SVIZZERA - Grigioni e Alto Ticino

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Alcune mete che meritano di essere visitate

I Grigioni sono una meta turistica molto rinomata e ricca di località da sempre ricercate, come l’acqua termale di Andeer, che ha un potere rigenerante, è una vera fonte di energia. Dunque lasciatevi la quotidianità alle spalle e provate a rilassarvi qui, tornerete a casa rigenerati.

a cura di leonella zupo

LEO - ALPE FOPPA - SWISSE - SETT. 2011

È il più grande e il più orientale dei ventisei cantoni della Svizzera ed è anche l'unico ufficialmente trilingue (Ndr: tedesco, romancio e italiano). È il Cantone dei Grigioni.

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Oggi qui ci limitiamo ad esaminarne un piccolo angolino nascosto, dove le acque salutari hanno poteri rivitalizzanti, il villaggio di Andeer, che conserva un profilo molto elegante. Lungo la Veia Granda (la via principale), infatti, saltano subito all’occhio alcune abitazioni storiche: Casa “Sgraffito” o Casa Padrun, come viene anche chiamata, colpisce per le decorazioni sulla facciata del XVI secolo, che ricordano quelle di un tappeto. Casa Conrad, invece, fu costruita nel 1599 da Ladammann Hans von Capol e mostra un ricco arredamento del primo barocco con soffitto a cassettoni e dipinti del maestro nomade Hans Arduser.

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Ma tutto scorre, come dicevano i filosofi greci, e questo è vero anche nei bagni termali di Andeer, dove persino la felicità sembra fluire attraverso il corpo per il potere rigenerante delle acque di montagna. E anche se gli antichi Greci non bazzicavano da queste parti, qui comunque le acque vengono utilizzate da secoli.

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Nella Valle Schamsertal latte e miele sono di ottima qualità, tuttavia per fare il bagno è preferibile utilizzare l’acqua, in primo luogo perché non è così appiccicosa, ed in secondo luogo perché fa bene alla salute. La balneoterapia di cui si può usufruire ad Andeer sfrutta le proprietà delle acque termali terapeuticamente attive, prime fra tutte le acque minerali, che stimolano la circolazione, accelerano il metabolismo e sono efficaci nella cura di numerose malattie dermatologiche. Ma in Val Schons un po’ tutto rivela la sua bellezza primitiva: patrimoni culturali vecchi di secoli fatti di pietre di culto preistoriche, paesaggi mozzafiato con piccoli paesi di contadini e una natura sconvolgente, tanto è bella, nei cui anfratti silenziosi vive la più antica e più grande colonia di stambecchi. Nella vicina cittadina di Zillis, un soffitto dipinto del XII secolo, nella Chiesa di San Martino, rappresenta una vera e propria attrazione turistica, storica e culturale della regione. Questo bellissimo soffitto romanico è famoso in tutto il mondo, tanto che la chiesa è soprannominata la “Sistina delle Alpi”. Oltre alla chiesa, vale la pena fare una capatina anche alla mostra permanente, che si trova nella piazza della posta, con ingresso dall’edificio postale, a soli cinque minuti a piedi dalla chiesa. Con strumenti moderni, la mostra aiuta a comprendere meglio il soffitto dipinto e il mondo medioevale delle immagini.

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A Viamala, per sentirsi meglio bastano un po’ di crema solare e un paio di scarponi da montagna, il solo piacere suscitato dal paesaggio genera subito un senso di benessere. Ma non è finita qui. La Via Mala, o Viamala, è la vecchia mulattiera che percorre le gole del Reno Posteriore, tra Thusis e Zillis-Reischen.

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Si tratta infatti di un territorio molto interessante anche sotto il profilo geologico, con pareti di roccia che raggiungono i trecento metri di altezza, dove si può toccare con mano la forza della natura. E’ buia, incute timore ma nel contempo incanta. Così scriveva il filosofo Friedrich Nietzsche nei suoi appunti: “Non ho parole per descrivere la straordinaria grandiosità della Via Mala, mi fa sentire come se non conoscessi la Svizzera”. Ma anche Conrad Ferdinand Meyer ha subìto il fascino della Viamala: “Questa gola, dove l’acqua rabbiosa si è fatta strada attraverso la roccia, può essere descritta come regno dell’arbitrio, della caparbietà e della ribellione”. L’Ente del Turismo di Thusis ha iniziato a darsi da fare già nel 1903 per permettere ai turisti di accedere a questa meraviglia della natura: 321 gradini, o forse qualcuno in più, conducono nel cuore della gola. Lungo il corso del fiume corre una galleria, dove si può osservare da vicino questo scenario spettacolare e provare la sensazionale strettezza della gola. Un vero miracolo della natura che può essere ammirato e toccato quasi con mano e che merita di essere visitato anche quando il tempo non è dei migliori. Ma in questa zona ci sono tanti altri tesori quasi sconosciuti, come le incisioni rupestri preistoriche di Carschenna per esempio, o le pietre di culto in Val Schons il cui scopo non è ancora del tutto chiaro, ma la cui forza “magica” è ben percettibile. Le storiche strade di valico che erano utilizzate già ai tempi dei Romani, le moderne opere di ingegneria come i ponti della Viamala, o la Fortezza militare di Crestawald rimasta segreta per sessant’anni, oggi adibita a museo. Chi invece è interessato agli edifici sacri, qui troverà veri tesori, come il Convento di Cazis. Dai monumenti appariscenti e famosi nel mondo a quelli modesti e sconosciuti, tutti naturalmente meritano una visita.

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I comuni intorno al Piz Beverin (2997 m. slm) stanno realizzando il Parco naturale del Beverin: maestoso, quieto, semplice, caparbio e pacifico sono gli aggettivi con cui descrivere il territorio del capricorn, retoromancio per “stambecco”. Con una superficie di circa 370 chilometri quadrati, questa regione ingloba tre zone della valle e due aree d’insediamento diverse per cultura, storia e lingua. La Via Spluga è un classico tra i sentieri culturali e le grandi attraversate: il percorso, lungo 65 km, si snoda da Thusis a Chiavenna attraverso un paesaggio pressoché immacolato e ricco di beni culturali di rilevanza nazionale e internazionale, dove i duemila anni di traffico alpino hanno lasciato un segno. Infine, i Grigioni sono noti per una deliziosa prelibatezza a base di carne essiccata chiamata “carne secca” (Bündnerfleisch). Assomiglia molto alla bresaola e si ottiene con lo stesso procedimento di lavoro. Un altro prodotto tipico è la torta di noci: una specie di crostata con un dolce ripieno di noci e miele. Chi vuole vivere i Grigioni fino in fondo, oltre agli impianti di risalita, deve assolutamente provare l’efficienza dell’Auto-Postale o la Ferrovia retica, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Ma anche il cantone più meridionale della Svizzera sul versante Sud delle Alpi, il Canton Ticino, riserva tante bellezze e interessanti sorprese.

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Situato sul versante Sud delle Alpi, il Canton Ticino è il cantone più meridionale della Svizzera e prende il nome dal fiume Ticino, che lo attraversa dalla sorgente al Passo della Novena fino al Lago Maggiore. Altro patrimonio dell’umanità qui è rappresentato dai castelli di Bellinzona, una cittadina – capitale politica del Cantone - che presenta importanti tracce, testimonianze e monumenti della sua lunga storia. Ma il suo patrimonio culturale non è documentato unicamente nei musei dei tre castelli o alla civica galleria Villa dei Cedri, è presente e identificabile su tutto il suo territorio. Bellinzona gode davvero di una posizione strategica sull’asse di transito svizzero ed europeo Nord-Sud. È semplice da raggiungere e altrettanto facile da lasciare, in quanto è la piattaforma ideale di partenza verso la miriade di spunti vacanzieri che la regione offre con generosità e organizzazione. Le pittoresche valli a Nord sono caratterizzate da alte cime, alture boscose e villaggi; salendo, i castagneti accompagnano la strada e lasciano pian piano il posto alle conifere e queste, a loro volta, cedono l’onore della vista ai pascoli alpini, ricchi di erbe profumate. Per chi ama le escursioni in montagna la scelta qui è molto vasta, ce n’è davvero per tutti i gusti. Tra le tante, la traversata prealpina Tamaro-Lema, percorribile nei due sensi, è una delle più belle escursioni delle prealpi svizzere a cavallo fra Ticino e Italia. Lo spettacolare panorama di cui si gode lungo questa cresta spazia dal Lago Maggiore, le Centovalli, la Valle Maggia, la Val Verzasca, Locarno e Bellinzona a Nord, mentre a Sud la vista si apre su Lugano, le sue valli e il suo lago. E poi lo sfondo delle Alpi, con il Monte Rosa e il Cervino. Ah, e se vi capita di andare a Bellinzona comunque non perdetevi una cenetta coi fiocchi (è consigliabile la prenotazione) all’Osteria Grotto Malakoff, in via Bacilieri – Ravecchia.

OVOVIA MONTE TAMARO