A Castelfidardo il Museo Internazionale della Fisarmonica









Castelfidardo ha dedicato un museo alla fisarmonica, uno strumento musicale al quale intere generazioni di artigiani hanno “consacrato” la loro esistenza, e che caratterizza l’evoluzione economica e sociale, e di riflesso culturale della comunità fidardense per oltre un secolo. Il museo è ubicato nel Palazzo comunale in ambienti seicenteschi e si sviluppa su una superficie di oltre 470 mq. Inaugurato nel 1981, la mostra non vuole solo documentare la storia di uno strumento musicale, ma intende rendere omaggio alle maestranze, ai molti imprenditori, agli emigrati e a tutti quei musicisti che con la loro opera hanno contribuito a trasformare questa zona delle Marche, creando una ricchezza indispensabile per un’economia che per secoli era rimasta legata alla sola agricoltura. La collezione è composta da oltre trecento esemplari tutti diversi fra loro (dal Cheng cinese all’accordéon del Reisner, del “cromatico” di Gorni Kramer, al bandoneon di Astor Piazzolla), compresa la preziosa collezione di Giuseppe Panini (noto in tutto il mondo come il “re” delle figurine, scomparso nel 1996), che ha contribuito notevolmente all’incremento della raccolta già esistente. Il museo è uno dei più visitati della regione Marche (media annuale circa 15.000 persone) ed è considerato un efficiente mezzo didattico, perché dalla semplice osservazione degli strumenti e dei pannelli fotografici è possibile seguire le fasi evolutive dello strumento, la classificazione, i personaggi che hanno ruotato intorno a questo affascinante mondo della fisarmonica. Il museo è stato recentemente integrato con un “Centro studi sulla fisarmonica”, che può mettere a disposizione del visitatore e dello studioso circa 6.000 partiture musicali dal 1920 (di eccezionale valore musicale è la partitura autografa di Adios Nonino di Astor Piazzola) e circa 8.000 brani musicali, compreso il primo “vinile” inciso negli Stati Uniti nel 1911 da Pietro Deiro, dedicati a questo popolare strumento. Alla collezione esposta è affiancata una tipica bottega artigiana dell’inizio del secolo scorso, nonché la raccolta completa di francobolli “La fisarmonica nel francobollo” provenienti da tutto il mondo, la collezione iconografica “Fisa iconografica” di circa 800 tra statuine e oggettistica, una raccolta di monete e medaglie “La Musica nelle monete e nelle medaglie”, sempre a tema fisarmonica. E’ inoltre fruibile la notevole collezione di opere di scultura, pittura e grafica dedicata a questo affascinante aerofono (opere di: Stefano Pigini, Tonino Guerra, Fernand Leger, Giovanni Boldini, Franco Campanari, Giorgio Forattini, Paolo Bugiolacchi, Stefano Vanzina, Marc Chagall, ecc.).

a cura del direttore del Museo, Beniamino Bugiolacchi