Viaggiando, Gustando il Benessere


Filosofia SloWater e metodologia igienista. Un’esperienza vissuta in prima persona e dedicata a chi è consapevole del fatto che la salute sia il bene più prezioso che possediamo e dobbiamo mantenere, e che l’alimentazione rivesta un ruolo fondamentale per raggiungere questo scopo.

a cura di Leonella Zupo


C’è chi sostiene che almeno due fra i nostri organi più importanti, lo stomaco e l’intestino, siano rimasti invariati rispetto alla nostra illustre e famosa antenata Lucy di 3.000.000 di anni fa, o a quel che resta della giovane ominide riscoperta, e che quindi – come la nostra nonnina ritrovata nell’Africa orientale – noi esseri umani in realtà non saremmo onnivori bensì predisposti a un’alimentazione pressoché fruttariana e/o comunque vegana. Personalmente, ammetto di avere una certa debolezza e propensione per i cereali, quindi – nonostante sia sempre più convinta che quanto sopra sia più che possibile – continuo a nutrirmene. Ciò però non toglie che non abbia apprezzato un nuovo modo, per me insolito, di trascorrere un breve periodo, nella fattispecie un weekend, in occasione di un recente soggiorno a Savignone in una residenza d’epoca, Palazzo Fieschi – magari un po’ austera a prima vista - dove ho avuto l’opportunità di sperimentare in prima persona un regime di alimentazione totalmente crudista. Ovvero un’alimentazione a sola base di frutta, ricca di vitamine, sali minerali e nutrienti di ogni tipo, germogli, alimentazione “viva” per eccellenza, contenenti molta acqua, enzimi e nutrienti naturali, ortaggi e verdura cruda, ricca di clorofilla e fibre, naturalmente in compagnia del genius loci della situazione, René Andreani, ex parlamentare del partito radicale, ideatore dell’omonimo Metodo. Dal mio soggiorno, di cui conservo un ottimo ricordo, ho attinto una miriade di interessanti informazioni, anche controcorrente, che mi trovano perfettamente concorde. Anche se mi rendo conto che non sempre è facile sradicare schemi mentali, consuetudini o, peggio, abitudini magari inconsciamente prese in prestito, profondamente radicate nel nostro stile di vita e, non ultimo, facenti parte del nostro background. Tuttavia, essere quantomeno consapevoli di alcuni “errori” è, a mio avviso, già un buon punto di partenza e, se non altro, indica una sorta di apertura mentale. Perché informazioni controcorrente? Perché, tanto per citare un esempio tra i più eclatanti, la stragrande maggioranza di medici – temendo carenze di calcio per i propri pazienti – ancora oggi, sicuramente in buona fede, continua a consigliare assunzioni massicce di latte e formaggi. E questo forse non è poi così corretto come sembrerebbe, dati scientifici alla mano. A tale scopo, esiste un’ampia bibliografia in merito, oggi nelle librerie non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma allora perché queste notizie e questi dati non sono diffusi abitualmente da giornali, radio e televisioni? Ahimè, come sempre per questioni di natura economica: i maggiori inserzionisti pubblicitari di questi mezzi d’informazione, infatti, sono proprio i produttori di questi stessi alimenti e quindi… il conto è presto fatto! Ma questa è un’altra storia. Torniamo dunque alla mia personale esperienza. Il luogo del mio “ritiro”, come dicevo prima, è stato Savignone, una residenza – Palazzo Fieschi – in cui all’interno di un imponente parco sgorga una fonte di acqua viva e pura dalle apprezzate proprietà termali note fin dall’antichità, da cui lo slogan della brochure: “7 anni in 7 giorni – Rigenerarsi con il metodo SloWater”, che ha ripreso la propria attività idroterapeutica dopo 150 anni dalla prima apertura.

Il cinquecentesco palazzo ha infatti riaperto i battenti nel luglio del 1997, dopo cinque anni di paziente, attento e duro lavoro di ristrutturazione, e così oggi il complesso si presenta nuovamente com'era, nel rispetto delle sue forme originali e della storia contenuta nelle modifiche che ha subito nei secoli. All’interno di questa struttura si è recentemente costituito un gruppo di ricerca denominato appunto “La Fonte dell’Acqua Viva”, il cui obiettivo è quello di approfondire, divulgare e proporre una metodologia igienista per prevenire malattie e decadimento fisico e ritrovare più facilmente forma fisica e benessere.

Nel programma – oltre a una sana alimentazione – sono previste una serie di regole per raggiungere, oltre il benessere fisico, anche quello sociale, intellettuale, emozionale e spirituale, componenti che formano il benessere olistico, o totale, che dir si voglia. La filosofia SloWater si basa sulle ricorrenti indicazioni del mondo scientifico internazionale, che segnalano la necessità di bere tutti i giorni almeno due litri di acqua di buona qualità per garantire un corretto funzionamento delle attività metaboliche e di autoriparazione. Ma non dimentichiamo che si basa anche sull’esperienza plurisecolare di disintossicazione e depurazione dell’organismo degli studiosi del movimento igienista, pratiche che a Savignone vengono proposte in forma rielaborata all’interno del metodo MRA – Metodo René Andreani, PREVENIRE anziché curare. Vediamo ora come si trascorre il tempo in questo contesto. Intanto lo scenario: siamo in piena Valle Scrivia, nell’entroterra a soli 30 km da Genova. Savignone, denominata anche perla dell’appennino ligure, fa parte della Comunità Montana Alta Valle Scrivia insieme ad altri nove comuni liguri, e del Parco naturale regionale dell’Antola. Città giardino, villette elegantissime: così veniva definita questa cittadina nelle vecchie pagine pubblicitarie dell'edizione 1927 della guida Landolina, nella quale non si mancava di precisare “posizione incantevole, eminente”. Frequentatissima nella stagione estiva. A distanza di oltre settant'anni, Savignone non ha perso la sua fisionomia di capitale turistica della valle, godendo di una posizione di privilegio sugli altri paesi, essendo stata costruita su una gigantesca frana staccatasi in epoche remote dal Monte Pianetto, che ha spianato il territorio su cui sorse il primo nucleo del paese. Attualmente il territorio del comune si divide in quattro frazioni: Savignone centro, San Bartolomeo, Vaccarezza e Isorelle. Le origini del paese sono quindi particolarmente antiche, come è testimoniato dal ritrovamento di materiale ceramico, oggi custodito nel Museo Archeologico di San Bartolomeo, datato all'età del Bronzo Medio (XIV secolo a.C., presso la frazione di Renesso) da due tombe del IV secolo a.C., in località Camiaschetta, e da un villaggio ligure-romano, che prende il nome dal luogo di rinvenimento, Refundòu. Tornando al nostro percorso salutistico, qui è possibile innanzitutto nutrirsi con cibi genuini a base di piatti vegano-crudisti, depurare l’organismo con acqua viva, come si diceva, e poi fare tante sane passeggiate nei boschi circostanti, forse il modo migliore e più semplice per perdere peso e liberarsi dallo stress accumulato. Naturalmente vi è la possibilità di provare la filosofia SloWater e gli insegnamenti (anche convegni e vere e proprie lezioni di approfondimento) di igienismo, anche per singoli weekend, il tutto alternato ad incontri esperenziali di psicologia corporea e bioenergetica. Un modo nuovo per affrontare il rapporto con il proprio corpo, con le emozioni, con gli alimenti e con altre persone che condividono la stessa esperienza. Non ultima, la possibilità di rilassarsi in totale relax. Ampio spazio è infatti dedicato al riposo individuale e alla meditazione personale, altro elemento fondamentale del benessere, che spesso non ci concediamo a sufficienza e che in un percorso depurativo diventa ancor più indispensabile. Per concludere, gli igienisti sostengono che la salute sia il perfetto e armonioso funzionamento di tutti gli organi del nostro corpo. In sintesi, la salute è felicità. Per ottenerla e mantenerla non bisogna far altro che soddisfare le necessità del nostro organismo. Le leggi naturali alle quali ci dobbiamo adattare sono le leggi della vita: esistono regole per guidare un’automobile, per preparare una ricetta, per costruire una casa; non seguire alcune regole porta a dei risultati catastrofici; non soddisfare le leggi della vita porta alla diminuzione dello stato di salute, alla malattia. Secondo gli igienisti la malattia è dunque il tentativo del corpo di ritrovare il benessere, volerne curare i sintomi equivale quindi alla preoccupazione di spegnere un allarme che segnala una fuga di gas. Le principali necessità della vita sono le stesse dalle quali dipendevano i nostri predecessori: aria e acqua pure, cibo sano, sole, riposo, esercizio fisico, sonno, amore, interessi, eccetera. Questi fattori sono tutti importanti, dunque è dal loro equilibrio che dipende la nostra salute. Semplice, no? Come bere un bicchiere, anzi no, almeno due litri di acqua al giorno!