Danimarca: c’è di più oltre la birra?


A quanto pare sì, perché è entrata

a far parte ufficialmente

del club dei Paesi produttori di vino


Patria della Carlsberg, nel corso di soli sei anni la Danimarca è passata ad essere il Paese con più birrifici pro capite d’Europa e nuove birre vengono lanciate sul mercato praticamente ogni giorno. La Danimarca è così diventata un vero e proprio El Dorado per gli amanti della birra. Ciononostante, dal 2000 è iniziata una timida produzione di vino danese, soprattutto rosso. Un settore certamente di nicchia, ma in sensibile crescita. Dal 26 giugno 2007, la Danimarca è ufficialmente entrata nel novero dei paesi produttori di vino. Con la nuova legittimazione, i produttori possono ora imbottigliare il vino con le informazioni relative alla regione di provenienza, all’anno di raccolto e al tipo di uva sulle etichette. " Fino ad oggi ci era permesso soltanto di riportare sull'etichetta la dicitura vino da tavola, ma ora che l'UE ha notato che i metodi di produzione sono allo stesso livello richiesto dalle normative internazionali, ci è stato concesso lo stesso status di Francia, Italia e Spagna" - ha dichiarato Jean Becker, presidente dei viticultori danesi. La certificazione UE sarà una spinta enorme per i produttori e darà ai prodotti una maggiore credibilità. Grazie al surriscaldamento globale, la produzione di vino sta infatti diventando possibile anche in quei paesi che fino a 30 o 40 anni fa non sarebbero riusciti a far maturare i grappoli d’uva. Ed è proprio grazie a questi cambiamenti climatici che la Danimarca ha vissuto un vero boom nella produzione di vini, soprattutto dai vigneti collocati nelle aree costiere della Selandia, di Bornholm, di Lolland e dello Jutland, dove il clima è più mite. In Danimarca si produce un vino che è ormai esportato anche in Francia e la produzione nazionale, autorizzata dalla Comunità Europea solo nel 2000 e cominciata ufficialmente nel 2002 con sole 2000 bottiglie nello Jutland e sull’isola di Bornholm, in soli due anni è passata a 7000 bottiglie. Attualmente la produzione si assesta sulle 50.000 bottiglie e in cinque anni ci si aspetta che si passi a produrne 200.000. Anche il numero di produttori di vino dovrebbe raggiungere le 50 unità. Dopo la lunga estate del 2006, si è raggiunta una produzione record di vino di 42.000 litri. Oggi i vitivinicultori professionisti danesi sono 44. Le vigne si estendono per circa 24 ettari e la produzione è soprattutto il vino rosso. Anche l’annata 2007 non promette male; nonostante l’estate danese sia stata piovosa, le temperature sono state miti. I maggiori consumatori di vino danese sono i ristoranti di cucina locale e gli alberghi, ma il vino danese comincia a farsi un nome anche nei tradizionali paesi di produzione del vino, tra cui la Francia. L’azienda vitivinicola Gundersen a Nordlund, ha già esportato oltre 200 bottiglie di vino in Francia. Kurt Jørgsen, che dirige il portale www.vinvejen.dk che organizza tour di degustazione dei vini, ha dichiarato che le richieste di partecipazione sono in costante crescita. Gli agricoltori e gli allevatori danesi hanno a lungo dimostrato scarso interesse nei confronti del turismo eno-gastronomico, mentre i produttori di vino hanno cominciato a segnare la svolta. “Stiamo collaborando con dei produttori di formaggi di qualità locali per realizzare delle degustazioni “combinate”, che stanno avendo un grande successo”, ha affermato Jørgsen. Nell’azienda vitivinicola Glenholm Vingård www.glenholm.dk, a pochi chilometri da Rønbjerg, nello Jutland settentrionale, è possibile seguire l’intero processo di produzione di un vino danese e poi degustare i bianchi ed i rossi, accompagnati da formaggi nostrani e pane della casa. E´un piacere visitare Vingården Lille Gadegård a Bornholm www.a7.dk,che comprende un caffè, uno spaccio di prodotti e quasi 3 ettari di vigneti, i più estesi della nazione. Lille Gadegård produce vini rossi, liquori, distillati e la specialità locale, i liquori a base di miele. Per chi ama invece il vino bio, a Gislinge nello Jutland meridionale si trova l’azienda vitivinicola biologica di Bjarne Thougaard Kristensen www.vinperlen.dk, che con i grappoli delle sue uve produce il vino rosso certificato bio "Bjarnanett Rouge" e vino bianco dai fiori, oltre a un vino dolce a base di fragole e un vino a base di miele. É possibile farvi una degustazione enogastronomica, immersi in una paesaggio naturale di rara bellezza. La bevanda nazionale resta comunque la birra, di cui la Danimarca è grande produttrice e consumatrice. I microbirrifici, sempre più numerosi in tutte le regioni del Paese, sono dei veri e propri magneti per i turisti da tutto il mondo e rappresentano una delle maggiori attrazioni turistiche, basti pensare che solo i 30 maggiori birrifici danesi hanno oltre 330.000 visitatori all’anno. Nel 2006 hanno aperto 2 microbirrifici al mese e nuove birre vengono lanciate sul mercato praticamente ogni giorno. Insieme alla loro devozione quotidiana per l’arte della birra, gli abitanti di Copenaghen raramente rinunciano a festeggiamenti a base di birra. Il Natale viene ricordato con delle birre speciali, le “Julebryg”, prodotte appositamente da Carlsberg e da altri birrifici (il giorno in cui inizia la loro vendita segnala per molti danesi l’inizio della stagione), mentre la città ospita anche dei festival della birra. Lo storico e incantevole Tivoli Garden ha ospitato il suo primo Ølfestival nell’agosto 2002, attirando 50.000 fan della birra, mentre l’annuale festival della birra di Nyhavn, che si tiene ogni autunno, vede bar e ristoranti sulla sponda dell’omonimo canale inondati da birra e testimoni di allegria.