L’Istituto Italiano di Tecnologia presenta ad EXPO 2015 le tecnologie sostenibili e il primo robot al mondo ispirato alle piante


Bioplastiche biodegradabili ottenute da scarti vegetali e il robot Plantoide utilizzabile nella bonifica ambientale e nell’esplorazione del suolo.

L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) il 4 giugno ha presentato ai visitatori di EXPO 2015 Milano, presso lo stand della Regione Liguria all’interno del Padiglione Italia, le bioplastiche sostenibili e il robot Plantoide ispirato alle piante, tecnologie sostenibili sviluppate dai suoi ricercatori.




Bioplastiche: Il gruppo “Smart Materials” dell’IIT guidato da Athanassia Athanassiou ha sviluppato un metodo per la produzione di plastica a partire da scarti alimentari e di produzione. Da caffè, cioccolato, prezzemolo, cannella e altro si possono produrre polimeri plastici con diverse proprietà meccaniche che oltre a non impattare sull'ambiente grazie alla loro biodegradabilità, incorporano le proprietà degli "scarti" da cui sono prodotte. Ad esempio la plastica prodotta dalla cannella risulta essere anche anti-batterica sfruttando le sostanze presenti nella pianta. Inoltre ogni plastica, a seconda del prodotto di scarto di partenza, può avere caratteristiche meccaniche (flessibilità, resistenza…ecc) differenti per adattarsi alle diverse tipologie di prodotto. Il processo di produzione, rispetto alle bioplastiche già esistenti, è più veloce e a ridotto impatto ambientale. Un materiale 100% green, che in più potrebbe consentire di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti biologici. In un futuro non troppo lontano si potrebbe arrivare alla realizzazione di contenitori per alimenti anch’essi commestibili. Un mercato potenziale enorme, anche se gli ostacoli non mancano. A partire da quello economico: il valore della plastica normale è di un euro al chilo contro quello stimato di 6/7 euro della bioplastica. Ora tocca all'industria compiere il passo successivo per la produzione.



Robot Plantoide: Barbara Mazzolai, coordinatrice del Centro per la Micro-BioRobotica (CMBR) dell’Istituto Italiano di Tecnologia ha sviluppato  una tecnologia ispirata al comportamento delle piante, ed in particolare delle radici, per ottenere un robot in grado di leggere la composizione chimica di un terreno e alcuni suoi parametri fisici, quali umidità, temperatura e resistenza meccanica, muovendosi nel suolo con la stessa capacità di penetrazione delle piante. Il Plantoide si propone da una parte di condurre studi avanzati sull’intelligenza delle piante, la loro abilità di crescita e penetrazione delle radici, e la comunicazione tra di esse, dall’altra di fornire modelli e prototipi robotici che li imitino: un tronco da cui si allunga una punta mobile, sensibile alla gravità e al tatto, e munita di sensori chimici. La diretta applicazione di tutto questo: il monitoraggio ambientale, ma il robot pianta potrà essere impiegato anche per l’esplorazione del terreno per la ricerca di risorse del sottosuolo, sia in campo minerario che aerospaziale; inoltre le tecnologie sviluppate con il Plantoide aprono la strada ad una nuova generazione di endoscopi con ricadute nel campo delle tecnologie biomediche.


Presenti in EXPO per il gruppo Smart Materials di IIT (Bioplastiche): Athanasia Athanassiou, Greta Radaelli, Jose Alejandro Heredia-Guerrero, Malena Oliveros  Per il gruppo del Centro di Micro-Biorobotica IIT (Plantoide) : Barbara Mazzolai, Alessio Mondini, Virgilio Mattoli, Ali Sadeghi.