistenza ai liquidi che accidentalmente venissero a contatto. Negli ultimi decenni le vernici sono diventate sempre più environmental-friendly. Prima c’è stato l’uso di resine sintetiche poi l’utilizzo di sostanze naturali sempre meno impattanti sull’ambiente, fino all’arrivo delle vernici all’acqua che addirittura non derivano dal petrolio”.
Legno, la ricetta del successo
E’ chic. Il legno, sia se si parla di arredamento che se si parla di costruzioni, non è mai uguale a se stesso, cosa che rende unico ogni manufatto. E’ un materiale che non passa mai di moda, contribuisce ad aumentare il valore della casa ed essendo un materiale molto versatile, si adatta perfettamente sia al gusto classico che a quello moderno. E’ particolarmente adatto a qualsiasi tipo di personalizzazione sia a livello di colori che di finiture.
E’ a basso consumo. L’edilizia strutturale in legno limita i cosiddetti ponti termici, ovvero una discontinuità nei materiali costruttivi che genera dispersione di calore, rendendo l’involucro dell’ambiente più protetto in ogni sua parte.  
E’ antisismico. Le case in legno resistono molto bene ai terremoti e subiscono meno danni di quelle costruite con altri materiali. L’intensità dell’azione sismica che investe un fabbricato è direttamente proporzionale alle masse: strutture realizzate con materiali leggeri come il legno hanno masse molto ridotte e quindi sono più resistenti. 
E’ resistente al fuoco -  Pur essendo un materiale combustibile (a differenza di cemento e acciaio), le strutture in legno presentano una buona resistenza al fuoco, con un comportamento prevedibile e quindi sicuro. Il legno, infatti, brucia lentamente perché la carbonizzazione procede dall’esterno verso l’interno della sezione, formando progressivamente uno strato carbonizzato che protegge il nucleo senza immissione nell’aria di fumi tossici.    
E’ salubre - Il legno è un materiale traspirante, con ottime proprietà termiche, che garantisce un elevato comfort naturale sia in giornate secche sia in giornate umide. Inoltre, offre una buona schermatura naturale contro le radiazioni elettromagnetiche, impedendo alle stesse di penetrare all’interno degli spazi abitativi.
E’ economico. La progettazione dettagliata e i componenti prefabbricati garantiscono tempi di costruzioni brevi e con molti meno imprevisti. È dunque possibile costruire una casa in legno in pochi mesi, risparmiando così sui finanziamenti e rispettando i tempi di consegna.
E’ duraturo. La struttura di una casa in legno va sempre protetta dagli agenti atmosferici ed è in grado di durare secoli se ben progettata e costruita. Il rivestimento esterno può essere sia in legno a vista che con un rivestimento a cappotto termico intonacato. Nel primo caso la manutenzione dovrà essere leggermente superiore a quella richiesta da una casa realizzata con materiali “convenzionali”, mentre nel secondo la manutenzione è praticamente identica a quella prevista per una struttura tradizionale.
*Centro Studi Federlegno Arredo Eventi