Costituita una rete europea di vini a tonalità verde
E’ nato ad Ancona il coordinamento di regioni europee, a vocazione vitivinicola, che ha l’obiettivo di promuovere ciascun territorio attraverso le sue produzioni più qualificate. Un progetto di marketing territoriale che costituisce un importante esempio d’integrazione europea. Nel segno del verde.
Un progetto di marketing territoriale che, puntando sul Verdicchio, valorizzerà tutte le risorse enogastronomiche e turistiche del territorio. In questo sintetico concetto è racchiusa la filosofia che ha animato Provincia di Ancona e Camera di Commercio di Ancona, quando hanno deciso di intraprendere un percorso comune finalizzato alla creazione di una “rete” europea tra le regioni produttrici di vini a tonalità verde, tipologia che include - tra gli altri - lo spagnolo Verdejo, il Vinho Verde portoghese, lo sloveno Zélen e, naturalmente, il Verdicchio.
Il progetto, avviato nell’autunno
Il 13 aprile
Momento clou del fine settimana in ... “verde”, è stata la cerimonia negli eleganti saloni della Prefettura di Ancona, dove i rappresentanti della Provincia e della Camera di Commercio di Ancona hanno firmato, con i loro omologhi di Valladolid, il documento che sancisce la nascita della Rete europea dei territori produttori di vini a tonalità verde.
Obiettivo primario della rete è quello di “… promuovere e sostenere iniziative congiunte nello svolgimento di programmi di promozione dei settori vitivinicolo, enogastronomico, turistico, culturale dei propri territori ...”, come riporta testualmente un fondamentale passaggio del suddetto documento.
Un’iniziativa che risulta in perfetta sintonia con gli orientamenti dell’Unione Europea in tema di euroregione adriatica e mediterranea, in quanto si basa sulla cooperazione e sullo scambio di esperienze tra i Paesi promotori della Rete, nella prospettiva di una crescita comune. Un progetto che, peraltro, prevede un ulteriore graduale allargamento della collaborazione ad altri Paesi europei produttori di vini a tonalità verde come il Portogallo e la Slovenia.
Un selezionato gruppo di giornalisti ha dunque seguito l’evento e ha anche avuto modo di visitare alcune significative attrattive del territorio provinciale di Ancona, attraverso un tour che, oltre al capoluogo marchigiano, ha toccato la Riviera del Cònero, le grotte di Frasassi, il Museo della carta di Fabriano e quello della fisarmonica di Castelfidardo. Naturalmente il giro ha fatto tappa anche a casa di Sua Maestà Verdicchio, con una full immersion nella zona dei Castelli di Jesi, dove si è svolta la parte più squisitamente tecnica del programma, comprendente visite a vigneti, aziende e cantine, nonché una degustazione professionale di vini a tonalità verde all’Enoteca Regionale di Jesi.