Fabrizio Ferrari porta al Roof Garden di Bergamo la “cucina metropolitana”



Importante novità dal mondo della ristorazione: Fabrizio Ferrari, cuoco di talento e grande esperienza, “approda” al Roof Garden di Bergamo, design restaurant nel cuore della città, all’ottavo piano dell’Hotel Excelsior San Marco. Nato a Pavia nel 1965, dopo gli studi tecnico-alberghieri Ferrari debutta come chef partie alla Zelata di Bereguardo, raggiungendo poi a Parigi Angelo Paracucchi, chef del Ristorante Carpaccio dell’Hotel Royal Monceau. Rientrato in Italia, lavora per il Jolly Hotel di Milanofiori, il Wall Street e l’Antica Trattoria Goi di Pavia. Dal 1994 al 2001 è lo chef executive del gruppo Maestro di Casa: sono gli anni delle collaborazioni con Antonello Colonna, Gianfranco Vissani e Pierre Gagnaire. Dopo l’importante esperienza milanese con i ristoranti Altro e Gref, nella primavera del 2007 accetta la sfida del Roof Garden: operare su un territorio per lui totalmente nuovo e dalle grandi potenzialità ed esprimere la sua creatività in una “location” di valore. Amante della cucina tecnologica – è stato allievo di George Pralus, maestro del sottovuoto – Ferrari ha creato una linea di piatti ispirata alla “cucina metropolitana”, l’arte culinaria che raccoglie le esperienze di tutte le identità cittadine, abbattendo ogni frontiera. La sua cucina è dedicata a chi ricerca sensazioni, e ciascun piatto ha un’identità precisa, “perché – racconta il cuoco - fai bene il tuo mestiere quando riesci a soddisfare totalmente l’ospite”. La ricerca di Ferrari riesce a dosare con gusto tradizione e originalità, pare ispirarsi a Jean Anthelme Brillat-Savarin, i cui aforismi, tratti dalla “Physiologie du goût”, decorano le pareti a vetro del Roof Garden. Uno su tutti: «La gourmandise est ennemie des excès».