SVIZZERA FRANCESE



LEMANO, UNA REGIONE CON UNA STORIA

E UN PASSATO PRESTIGIOSO

a cura di leonella zupo

Terra di storia e di cultura, la regione del Lemano comprende circa un centinaio di castelli – di cui quattordici aperti al pubblico – e la maggior densità di musei per chilometro quadrato di qualsiasi altro luogo al mondo. Archeologia, gioco, alimentazione, storia, arti plastiche, auto d’epoca, simulazione scientifica, fotografia, arte grezza, pittura, Olimpiadi: più di ottanta musei accolgono qui, quotidianamente, i tanti curiosi visitatori.

Ma anche vestigia dell’Impero romano, anfiteatri, castelli, chiese, monumenti… decine di siti archeologici che testimoniano la lunga e ricca storia di questa regione. Che sia ad Aventicum – l’attuale Avenches – capitale dell’Elvezia divenuta colonia romana – a Losanna, la cui cattedrale è considerata uno dei gioielli dell’arte sacra in Svizzera, o a Romainmotier – con la sua plurisecolare abbazia cluniacense – sono veramente numerosee le tracce lasciate dagli antichi abitanti che si sono succeduti nella regione – Romani, Savoia, Bernois.

Tra i siti più interessanti non si può non ricordare Nyon, con la sua città vecchia e il castello, Orbe e i suoi mosaici romani, i castelli e i borghi medioevali di Chillon, Prangins, Moudon, Grandson o Aigle, il tempio di Montcherand, la chiesa romana di Saint-Sulpice, l’abbazia di Payerne (la più grande abbazia romana della Svizzera), la casa d’Allinges a Rolle o ancora le antiche case di Saint-Prex.

Per quanto riguarda i musei, in particolare il Museo romano d’Avenches accoglie una ragguardevole collezione gallo-romana, fra cui la copia del busto in oro di Marco Aurelio, mentre il Museo romano d’Yverdon-les-Bains, situato in un castello, dedica tre sale alla navigazione antica ed espone due superbe imbarcazioni gallo-romane.

Siamo nel cantone di Vaud, che confina con la Francia e con altri cinque cantoni (Ginevra, Neuchatel, Friburgo, Berna e il Vallese), sui ventisei che compongono la Svizzera; si tratta quindi di una delle regioni più grandi, dove sono riunite tre tipologie di territorio: il Jura, il Plateau e le Alpi.

IL Lago Lemano, situato a un’altitudine di 372 metri sul livello del mare, è la parte più bassa, mentre la parte più alta è rappresentata dal massiccio dei Diablerets, la cui sommità arriva a 3209 metri. La regione è situata all’intersezione dei grandi assi europei e dispone di una rete di strade e ferrovie molto sviluppate, nonché di incomparabili attrazioni per il turismo e il tempo libero. E’ anche una regione adatta al turismo d’affari e possiede numerose infrastrutture per l’organizzazione di congressi e incontri professionali, in particolare a Losanna, peraltro capitale olimpica e sede del CIO, e a Montreaux, dove si svolge il celebre Montreaux Jazz Festival. Ma anche un Paese di tradizioni: fonditori di campane, calderai, ebanisti, fabbricanti di oggetti artistici in ferro battuto, scultori del legno, liutai, gli artigiani sono la memoria vivente di questa regione. Delicata alchimia di abilità e talento, c’è un savoir-faire che si trasmette da generazioni. Così, nelle Alpi, i tavillonneurs – esperti nella realizzazione di tetti in legno - perpetuano una tradizione antica di secoli, mentre nei Pays d’Enhaut il “découpage” con la carta, che le donne praticavano anticamente per distrarsi durante le lunghe giornate invernali, è diventato oggi un’arte a tutti gli effetti. Vi sono poi gli orologiai del Jura e i creatori di automi di Sainte-Croix, la cui genialità è rinomata in tutto il mondo.

Piacevole infine soggiornare qualche giorno anche a Losanna, una cittadina dall’aspetto di metropoli ma in realtà dal volto umano e con un’atmosfera molto calorosa se la si sa cogliere.


Il turismo urbano qui assume un’aria di ospitalità per tutti, in una cornice che unisce la bellezza dei luoghi all’estetica architettonica, la tranquillità di una capitale del terziario con banche, assicurazioni, società internazionali, grandi aziende, scuole di alto profilo e soprattutto un vasto ventaglio di alberghi di ogni categoria.

Anche l’attività commerciale è “sfrenata”, tra mercatini, piccoli negozietti e grandi centri commerciali, boutique di marca, ristorantini, locali notturni, bar e caffè.

Ma anche vigne, vini e buona tavola…

A terrazza, sulle sponde del Lago Lemano, aggrappati ai pendii all’imboccatura della Valle del Rodano o a parcelle nelle Cotes de l’Orbe, i vigneti vodesi fanno parte integrante del paesaggio, ed il loro suggestivo cambio di colore da queste parti segna il passaggio delle stagioni. Decisamente ampi, i vigneti vodesi coprono all’incirca quattromila ettari e si distinguono per una grande varietà di vitigni. Lo Chasselas, che valorizza le particolarità della terra e del clima, copre i due terzi della produzione; vengono poi il Gamay, decisamente fruttato come il Beaujolais da cui deriva, come pure il Pinot Nero che, come il suo cugino della Borgogna, dà un vino ampio e delicato allo stesso tempo. Una piccola percentuale della produzione è poi dedicata a varietà come il Pinot Grigio, il Pinot Bianco o il Riesling Sylvaner. Amanti del buon vino, dunque, i vodesi sono anche un popolo di buongustai e non perdono l’occasione di sedersi a una buona tavola. La regione del Lemano figura infatti tra le più apprezzate per le arti della cucina: specialità della terra, piatti tradizionali, pranzi d’affari o menu gastronomici, la cucina proposta dai numerosi ristoranti vodesi compete per qualità e creatività con le più famose al mondo. E se siete alla ricerca di autenticità, la regione del Lemano abbonda anche di deliziose locande che uniscono charme e savoir-faire dei gestori: essenziali o rustiche, isolate o nel cuore di un villaggio, vi si gustano specialità locali come il papet vaudois, la croute au fromage o la torta al vino cotto. Le malghe sugli alpeggi o i ristoranti d’alta quota si possono raggiungere a piedi, in bicicletta, in auto o in treno e offrono, oltre ai piaceri della tavola, affascinanti panorami.

Ed escursioni…

Dal treno a cremagliera che si arrampica gioiosamente sulla montagna alle diverse linee che percorrono le campagne, i “piccoli treni” di questa regione sono un vero piacere per tutti. I vagoni colorati del Nyon-St-Cergue-Moret o del “LEB” (Losanna-Echallens-Bercher); i comfort e le piacevoli golosità offerte dalla BAM Saveur, che attraversa le pendici del Jura, gli incantevoli paesaggi dei vigneti che si possono ammirare lungo tutto il tragitto del treno di Lavaux, la funicolare del Mont-Pellerin, il piccolo treno di Rochers-de-Naye o il treno delle stelle che si arrampica sulle Pleiades; le gite un po’ retrò a bordo del Blonay-Chamby o del MOB, che parte da Montreux e porta i viaggiatori sino a l’Oberland bernese… Insomma, la scelta è davvero vasta. Sul lago, oltre alle crociere proposte dalla CGN, i cui battelli fanno servizio in circa trentasei porti sulle rive del Lemano, molte sono anche le possibilità offerte ai visitatori per scoprire l’incantesimo dei laghi di questa regione: gite al sole in battello tra Lutry e Saint-Sulpice con Aquarel, escursioni alla scoperta della storia lungo le rive dei laghi di Neuchatel, Bienne o Morat, con la società di navigazione sui laghi di Neuchatel e Morat: navigazione a mille metri di altitudine a bordo dei Caprice II sul Lago di Joux; o ancora originali gite a bordo de “La Liberté”, una nave galera di tipo mediterraneo lunga 55 metri, costruita nello stile delle imbarcazioni d’epoca.

Che sia attraverso la campagna, sulle rive dei laghi, sui colli o sulle vette, o lungo le creste jurassiane, la regione offre tantissimi sentieri dedicati anche agli amanti delle passeggiate sia per i curiosi che per i più esperti. Nel Gros-de-Vaud, ad esempio, c’è il “Chemin des blés” (il sentiero del grano), un circuito di 80 km che attraversa una trentina di villaggi e permette di scoprire la ricca natura dell’interno del paese vodese, ma anche di visitare mulini e coltivazioni o di gustare specialità locali nelle accoglienti fattorie. Il “Sentier de la pierre” (Il sentiero della pietra) è invece un percorso didattico che attraversa l’alto Gryon e permette di comprendere come il mare abbia dato forma alle montagne, un’occasione per un bellissimo viaggio nella storia della terra. Infine, più di 2.500 km di strade, sentieri o tracciati segnalati sono a disposizione degli amanti della bicicletta, della mountain bike o del nordic walking per solcare la regione. Nella parte Nord del cantone, Bike Broye per esempio propone una ventina di itinerari di cicloturismo che permettono di scoprire la natura e tuffarsi nella storia, sulle tracce dei Celti, dei Romani o dei Savoiardi.

Relax

Salute, benessere, remise en forme: su tutta la costa lemanica rinomate cliniche e stabilimenti termali permettono di ritrovare l’armonia del corpo e dello spirito. Strutture di prestigio, ambienti privilegiati, personale medico di alto livello, prestazioni di qualità: qui gli ospiti in cerca di riposo e di relax trovano ampiamente tutto quello che può rispondere alle loro attese.

I centri termali di Yverdon-les-Bains, situato sulle sponde del grazioso Lago di Neuchatel, e di Lavey-les Bains, nella Valle del Rodano, che offre ai suoi visitatori le acque sulfuree più calde della Svizzera, dispongono di varie piscine (la temperatura varia fra i 28° e i 36°) munite di docce, cascate, cabine di massaggio, lettini per il rilassamento e Jacuzzi, e ancora saune, hamman e solarium; i centri offrono sia la possibilità di fare i trattamenti che di alloggiare qualche giorno all’interno di superbe strutture.

Balneoterapia, massaggi, idroterapia, cure del corpo, gestione dello stress… cinque hotel a cinque stelle tra i più rinomati della regione si sono dotati di centri benessere: il Lausanne-Palace & Spa, il Beau Rivage Palace (a Losanna), il Montreux Palace, l’Hotel Mirador (a Mont-Pelérin) e L’Hotel des Trois Couronnes (a Vevey).

Per informazioni e prenotazioni:


N. verde 00800 100 200 30

oppure 02 763 177 91 (da cellulari)

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