SUDAFRICA: STORIA E NATURA NELLA TERRA DEGLI ZULU



Il KwaZulu-Natal, come dal 1994 è stato ribattezzato il Natal, l’estrema regione di sud-est, è la più piccola ma anche la più popolata tra le province del Sudafrica. Conosciuta con la definizione di provincia giardino, si presenta come una terra ondulata fertile e irrigua che concentra la maggior parte delle bellezze naturali del paese e di varietà etnica. Si passa infatti dalle enormi spiagge e dalle lagune cristalline della costa sull’oceano Indiano a belle colline verdi coltivate e alla savana del basso veld, fino ai 3.000 metri dell’aspra catena montuosa del Drakensberg, le montagne del drago, la più alta del Sud Africa e la più spettacolare dell’emisfero australe, le cui grotte celano uno straordinario repertorio di incisioni e di pitture rupestri lasciate dai Boscimani, antichi abitatori di queste contrade. Oltre alle peculiarità geologiche del Drakensberg come l’Amphitheatre, una parete rocciosa verticale di basalto a forma di mezzaluna alta ben 1.800 metri, il Cathedral Peak e l’altopiano di Giant’s Castle, in questa zona si trovano importanti siti naturalistici quali il Greater St. Lucia Wetland park, terzo per estensione e il primo in Sudafrica ad essere dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, che ospita la maggior popolazione di ippopotami, oppure l’Hluhluwe national park, il più antico parco africano e il primo dotato di sentieri escursionistici, creato nel lontano 1895 per salvare dall’estinzione il raro rinoceronte bianco; oggi ne conta la maggior concentrazione al mondo, tanto da poter essere anche esportato per ripopolare altre zone. Si tratta di una tra le più belle e varie regioni del paese, destinata a diventare una meta turistica di grande successo, anche grazie alla presenza di un’ottima rete stradale, numerose e ben organizzate riserve pubbliche e private ricche di flora e di fauna, nonché di confortevoli lodge, con un clima temperato tutto l’anno, ideale quindi per essere percorsa anche individualmente con la formula del fly & drive. Il nuovo nome è un omaggio alla popolazione autoctona di etnia bantu degli KwaZulu che nel 1800, sotto la guida del leggendario re Shaka, diede vita ad un potente regno esteso su gran parte dell’Africa sud-occidentale, con un esercito altamente efficiente noto per la ferocia e la determinazione dei suoi combattenti, in grado di infliggere con la propria strategica organizzazione non poche sconfitte anche agli europei, decisamente superiori a livello di armamenti. La visita della subregione centrale dello Zululand, dove questo gruppo tribale è riuscito a mantenere abbastanza intatte fino ad oggi usanze, tradizioni e cultura antiche, comprese le singolari costruzioni ad alveare, consente una delle rare occasioni di contatto con un’autentica Africa del passato. Qui, dove spesso manca quasi ogni segno di moderna civiltà a cominciare dall’energia elettrica, e dove i ritmi della vita risultano ancora scanditi dal sole e dalla natura, il Sudafrica delle grandi città sfavillanti di neon, di grandi magazzini e di negozi forniti di ogni genere di mercanzia, di svettanti grattacieli in vetrocemento, sembra lontano mille miglia.

L’operatore milanese “Drive Out Viaggi” (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it), specializzato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla destinazione, propone in esclusiva un viaggio individuale con auto a noleggio e alberghi prenotati di 11 giorni, dedicato alla scoperta degli aspetti ambientali del Natal, anche attraverso i luoghi che videro la nascita e lo sviluppo della cultura degli Zulu, una popolazione capace di dare vita ad un potente regno che si oppose con non pochi successi alla penetrazione bianca. L’itinerario parte da Durban, capoluogo del Natal, principale porto sudafricano e centro balneare rinomato per le sue belle spiagge, e si inoltra nel Drakensberg, le Montagne dei Draghi, la maggior catena dell’Africa australe, per visitare il parco nazionale omonimo e quello del Natal, ricchi di peculiarità geologiche, incisioni e pitture rupestri boscimani e varie specie di animali tra cui la maestosa antilope eland. Attraverso lo Zululand, regione i cui nomi sono legati alla storia di questa etnia e alle sue epiche battaglie per difendere la propria indipendenza, si raggiungono la riserva della Babanango Valley, popolata da un gran numero di animali, uccelli, alberi e fiori selvatici, e l’Hluhluwe game riserve, dove si potranno incontrare elefanti, giraffe, zebre, antilopi e il raro rinoceronte bianco. Si arriva così all’oceano, facendo tappe al Sodwana Bay national park, le cui foreste e dune costiere offrono una vegetazione e una fauna peculiari, al lago di Santa Lucia per osservare ippopotami e coccodrilli, al False Bay park famoso per la sua foresta tropicale e a Cape Vidal, la cui spiaggia è costellata di dune. Si rientra infine a Durban costeggiando la celebre Dolphin Coast.

Partenze individuali (minimo 2 persone) settimanali per tutto l’anno con voli di linea South African Airways da ogni aeroporto italiano. La quota di 1.890 euro (ma se si è in quattro scende a 1.760) comprende voli, auto a nolo, assistenza e pernottamenti in alberghi e lodge di livello superiore con prima colazione e alcuni pasti. In Sudafrica Drive Out propone numerosi altri itinerari, anche personalizzati, di varia durata.