IFG – Istituto per la Formazione al Giornalismo “Carlo De Martino”
Corso di Comunicazione pubblica e Uffici stampa
PROGETTO DI COMUNICAZIONE
“Ristrutturazioni e nuova offerta didattica dei Centri di Formazione Professionale Alberghieri della Regione Lombardia”
A cura dei giornalisti:
Fabrizio CALVO
Daniele GARAVAGLIA
Margherita TOFFOLON
Leonella ZUPO
Relatore
Giangaspare BASILE
Milano – Aprile/Luglio 2003
S O M M A R I O
Ø Presentazione pag. 3
Ø La formazione alberghiera in Lombardia pag. 4
Ø L’Agenzia Regionale per il Lavoro pag. 5
Ø Le potenzialità occupazionali pag. 8
I Centri di Formazione Professionale Alberghieri
Ø I profili formativi pag. 9
Ø Casargo (LC) pag. 10
Ø Clusone (BG) pag. 14
Ø Ponte di Legno (BS) pag. 16
Ø Sondalo (SO) pag. 19
Il programma di riqualificazione
Ø Il patrimonio immobiliare pag. 21
Ø Gli interventi edili-architettonici pag. 23
Parla un ex allievo
Ø Marino Di Baretto, cuoco e manager pag. 31
Il Gruppo di lavoro pag. 32
Presentazione
Questo progetto di comunicazione, realizzato a cura di un gruppo di giornalisti frequentanti il corso di Comunicazione pubblica e Uffici stampa, organizzato dall’Istituto per la Formazione al Giornalismo “Carlo De Martino”, ha per oggetto la presentazione e la promozione del programma di rinnovamento dei Centri di formazione professionale (Cfp) per il settore alberghiero della Regione Lombardia.
Per i quattro Cfp attivi in Lombardia – a Casargo, Sondalo, Ponte di Legno e Castione della Presolana – è stato infatti approvato dalla Giunta regionale (Accordo di programma n. 31351 del 6 ottobre 1997) un corposo piano di riorganizzazione che ha tre finalità:
Ø adeguare il piano dell’offerta formativa alle disposizioni contenute nella legge di riforma dell’ordinamento scolastico (la cosiddetta riforma Moratti) e alle innovazioni intervenute nella professione alberghiera;
Ø avviare un intervento di ristrutturazione edile-architettonica e tecnico-impiantistica dei quattro centri, con un investimento complessivo pari a circa 30 milioni di euro, per migliorarne le potenzialità didattiche e ricettive e allargare la piattaforma dei servizi formativi offerti;
Ø trasformare i Cfp alberghieri in vere e proprie strutture ricettive e di servizi, ovvero in scuole-albergo aperte alla domanda del territorio.
Per questa ragione si è ipotizzata l’esigenza di comunicare il piano di rinnovamento della formazione alberghiera (attualmente in fase di bozza) a tutti i target sensibili – ragazzi, famiglie, operatori e imprese del settore – e di informare il mondo dei media sui cambiamenti che stanno caratterizzando i Cfp lombardi.
Obiettivi del progetto:
Ø definire e illustrare i diversi aspetti – istituzionali, formativi, strutturali, tecnologici – che concorrono a costituire il settore della formazione professionale alberghiera in Lombardia;
Ø illustrare il ruolo dell’Agenzia regionale per il Lavoro;
Ø presentare le specifiche qualità dei quattro Cfp lombardi e il programma di rinnovamento che li riguarda;
Ø presentare le nuove strutture e le relative dotazioni tecnico-impiantistiche (anche a livello di progetto);
Ø evidenziare il legame tra mondo della formazione professionale e mondo del lavoro;
Ø individuare le potenzialità occupazionali dei settori dell’hotellerie e della ristorazione in Lombardia.
La formazione alberghiera in Lombardia
Una complessa trasformazione è avvenuta, in questi ultimi 15 anni, nel settore formativo alberghiero. I centri alberghieri convittuali si sono adeguati alla necessità di nuovi percorsi formativi, confrontandosi con una realtà sempre più diversificata e con un mercato del lavoro in grande trasformazione. Contemporaneamente, adeguandosi a una sempre più diffusa richiesta di formazione, sono sorti centri privati o di altra natura, con programmi più accessibili e meno vincolanti per gli allievi, non legati all'obbligo convittuale.
Appare evidente che, se gli allievi hanno l’opportunità di conseguire una qualifica di “Cameriere” o “Cuoco” senza dover necessariamente frequentare nei centri alberghieri i corsi a regime convittuale, questi preferiscono iscriversi nelle sedi logisticamente più comode, anche se il livello qualitativo e l’esperienza professionale acquisibili durante la proposta formativa non sono paragonabili e, in molti casi, decisamente approssimati rispetto a un’effettiva esperienza tecnico-pratica conseguibile in un centro alberghiero.
Come dimostrano molti esempi all’estero, infatti, il percorso formativo attuabile in un centro alberghiero non si basa sulla mera acquisizione di conoscenze teoriche e tecniche, bensì principalmente sull’apprendimento di “modi di fare e di essere”, comportamenti concreti sperimentabili nelle esercitazioni pratiche che riproducono la realtà del futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Da anni l’intenzione è quella di attivare le gestioni alberghiere nelle sedi idonee, nonché introdurre periodi obbligatori di tirocinio pratico da svolgere direttamente in queste strutture e programmare turnazioni diversificate dell’attività formativa, per consentire un’esperienza continuativa e significativa agli allievi.
Anche gli operatori alberghieri hanno più volte segnalato la necessità di una migliore preparazione pratica, sia prolungando il tirocinio formativo degli allievi sia introducendo specializzazioni e aggiornamenti, per garantire un inserimento più maturo nel mondo del lavoro in un comparto produttivo ed economico importantissimo per il nostro Paese, con regole e modalità particolari di sviluppo rispetto ad altri impieghi (i tempi di lavoro frazionati nell’arco della giornata, l’impegno soprattutto nel fine settimana, la forte stagionalità e precarietà occupazionale: tutti fattori che condizionano gli addetti nella loro vita quotidiana e determinano nel tempo motivi di abbandono del lavoro dipendente alberghiero) che meritano di essere affrontati.
Opportunamente considerati, tali elementi possono altresì trasformarsi in stimolo e occasione per assumere una prospettiva imprenditoriale nel settore turistico-alberghiero.
L’Agenzia Regionale per il Lavoro
Inquadramento legislativo
L’articolo 8, comma 1° della Legge Regionale 5 gennaio 1995, n. 1, riserva all’Amministrazione regionale la gestione dei Centri alberghieri a carattere residenziale e delle attività di alta formazione di interesse sovra provinciale e a carattere sperimentale.
L’articolo 4, comma 3°, della Legge Regionale 6 marzo 2002, n. 4, prevede inoltre che l’Agenzia gestisca le attività di formazione professionale di rilevanza regionale e a carattere innovativo e sperimentale, nonché quelle dei Centri alberghieri a carattere residenziale.
La Regione Lombardia, con delibera n. VII/9622 del 28.06.2002, ha approvato le disposizioni in ordine all’attribuzione di risorse e al conferimento di beni mobili e immobili all’Agenzia Regionale per il Lavoro, in seguito al trasferimento delle attività formative ai sensi dell’articolo 4, comma 3 della L.R. 4/2002.
La Giunta regionale ha dunque approvato la promozione di accordi di programma con le Comunità Montane, le Province e i Comuni, per dare nuovo impulso alla formazione professionale nel settore alberghiero, promuovendo corsi di specializzazione e aggiornamento, nonché percorsi di formazione continua per gli operatori del comparto turistico-alberghiero (in collaborazione con le associazioni di categoria), e scambi di esperienze con altri Istituti professionali alberghieri nazionali ed esteri.
La condizione perché si ottengano risultati è che in ogni Centro si realizzi una gestione alberghiera con adeguata ricettività d’esercizio, intraprendendo un’effettiva ospitalità per altri corsi formativi a regime residenziale, programmi di turismo sociale, congressuale e culturale, attività di rappresentanza per manifestazioni di interesse regionale e degli altri enti territoriali, nonché avviando promozioni nazionali ed europee.
La scelta della Giunta regionale va anche nella direzione di un pieno ed economicamente vantaggioso utilizzo delle strutture alberghiere esistenti, che hanno costi di esercizio sovradimensionati rispetto ai risultati raggiunti, e che si limitano sostanzialmente alla formazione di un limitato (rispetto alla domanda del mercato) numero di allievi dei corsi base per aiuto-cuochi e camerieri.
Per garantire la riqualificazione dell’intero comparto, la Giunta regionale ha conseguentemente ritenuto indispensabile il coinvolgimento diretto degli enti locali, sia per quanto concerne gli interventi sulle strutture che, più in generale, per programmi di sviluppo finalizzati al pieno utilizzo dei Centri alberghieri nella direzione di una graduale trasformazione in Centri Servizi Regionali, integrati con le singole realtà territoriali.
Competenze dell’Agenzia
L’Agenzia per il Lavoro della Lombardia - a cui dal 1° gennaio 2003 fanno capo gli immobili di Casargo, Castione della Presolana, Ponte di Legno e Sondalo - è un ente strumentale istituito dalla Regione, dotato di personalità giuridica e con autonomia patrimoniale, organizzativa, gestionale e contabile. Opera in stretto raccordo con la Direzione generale Formazione, Istruzione e Lavoro, seguendo le direttive che la Giunta regionale emana ogni anno per definire il piano annuale delle attività dell’Agenzia stessa.
La vision
Il modello di cambiamento dell’Agenzia s’ispira a processi di “gestione strategica del cambiamento”, definendosi come una “struttura di servizio” che si legittima in base ai servizi che eroga e ai clienti per i quali soddisfa precisi bisogni.
I principi guida che orientano l’attività dell’Agenzia sono:
Ø Professionalità: fornire supporto professionale al sistema
Ø Orientamento al servizio: conseguire i risultati definiti in rapporto ai bisogni delle strutture del sistema. Strutturare il piano di attività in modo mirato a gruppi precisi di destinatari: Regione, Province, centri per l’impiego, enti di formazione, imprese, ecc.
Ø Flessibilità: si pone come struttura flessibile dal punto di vista:
ü strategico: il piano di attività varia di anno in anno;
ü operativo: le modalità di lavoro sono definite sulla base delle effettive necessità operative.
Ø Integrazione: sviluppare la cooperazione tra i diversi centri per l’impiego e le strutture pubbliche e private per implementare le funzioni maggiormente significative in materia di integrazione dei servizi di orientamento e formazione con quelle relative al collocamento e all'intermediazione del mercato del lavoro.
Le funzioni e i compiti
L'Agenzia esercita funzioni di assistenza tecnica e monitoraggio in materia di politiche attive del lavoro, in particolare attraverso l'esercizio dei seguenti compiti:
Ø supporto tecnico alla Regione relativamente alle attività di programmazione
Ø azioni innovative di qualificazione dei servizi per l'impiego
Ø formazione degli operatori dei servizi per l'impiego
L'obiettivo principale dell'Agenzia è di collaborare all’integrazione tra servizi per l’impiego, politiche attive del lavoro e politiche formative, nel contesto del decentramento delle competenze dallo Stato alle Regioni e alle Province.
In particolare, i punti più significativi sui quali si sta sviluppando l’ipotesi progettuale dell’Agenzia Regionale per il Lavoro per riqualificare il settore formativo turistico-alberghiero sono:
Ø l’attivazione di una vera e propria struttura ricettiva alberghiera gestita direttamente dai Centri alberghieri, con proprie risorse umane e strumentali, in grado di fornire un prodotto di elevato livello qualitativo che tenga conto delle singole peculiarità delle strutture esistenti, offrendo una vasta gamma di proposte, servizi e ospitalità per l’intero arco dell’anno
Ø il superamento dell’attuale impostazione scolastica dell’organizzazione dei Cfp alberghieri
Ø la profonda riorganizzazione delle attività pratiche, teoriche e convittuali per gli allievi e per tutti gli operatori.
I servizi turistico-alberghieri dovranno essere assicurati dagli allievi e dagli operatori dei corsi di formazione professionale attraverso la costante realizzazione dei tirocini pratici nell’ambito della struttura del Centro. La nuova organizzazione, prevedendo un percorso formativo integrato nell’attività quotidiana della struttura ricettiva, si rivolgerà ad allievi che abbiano già acquisito conoscenze teorico-pratiche tali da garantire livelli adeguati di autonomia operativa in modo da consentirne l’immediato inserimento nell’organizzazione del lavoro.
Il percorso formativo così rinnovato troverà un adeguato riscontro anche sul piano della certificazione finale e prevederà il riconoscimento di “crediti formativi” acquisiti presso le altre strutture del settore.
Implicazioni operative
Le dotazioni di personale dei Centri saranno ridefinite prevedendo integrazioni e nuove figure professionali finalizzate al tirocinio pratico degli allievi, anche riconoscendo adeguati incentivi funzionali derivanti dalle prestazioni alberghiere.
A tale scopo sarà adottata una regolamentazione amministrativa funzionale alla prospettata gestione. Si prevede la riformulazione della programmazione didattica, anche per consentire l’attività di ospitalità continuativa (festività e vacanze scolastiche comprese) con adeguate turnazioni per allievi e operatori dei Centri.
La promozione delle iniziative ricettive sarà sviluppata a partire dal coinvolgimento degli enti territoriali e delle associazioni di categoria interessati alla valorizzazione delle risorse esistenti.
Il processo di sviluppo del progetto del sistema alberghiero regionale e quello di rinnovamento dell’attività corrente, proprio per il loro carattere strategico, richiedono un’attenta azione di coordinamento che sarà assicurata dal Servizio di Formazione Professionale: ciò per assicurare l'integrazione degli obiettivi e un percorso attuativo opportunamente graduato che possa accordarsi alla più vasta prospettiva regionale di piena valorizzazione della vitalità del settore turistico-alberghiero lombardo.
Le potenzialità occupazionali
Se c’è un settore che, dal punto di vista della domanda occupazionale, non conosce crisi, è proprio quello delle attività connesse all’industria del turismo e della ristorazione.
Premesso che - secondo le stime della WTO (Organizzazione mondiale del turismo) - il turismo costituirà l’area di maggior crescita occupazionale a livello mondiale dei prossimi vent’anni, anche in Italia e in termini immediati il lavoro in alberghi e ristoranti offrirà indubbiamente ottime opportunità di inserimento.
In particolare, il monitoraggio sulle previsioni occupazionali per il 2003 realizzato dal Sistema informativo Excelsior (a cura di Unioncamere e Ministero del Lavoro) fornisce un quadro assai ottimistico per le professioni turistico-alberghiere.
Su un totale di 670mila nuove assunzioni previste entro la fine di quest’anno - a livello nazionale e nel complesso del mercato del lavoro - il settore turismo-ristorazione assorbirà oltre 60mila nuovi occupati: poco meno del 10 per cento del totale delle nuove assunzioni. Dopo quello delle costruzioni, il settore del turismo è, per valore quantitativo, quello a maggior richiesta occupazionale.
Anche il rapporto assunzioni-licenziamenti è a favore di questo comparto, con quasi 16mila addetti in più e un tasso di crescita occupazionale del 4,3 per cento. Le imprese turistiche e ristorative hanno segnalato anche un altro aspetto: delle 60mila nuove assunzioni, ben 20.700 saranno di difficile reperimento. Le ragioni? Carenza di figure professionali disponibili (39%) e mancanza di una qualificazione professionale adeguata (21%).
I quattro Cfp Alberghieri
I profili formativi
Aiuto-cuoco
Ø Prepara piatti anche complessi di cucina regionale italiana e internazionale e ne controlla i risultati;
Ø Cura la conservazione delle merci in magazzino e tiene in ordine le attrezzature, garantendo l’igiene degli strumenti a disposizione;
Ø Sceglie e predispone le materie prime, i semilavorati e il reparto di lavoro;
Ø Confeziona varie portate e utilizza gli elementi fondamentali della dietetica;
Ø Comunica funzionalmente coi diversi ruoli della struttura, utilizzando anche linguaggi informatici di settore, e partecipa alla promozione aziendale;
Ø Conosce la terminologia tecnica anche in francese e in inglese.
Cameriere d’albergo e di ristorante
Ø Conosce e predispone i vari tipi di mise en place. Serve e controlla secondo i sistemi codificati internazionalmente;
Ø Conosce le bevande in generale, i vini e i liquori in particolare;
Ø Utilizza correttamente le attrezzature e gli strumenti della sala bar, garantendo igiene e manutenzione ordinaria;
Ø Conosce i piatti della cucina regionale italiana e i più comuni di quella internazionale e li presenta al cliente;
Ø Dialoga, illustra il menu, anche in francese e in inglese, rispetto alla composizione e alle caratteristiche;
Ø Partecipa al marketing aziendale coi diversi ruoli della struttura anche con strumenti e linguaggi informatici.
Col superamento delle prove finali del 4° ciclo, gli allievi conseguono attestati di qualifica professionale validi per l’avviamento al lavoro e l’inquadramento aziendale, ai sensi dell’art. 14 della L.R. 21/12/1978, n. 845, per l’iscrizione al Registro Esercenti il Commercio (R.E.C.) e la partecipazione a concorsi pubblici.
Centro di Formazione
Professionale Alberghiero
di Casargo
Località Piazzo
23831 CASARGO LC
Tel. 0341.84.02.50
Fax 0341.80.21.11
http://digilander.libero.it/cfpacasargo
e-mail: segreteria.casargo@agenzialavorolombardia.it
Il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Casargo è situato in località Piazzo, in provincia di Lecco, a circa 33 km dal capoluogo, a 85 da Milano e a 65 da Como.
Il paese, posto a 850 metri di altitudine, è direttamente collegato con impianti di risalita invernali ed è luogo di villeggiatura estiva per escursionismo a vari livelli, facilmente raggiungibile da Lecco e Bellano con servizi di trasporto pubblico.
Il complesso immobiliare sorge su un ampio pianoro a circa due chilometri dal centro abitato.
La proprietà regionale comprende un’ampia area di pertinenza a prato e bosco di circa 41.000 mq, all’interno della quale trovano posto un campo da calcio e un ampio parcheggio. Oggi il Cfp alberghiero opera a regime convittuale, con corsi di qualifica biennali maschili e femminili per “Operatore sala-bar” e “Aiuto-cuoco”, con una media complessiva di circa 100 allievi l’anno. La struttura operativa consta di circa 30 dipendenti tra docenti, assistenti e personale amministrativo.
Nel 1973, la Regione Lombardia lo ereditò dalla G.I. (Gioventù Italiana) e nell’ottobre dello stesso anno iniziò provvisoriamente le attività formative in attesa che venisse ristrutturato il Grande Hotel di Salice Terme, sede designata del nuovo Cfp alberghiero regionale.
Dal ’73 al ’77 si tennero solo i primi corsi del biennio, mentre per il secondo anno la frequenza avveniva presso la Scuola Alberghiera di Bellagio.
Successivamente la Regione abbandonò l’idea della sede di Salice Terme, mentre il Cfp di Bellagio chiuse i corsi all’inizio degli Anni Novanta.
Casargo divenne così la sede ufficiale e si dimostrò in grado di soddisfare le numerose richieste formative provenienti da tutto il territorio lombardo. In quest’ultimo ventennio lo sviluppo e il successo del Centro di Casargo sono cresciuti gradualmente, fino a raggiungere un ruolo importante nel sistema formativo alberghiero regionale.
Organizzazione scolastica
La formazione professionale si articola, come per tutti i quattro Cfp alberghieri, in due anni, suddivisi in quattro cicli: il passaggio da un ciclo all’altro si ottiene tramite il superamento di una prova interna.
L’esame finale, dopo il 4° ciclo, è il più importante perché permette di ottenere la qualifica professionale dalla speciale commissione esaminatrice, composta da commissari esterni rappresentanti il mondo della scuola, degli operatori economici e del sindacato.
Gli indirizzi di formazione offerti sono: Aiuto-cuoco e Cameriere d’albergo e di ristorante.
L’organizzazione scolastica si suddivide in momenti di teoria e pratica, alternando ore di lezione in aula ad ore in laboratorio di sala e cucina.
Il pranzo e la cena vengono organizzati in due turni: il primo è riservato ai camerieri e ai cuochi che sono di servizio e che durante il secondo turno devono servire a loro volta gli altri allievi.
Durante la giornata, al termine delle lezioni e soprattutto dopo la cena, si svolgono attività ricreative extrascolastiche proposte dal personale socio-educativo.
La formazione professionale è affidata a tre chef, due maîtres e sei insegnanti teorici; questi ultimi collaborano anche ad alcune attività di gruppo quali il giornale di classe, il cineforum e il cruciverbone.
Fondamentale lo studio dell’informatica, materia che viene utilizzata quale strumento per redigere menu in lingua, ricette o il calcolo delle calorie.
Durante le ore di pratica, nei vari reparti i ragazzi di Cucina assumono ruoli diversi, che variano di settimana in settimana:
Ø entremetiers (addetti ai primi piatti)
Ø sauciers (addetti alla preparazione delle salse)
Ø rôtisseurs (addetti alle carni)
In sala vi è il responsabile del bar, dell’office, della direzione e di un determinato rango della sala, cioè di due o tre tavoli. Tutte le esercitazioni sono effettuate in vista dell’esame di fine corso.
L’attività formativa è stata organizzata per aree disciplinari e articolata in moduli e unità didattiche che consentono agli allievi di conseguire i risultati previsti con la dovuta gradualità.
Come previsto dalla legge, per il passaggio al ciclo successivo è richiesto il superamento delle prove intermedie alla fine di ogni ciclo.
Al termine del corso, superati i previsti quattro cicli, viene rilasciato un attestato di qualifica valido su tutto il territorio nazionale ai fini dei rapporti contrattuali di lavoro (aiuto-cuoco, cameriere d’albergo).
Il Centro è a regime convittuale e può ospitare giovani di ambo i sessi, in camere da tre posti, tutte con servizi. Il convitto è considerato dalla direzione, dagli insegnanti e dallo staff degli educatori un’occasione privilegiata per l’apprendimento di alcune regole comportamentali, importanti ai fini della crescita professionale. La convivenza di ragazze e ragazzi nella quotidiana esperienza (l’attività formativa, lo studio, il tempo libero, ma anche i sentimenti, le amicizie) diventa poi un’altra importante occasione di crescita e maturazione personale.
Oltre alle attività sportive e ricreative, non mancano momenti dedicati allo studio e al recupero di alcune materie per gli allievi con difficoltà di apprendimento.
Prospettive di lavoro
Da un recente sondaggio risulta che il 37% dei ragazzi ambisce ad aprire un’attività propria in questo settore. Il 18% di loro spera di trovare un lavoro all’estero e il 14% di fare esperienza su navi da crociera. Tutti hanno in comune la passione, spesso ereditata dai genitori, di lavorare nel settore alberghiero, con la consapevolezza degli impegni e dei sacrifici che questo tipo di professione comporta.
Gli attestati rilasciati nell’ultimo quinquennio
Corsi di Cucina (1° - 2° ) Sala (1° - 2°)
Diplomati
Anno scolastico Allievi frequentanti Cucina Sala
1998/1999 88 24 9
1999/2000 91 21 13
2000/2001 51 14 11
2001/2002 67 9 11
2002/2003 65 * *
* dato non disponibile
Nell’anno scolastico 2002/2003, i docenti impiegati sono stati 11
Centro di Formazione
Professionale Alberghiero
di Clusone
Via Barbarigo, 27
24023 CLUSONE BG
Tel. 0346.22.808
Fax 0346.23.688
e-mail: cfpaclu@tin.it
Il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Clusone è situato in un’area geograficamente vicina ai grossi centri urbani (30 Km da Bergamo, 80 da Milano e 60 da Brescia, con accesso autostradale fino a Bergamo), su un altopiano intorno ai 500 metri, all’interno della struttura di Villa Barbarigo.
La forte presenza turistica nella zona ha incentivato iniziative di consorzi e di cooperazione per la gestione della domanda turistica. A tale scopo è stato realizzato l’Ufficio Accoglienza Turistica di Ponte Nossa e attivato un corso per Operatori turistici, ospitato nel Centro, nonché il Consorzio degli operatori turistici Cooraltur della Conca della Presolana.
Il Centro, futuro fiore all’occhiello dell’Agenzia regionale, nasce come scuola Enalc a metà degli Anni Sessanta, al Passo della Presolana, nel comune di Castione della Presolana (Bergamo). La scuola prende avvio ospitando il primo anno dei settori di Cucina e di Sala-bar per allievi convittuali che, per frequentare il secondo anno, vengono inviati alla scuola Enalc di Bellagio, presso l’Hotel Gran Bretagna.
Agli inizi degli Anni Settanta, con il passaggio dell’Enalc alla Regione Lombardia, assume la denominazione di Centro di Formazione Professionale (Cfp). Dall’anno formativo 1975/76, per far fronte alle crescenti richieste dei Comuni del territorio (Alta Valle Seriana), la Regione Lombardia sposta il Centro a Clusone, a Villa Barbarigo, di proprietà dell’Amministrazione provinciale di Bergamo.
Dall’anno formativo 1977/78 il Cfp trova sede stabile a Clusone, dove vengono sviluppati i settori di Cucina, Sala-bar e Segreteria-portineria, per un totale di dieci corsi riservati agli allievi convittuali e semiconvittuali (allievi del territorio circostante che frequentano la scuola dalle 8.00 alle 17.00, per poi rientrare in famiglia).
Dopo qualche anno, il settore Segreteria-portineria viene soppresso per difficoltà di collocamento al lavoro degli allievi, troppo giovani per il front-office.
Le domande d’iscrizione permangono elevate, al punto che si deve provvedere alla selezione tramite sorteggio o colloquio.
Dagli inizi degli Anni Ottanta, Villa Barbarigo risulta inadatta a ospitare un centinaio di allievi convittuali.
La Regione delibera in un primo momento il trasferimento dei corsi all’Ipab - Casa dell’Orfano di Clusone di proprietà regionale - e infine, nel 1996, acquista la Colonia Dalmine di Castione della Presolana, complesso che risale ai primissimi del Novecento.
Nel 1999 sottoscrive un accordo di programma con il Comune di Castione della Presolana, la Comunità Montana della Valle Seriana Superiore e l’Amministrazione provinciale di Bergamo, per la ristrutturazione dell’edificio e l’adeguamento alla nuova funzione di scuola-albergo. A partire dagli Anni Novanta, il Centro Alberghiero di Clusone inizia le sue attività formative rivolte al mondo alberghiero e a quello della ristorazione provinciale, regionale ed europea, con stage di scambio con allievi di Sala-bar e di Cucina con le Scuole Alberghiere di Siofok (Ungheria), del Baden-Württemberg (Germania), della Catalunya (Spagna), di Lione (Francia), e quelli effettuati obbligatoriamente da tutti gli allievi presso strutture d’albergo e di ristorazione lombarde, per un minimo di 140 ore per allievo, durante l’ultimo anno di attività.
Centro di Formazione
Professionale Alberghiero
e della Montagna
di Ponte di Legno
Via F.lli Calvi, 42
25056 PONTE DI LEGNO (BS)
Tel. 0364.91.390 - 91.241
Fax 0364.90.04.66
e-mail: info@cfppontedilegno.it
Il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Ponte di Legno nasce intorno agli Anni Sessanta, all’interno di Villa Luzzago (Casa per Ferie di proprietà della Curia di Brescia) dove, a partire dal 1972, i corsi cominciano ad essere gestiti direttamente dalla Regione Lombardia.
Nel 1978 la sede viene trasferita all’Hotel Excelsior della Valle. Il complesso è rilevato dalla Regione nel 1981. Negli anni successivi l’immobile viene ristrutturato e ampliato: l’edificio della scuola presenta caratteristiche prettamente alberghiere e si presta per la riqualificazione del settore formativo turistico-alberghiero.
Il Centro è dotato di adeguati ambienti, laboratori, servizi e attrezzature ed è facilmente raggiungibile da Milano e da tutte le altre città lombarde, nonché dal Trentino-Alto Adige, sia con mezzi pubblici che privati.
Nel 1991, ai tradizionali corsi alberghieri (Corsi biennali di qualifica di Cucina e Sala- bar e Corsi di specializzazione in Tecniche di cucina e pasticceria e Tecniche di Sala- bar), ne sono stati affiancati altri legati alla montagna.
Attualmente gli allievi iscritti al Cfp alberghiero sono 78 e provengono da quasi tutte le province della regione; solo 68 di loro soggiornano nella struttura (dotata di 49 stanze, per una ricettività complessiva di 108 posti letto) in modo permanente.
Numero degli allievi che hanno frequentato negli ultimi anni:
1998/1999 1999/2000 2000/2001 2001/2002
Corsi alberghieri 78 102 93 85
I corsi
Operatore Sala bar
(Corso biennale di Qualifica)
Ø L’Operatore Sala bar conosce i cibi e le bevande, i vini e i liquori in particolare, e predispone i vari tipi di mise en place
Ø Controlla e serve i clienti secondo i sistemi internazionali codificati, utilizza correttamente attrezzature e strumenti della sala bar e del bar, garantendo igiene e manutenzione
Ø Presenta i piatti e consiglia il cliente. Dialoga anche in lingua straniera sulla composizione e le caratteristiche del menu
Ø Partecipa al marketing aziendale e collabora coi diversi ruoli della struttura
Tecniche di Cucina e Pasticceria
(Corso di specializzazione)
Ø Autonomia nelle singole partite, acquisizione degli elementi indispensabili di
gastronomia e pasticceria
Ø Utilizzo programmi in ambiente Windows e programma alberghiero Calc-Menu
Ø Conoscenza di base della tecnica commerciale, sufficiente capacità di
comprensione e di dialogo in lingua francese e inglese
Tecniche di Sala bar
(Corso di specializzazione)
Ø Abilità nel lavoro alla lampada, sporzionatura di carni e pesci in salsa, metodologia delle comande
Ø Approfondimento della conoscenza dei vini e dei cocktails internazionali
Ø Utilizzo dei programmi su PC in ambiente Windows e programma alberghiero Calc-Menu
Ø Conoscenza di base della tecnica commerciale, delle comunicazioni e della gestione della ristorazione
Ø Capacità di dialogare e conoscenza della terminologia del settore in lingua straniera
Centro di Formazione
Professionale Alberghiero
di Sondalo
Via Bolladore,19
23035 SONDALO (SO)
Tel. 0342.80.15.51
Fax 0342.80.12.46
e-mail: vallesana@virgilio.it
segreteria.sondalo@agenzialavorolombardia.it
Il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Sondalo è una struttura di proprietà regionale, edificata nel 1935 e ampliata fino agli Anni Cinquanta. Dal novembre ‘74 è sede del Cfp alberghiero della Regione Lombardia. Il Centro è situato a mezza costa, sul versante retico della montagna, in ottima posizione per tranquillità e bellezza della natura circostante.
La zona scuola è composta da aule e spazi idonei per attività didattico-formative adeguate a corsi di aggiornamento, specializzazione e seminari. L’estensione globale del complesso è di circa 20.000 mq, dei quali 1.500 occupati dagli edifici, mentre la rimanente superficie comprende il parco, il giardino, le strade e i piazzali.
Per consentire la ristrutturazione dell’edificio in scuola-albergo, dal 1° giugno 2002 la sede del Centro è stata temporaneamente trasferita presso l’Albergo delle Alpi di Sondalo, che ospita i ragazzi dal lunedì al venerdì. La vita convittuale è disciplinata da un regolamento interno; gli allievi sono alloggiati in camere a 2 o 3 posti letto.
Gli studenti sono seguiti da insegnanti durante le ore di lezione e da assistenti-educatori nelle attività di studio. Nel tempo libero sono organizzate attività sportive, ricreative e musicali. Il Cfp di Sondalo è destinato a diventare sede di rappresentanza dell’Agenzia regionale per il Lavoro.
Corsi aggiuntivi
Dal 1999 il Cfp organizza anche corsi serali di “Cucina” e “Pasticceria” per adulti, oltre che di “Informatica di base” e “Office Professional”. Nel 2002 e nel 2003, il Cfp ha inoltre progettato e realizzato due corsi di “Food & Beverage”.
Gli allievi
Fino ad oggi il Cfp di Sondalo ha ospitato 1231 ragazzi, provenienti dalle province di Sondrio, Lecco, Como, Milano, Varese e Bergamo.
Il numero degli studenti ospitati nell’ultimo quinquennio (dall’A.S. 1998/99 al 2002/03), suddivisi per anno, è così ripartito:
1998/1999 69
1999/2000 36
2000/2001 84
2001/2002 84
2002/2003 117
Sempre nell’ultimo quinquennio, il numero dei docenti impiegati, suddivisi per anno, è stato il seguente:
1998/1999 12
1999/2000 11
2000/2001 18
2001/2002 18
2002/2003 17
Il programma di riqualificazione
Il patrimonio immobiliare
La Giunta regionale della Lombardia, con il D.R.G. n. 31351 del 6/10/1997, ha approvato la promozione di accordi di programma con gli enti locali territoriali (Province, Comunità montane, Comuni) per l’attuazione di opere, interventi e programmi per il recupero e il pieno utilizzo delle sedi dei Centri di Formazione Professionale alberghieri di Casargo, Clusone, Ponte di Legno e Sondalo, perché in condizioni di avanzato degrado.
Gli “Accordi di programma” (come previsto dalla legge 142/90 e dalla legge regionale 14/94) sono gli strumenti per provvedere alla riqualificazione patrimoniale, al rilancio del settore formativo-alberghiero dei centri convittuali a gestione diretta regionale e alla loro graduale trasformazione in Centri Servizi Regionali integrati con le singole realtà territoriali.
Nel programma pluriennale 1997-2000 per gli interventi di riqualificazione delle sedi esistenti dei Cfp (approvato con D.G.R. n. 31380 del 6/10/1997), la Giunta ha formulato un preventivo triennale di spesa per un importo complessivo di circa 75 miliardi di lire, 24 dei quali finalizzati ai lavori di ristrutturazione dei quattro Centri alberghieri (aumentati a 37 miliardi di lire solo per il completamento del 1° lotto).
Gli interventi di riqualificazione sono mirati:
Ø agli adeguamenti (secondo il D.Lgs. 626/94) in materia di sicurezza e salubrità dei posti di lavoro e ai lavori di manutenzione straordinaria per il miglioramento delle condizioni generali di fruibilità e di conservazione degli edifici e degli impianti tecnologici esistenti;
Ø alle ristrutturazioni, ampliamenti e nuove costruzioni secondo i programmi di sviluppo delle attività formative nei casi di accertate e necessarie trasformazioni edilizie o per l’avvio di iniziative strategiche nel settore formativo di alto livello.
Per la sede di Casargo, il recupero dei due stabili esistenti con il raggiungimento di una capienza complessiva di 160 posti letto. I nuovi spazi realizzati per le attività di formazione professionale alberghiera potranno essere utilizzati anche per ospitare gruppi sportivi e scolastici, anziani e disabili, nonché corsi di formazione in regime residenziale per l’aggiornamento del personale degli enti pubblici, di aziende private e per attività di interscambio internazionale tra scuole del settore turistico-alberghiero.
Per la sede di Clusone, in trasferimento, il recupero e l’ampliamento dell’ex colonia Dalmine di Castione della Presolana. L’intervento porterà a 150 la capienza complessiva dei posti letto, per poter accogliere anche iniziative di turismo congressuale e di rappresentanza regionale.
Per la sede di Ponte di Legno, ampliata e ristrutturata già dal 1997 con il raggiungimento di una potenzialità di 110 posti letto, gli interventi riguardano la sistemazione delle zone esterne, il recupero di un edificio annesso da adibire a palestra. Attualmente l’Hotel Excelsior della Valle è anche sede del “Politecnico per gli sport invernali” e del Centro di coordinamento delle attività, dei programmi e delle scuole specialistiche della FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) in base a una convenzione stipulata dalla stessa Federazione con la Regione Lombardia.
Per la sede di Sondalo, il recupero e l’ampliamento dei due stabili esistenti per una potenzialità complessiva di 160 posti letto.
Le previsioni sono quelle di integrare le attività di Sondalo con quelle previste per Casargo relativamente al turismo congressuale e a iniziative di rappresentanza regionale.
Gli interventi edili-architettonici
Casargo: da ex-colonia a scuola alberghiera
Il complesso del Cfp alberghiero di Casargo fu costruito nel 1937 dalla Federazione dei Fasci di Como per ospitare una colonia climatica alpina. Il progetto, firmato dall’architetto Oscar Ortelli con la collaborazione dell’ingegner Angelo Croppi, prevedeva cinque fabbricati all’interno di un’area di pertinenza a prato e bosco di circa 41.000 metri quadrati. I tre fabbricati principali, in origine collegati da porticati, potevano accogliere più di 400 ospiti fra ragazzi e ragazze, oltre al personale di servizio e di vigilanza. Gli altri due edifici erano adibiti a infermeria, uffici, camere per il medico e gli insegnanti, reparto isolamento e alloggio per il custode.
Durante la seconda guerra mondiale tutti gli edifici furono danneggiati e resi inagibili.
Nel dopoguerra, solo due edifici, quelli attualmente esistenti, sono stati ricostruiti: l’edificio principale, con notevoli trasformazioni e ampliamenti e la foresteria, della quale è stata conservata la struttura originaria. La ricostruzione, seppur parziale, ha dato modo, fino al 1970, di utilizzare ancora il complesso come colonia montana.
Nel 1973, la Regione Lombardia destina l’intera struttura a sede provvisoria del nuovo Cfp, in attesa della fine dei lavori di ristrutturazione del Grand Hotel di Salice Terme. Da allora, con l’abbandono del progetto per la sede di Salice Terme e la chiusura della sede di Bellagio nei primi anni ‘90, Casargo è diventato il quarto polo formativo regionale del settore alberghiero.
Gli interventi
Il Cfp di Casargo è costituita da due corpi di fabbrica. L’edificio principale, che è direttamente collegato al fabbricato destinato ad aula magna, è stato oggetto di ristrutturazione per consentire di raggiungere una capienza di 120 posti letto distribuiti in camere con bagno, in sostituzione delle camerate del convitto, la realizzazione di uffici, laboratori e aule, della sala ristorante e del bar. Nello specifico sono state realizzate 30 camere a 3 posti letto con bagno nella zona centrale, 6 camere a 4 posti con bagni comuni nella zona sopra gli uffici, 2 camere con bagno per gli assistenti e 3 camere con bagno per disabili.
La distribuzione degli spazi è in funzione alle specifiche esigenze della scuola e gli interventi sono stati generalmente di manutenzione straordinaria e di recupero dell’esistente.
Fra i nuovi interventi: la veranda al piano terra, che funge da ampliamento alla zona soggiorno, direttamente collegata al bar e al ristorante, e da elemento di valorizzazione del giardino d’ingresso; il tunnel di collegamento con la foresteria che garantisce il passaggio coperto fra i due stabili.
La palazzina adibita a foresteria è stata completamente ristrutturata: sono state ricavate 4 camere con bagno per 8 posti letto al piano terra, 16 camere con bagno per 16 posti letto ai piani primo e secondo per un totale di 40 posti letto; sono stati realizzati adeguati locali di servizio e soggiorno e risistemato l’alloggio del custode.
All’interno della palazzina verrà creata una postazione per il telelavoro.
Nello stabile principale sono stati già riqualificati i seguenti locali:
Ø al piano seminterrato: guardaroba-lavanderia, depositi alimentari, depositi generali, spogliatoi allievi e personale, autorimessa, locale manutenzione, centrale termica e impianti tecnologici;
Ø al piano terra: ingresso-reception, mensa allievi, office, infermeria;
Ø al primo piano: camere per il convitto degli allievi, camera per disabili, zona attività tempo libero allievi, sala TV, aula docenti-biblioteca, aula di teoria;
Ø ai piani secondo e terzo: le camere per il convitto, 2 camere per disabili, 2 aule multimediali, 4 aule di teoria;
Ø al piano sottotetto: locali per i nuovi impianti tecnologici a integrazione di quelli esistenti e in particolare per l’inserimento dei pannelli solari.
Entro luglio, nell’ala nord-est, saranno completati:
Ø gli uffici al piano terra, il salone per il tempo libero degli allievi, le camere al primo, secondo e terzo piano riservate all’ospitalità per il tirocinio.
Entro il prossimo autunno saranno pronti:
Ø nell’edificio principale: la cucina, la cucina didattica con scalea, il laboratorio per la pasticceria al piano seminterrato; il ristorante e il salotto-veranda al piano terra;
Ø nell’ala sud: l’aula magna.
In contemporanea inizieranno i lavori per l’installazione dei collettori solari sul tetto e del tunnel di collegamento con la foresteria.
Per quanto riguarda gli esterni, è stato previsto il radicale ripristino delle facciate e dei serramenti, interventi già completati nell’attuale zona centrale del convitto allievi.
Le opere comprese nel 2° lotto del progetto, di cui sono già state avviate tutte le procedure di finanziamento per poter iniziare i lavori nella prossima primavera, riguardano:
Ø la sistemazione dei parcheggi esistenti e dell’area esterna;
Ø la riorganizzazione della zona sportiva, attraverso la realizzazione di una palestra con annessi spogliatoi, che potrà essere utilizzata anche per iniziative esterne all’attività scolastica, e il ripristino del campo di calcio;
Ø la realizzazione della pista d’emergenza per gli elicotteri, in accordo con il Comune di Casargo. I collegamenti e alcuni posti auto saranno realizzati con pensiline coperte collegate fra loro.
Il risparmio energetico
Il primo degli interventi del progetto - Altener Schools - è proprio a Casargo e prevede la costruzione di una copertura solare integrata con collettori ad aria (112 mq) per il riscaldamento degli ambienti e di collettori ad acqua (114 mq) per la produzione di acqua calda. Il progetto è stato finanziato per l’80% dell’importo totale (pari a 300 milioni di lire) dal ministero dell’Ambiente e per il restante 20% dalla Regione Lombardia. La copertura solare, al cui progetto ha partecipato il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano, sarà dotata anche di moduli fotovoltaici (kW 3,9) per la produzione dell’energia elettrica necessaria per far funzionare l’impianto. L’inizio dei lavori è previsto entro luglio, il termine entro il prossimo ottobre.
Gli altri interventi di risparmio energetico riguardano:
Ø il miglioramento del comportamento termico dell’involucro, con conseguente riduzione dei consumi;
Ø l’installazione del sistema di regolazione individuale;
Ø la realizzazione di una veranda-serra con funzioni bioclimatiche.
Le tecnologie per la formazione
Casargo è la prima delle quattro sedi dei Cfp alberghieri in cui sono stati avviati (e quasi completati) gli interventi previsti dagli accordi di programma, che prevedono anche la fornitura di nuove attrezzature per la didattica e il convitto.
Per quanto riguarda le attrezzature per la didattica (cucina, cucina didattica e laboratorio di pasticceria) la Regione Lombardia ha stanziato ben 250.000 euro, di cui 150.000 con contribuito della Provincia di Lecco. Nei tre locali per l’attività pratica a breve saranno installate sia cucine elettriche tradizionali sia cucine elettriche a induzione, che presentano notevoli vantaggi per quanto riguarda i consumi, la sicurezza e l’igiene. La nuova attrezzatura verrà integrata con quella acquistata negli ultimi due anni, di cui molti elementi non sono mai stati utilizzati a causa dei lavori di ristrutturazione.
Al laboratorio di informatica sono stati riservati importanti investimenti per la realizzazione di: sedici postazioni, compresa quella del docente, collegate in rete con sistema satellitare (Intranet), identico a quello installato negli uffici dei quattro Centri alberghieri, oltre a stampanti e videoproiettore.
Tutti i locali verranno completamente arredati a nuovo; per le camere, in particolare, sono previsti arredi in legno “su misura”, adatti alle esigenze del convitto.
L’impianto di riscaldamento a gasolio verrà integrato con il sistema a collettori solari ad aria e per la produzione di acqua calda. L’impianto ad aria (le canalizzazioni sono alloggiate all’interno della controsoffittatura) ne garantisce il ricambio cinque volte all’ora, in tutti i locali.
Da Clusone a Castione della Presolana: lo stato di fatto
Nel 1996 la Regione ha rilevato - per 4,7 miliardi di lire - l’ex Colonia Dalmine, a Castione della Presolana, destinata a diventare la nuova sede del Cfp bergamasco. In attesa dei lavori di ristrutturazione (il progetto definitivo è stato appena approvato) la scuola alberghiera è ancora ospitata nei locali di Villa Barbarigo.
Gli interventi
L’ex Colonia Dalmine di Castione della Presolana, realizzata negli Anni Trenta, si trova all’interno di un ampio parco che domina il sottostante nucleo abitato.
Il progetto definitivo, redatto sulla base del preliminare predisposto dalla Regione Lombardia, prevede la ristrutturazione dello stabile principale e il suo ampliamento; ovvero, viene realizzata una nuova struttura polifunzionale sulla base delle finalità indicate negli Accordi di programma del 1997 e in particolare all’Accordo di programma sottoscritto nel marzo 2000 dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Bergamo, dalla Comunità Montana Alta Valle Seriana e dal Comune di Castione della Presolana.
L’edificio storico sarà adibito ad albergo, con sale ristorante, soggiorni, bar, camere doppie e singole per 68 ospiti. Ai piani seminterrati verranno collocati, ampliando la superficie esistente, i laboratori del settore alimentare, la mensa allievi, i depositi alimentari e i servizi igienici per gli addetti.
Fra gli interventi più significativi: la valorizzazione funzionale del torrione destinato a ospitare la sala mensa degli allievi al piano seminterrato e la sala ristorante al piano terra; la realizzazione del terrazzo praticabile sopra le nuove cucine, direttamente collegato al ballatoio esterno che perimetra il torrione, che potrà essere utilizzato per servizi alberghieri all’aperto; la “piazza coperta”, completamente trasparente al piano terra (400 mq), che funge da collegamento fra il torrione e l’ampliamento, e in copertura con grandi cupole a forma piramidale in policarbonato o vetro trasparente.
La scuola vera e propria verrà realizzata nell’ampliamento (con una superficie per piano di circa 1500 mq). Ospiterà le aule didattiche, con gli annessi servizi igienici, gli spogliatoi per allievi e istruttori, i locali per la ricreazione degli allievi, il convitto con 144 posti letto in camere a tre posti, l’infermeria e le camere per il personale di assistenza.
I due edifici hanno ambienti comuni collocati funzionalmente in relazione alla gestione dell’albergo-scuola: reception, ampia hall di rappresentanza, aula magna per 150 posti, sala ricreativa per 40 posti, spazio mostre, uffici della scuola e dell’albergo, servizi igienici generali, biblioteca-sala docenti, locale studio-lettura, lavanderia-stireria, depositi e magazzini generali, locali per gli impianti tecnici.
La ristrutturazione dell’edificio “a torrione”, la nuova costruzione e la sistemazione delle zone esterne adiacenti al complesso fanno parte del 1° lotto dei lavori, per il quale è stata preventivata una spesa di circa quattordici miliardi di vecchie lire. Il cantiere verrà aperto nella primavera del 2004 e proseguirà per tutto il 2006.
La sistemazione delle zone esterne prevede: i nuovi parcheggi di pertinenza all’albergo; l’accesso al parco-giardino; il mantenimento dell’ingresso di rappresentanza; la realizzazione del piazzale con vista sul paese e i cortili di pertinenza alle cucine e alla scuola. L’organizzazione dei percorsi esterni consentirà il facile collegamento con l’ex padiglione isolamento e l’ex villetta situati nelle immediate vicinanze, il cui recupero e riutilizzo, insieme a quello di altri edifici esistenti e alla realizzazione degli impianti sportivi, fanno parte delle opere previste nel 2° lotto.
Il risparmio energetico
Anche per la nuova sede del Cfp di Clusone sono stati previsti interventi di risparmio energetico attraverso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
In particolare:
Ø installazione di collettori solari e di “coperture integrate solarizzate” per ottenere e convogliare aria calda agli impianti di riscaldamento-ventilazione e produrre acqua calda sanitaria;
Ø soluzioni progettuali rivolte al solare passivo (verande, pareti vetrate captanti, pannelli ad aria e camini solari);
Ø accorgimenti di contenimento delle dispersioni termiche (rivestimenti, coibentazioni, serramenti a taglio termico).
Ponte di Legno: lo stato di fatto
Il Cfp di Ponte di Legno ha sede all’Hotel Excelsior Della Valle, che sorge su un promontorio al centro del paese. L’edificio, costruito agli inizi degli anni ’70, è stato ristrutturato e ampliato con la costruzione della scuola, operativa dal 1997. Dei quattro Cfp alberghieri della Regione Lombardia, Ponte di Legno è l’unico dove è già stata attuata la trasformazione in albergo-scuola e presto sarà affiancato dalla sede di Casargo.
L’albergo soddisfa una capienza di 110 posti letto, così distribuiti: 9 camere con bagno dal secondo al sesto piano e 5 camere con bagno al settimo piano. La suddivisione fra camere d’albergo e camere riservate al convitto degli allievi avviene per piano.
L’edificio centrale, di 9 piani fuori terra, è così strutturato:
Ø al piano terra, la taverna, la sala mensa degli allievi, il laboratorio didattico per la pasticceria e i locali guardaroba-spogliatoi;
Ø al piano rialzato, il front-office, la sala ristorante, la cucina dove possono lavorare agevolmente 15 persone, l’american bar, la sala TV. In totale le due sale ristorante hanno una capacità di 150 coperti;
Ø piano primo il soggiorno, gli uffici, la veranda e il solarium. I restanti 6 piani sono riservati alle camere, classificate a tre stelle per l’albergo e a due stelle per il convitto.
L’edificio scuola a tre piani, che è collocato a un livello di due piani più basso rispetto all’ingresso dell’albergo, è così strutturato:
Ø al piano terra, la sala ricreazione per gli allievi e due aule didattiche; al piano primo, l’aula magna da 99 posti e due aule didattiche;
Ø al piano secondo, la sala docenti, il laboratorio multimediale e il collegamento con il piano terra dell’albergo.
Gli interventi
Il programma pluriennale 1997-2000 prevedeva solo opere di completamento (in quanto la struttura era stata appena ristrutturata e ampliata) per la riqualificazione delle zone esterne destinate alle attività sportive, alle manifestazioni all’aperto e al recupero di posti auto al coperto.
Attualmente sono in corso i lavori per la ristrutturazione di un edificio adiacente, che verrà adibito a palestra con parete di roccia e con altre attrezzature adatte agli allenamenti richiesti dai corsi di specializzazione della FISI, istituiti dal 2002 presso il Centro alberghiero.
Per questa realizzazione l’onere finanziario sostenuto dalla Regione si aggira intorno ai tre miliardi di lire.
Nella prossima programmazione è stata valutata la possibilità di aumentare la capienza del convitto degli allievi di altri 25-30 posti letto.
Sondalo: da ex casa di cura a scuola alberghiera
Lo struttura che dal 1974 ospita il Cfp alberghiero di Sondalo di proprietà regionale è ubicata nel complesso Vallesana. L’anno di costruzione dell’edificio principale, che riprende elementi architettonici dello stile Liberty, risale al 1935; in fasi successive, fino alla fine degli anni ’50, vi sono stati affiancati altri corpi di fabbrica.
Il complesso Vallesana nasce come Casa di cura privata di proprietà del Credito Valtellinese. Nel 1974 viene ceduto alla Regione Lombardia che lo trasforma in scuola alberghiera. La nuova destinazione funzionale mette fine a un periodo di alterne vicende
La superficie complessiva dell’area interessata dall’intervento di riqualificazione è di circa 20.000 mq, dei quali 1500 occupati dagli edifici, la restante superficie è adibita a parco, giardino, spazi di collegamento e di sosta.
Dal mese di giugno del 2002 la sede è stata trasferita presso l’ex Albergo delle Alpi a Sondalo, per consentire d’iniziare i lavori di ristrutturazione previsti dall’accordo
di programma del 1997.
Gli interventi
Lo stabile principale, al completamento dei lavori previsti in occasione dei Mondiali di sci di Bormio del 2004, verrà adibito ad albergo e potrà ospitare circa 120 posti letto in camere con bagno e suite. Sarà dotato di adeguati laboratori e ampie sale ristorante, di zone soggiorno e di una zona uffici.
Nel caso specifico, i lavori programmati e iniziati nell’autunno del 2002 si sono trasformati in lavori di radicale ristrutturazione. Congiuntamente alla conservazione degli elementi di valore storico-architettonico è stata intrapresa la demolizione di tutte le parti non sottoposte a vincoli da parte della Soprintendenza competente. Vale a dire che sono state mantenute solo le murature che non presentavano problemi di consolidamento, causati dalle notevoli modifiche strutturali apportate durante il periodo fra le due guerre e in particolare nel secondo dopoguerra, quando l’edificio è stato raddoppiato.
Per far fronte ai necessari interventi di consolidamento, alla bonifica dell’amianto usato negli impianti come sistema d’isolamento, alla costruzione della scala di sicurezza esterna in cemento armato, la Regione ha implementato il finanziamento iniziale, passato da sette miliardi di vecchie lire a 12 solamente per il completamento del 1° lotto dei lavori (di cui circa 2 miliardi per le nuove attrezzature).
Il progetto prevede:
Ø nei due seminterrati: zone di servizio, produzione e di stoccaggio, diversificate per quanto riguarda l’entrata delle merci e l’uscita dei rifiuti;
Ø al piano terra: le due cucine, quella cosiddetta produttiva e quella di esercitazione per l’ospitalità, alla sala da pranzo e alle salette d’intrattenimento;
Ø ai piani superiori: le camere con bagno e alcune suite ai piani quarto e quinto, dove verrà realizzato anche un solarium.
L’edificio scuola, attiguo ma indipendente, sarà ristrutturato con aule e spazi idonei per l’attività didattico formativa, per i corsi di aggiornamento e specializzazione, per seminari rivolti al settore sanitario del vicino ospedale Morelli e al settore ambientale, proseguendo le esperienze già maturate in collaborazione con l’Azienda forestale di Stato.
Un’ipotesi progettuale formulata dalla Comunità montana, prevede la realizzazione di un cortile-piazza coperto con una struttura fissa, che collega gli ingressi dell’albergo, della scuola e della zona per il tempo libero, qualificando l’area come hall centrale del complesso alberghiero.
Oltre a questi interventi il 1° lotto comprende:
Ø la realizzazione di parcheggi;
Ø la sistemazione del parco;
Ø la valorizzazione della facciata in stile Liberty;
Ø la sistemazione dell’ingresso verso strada e del sistema viario;
Ø la realizzazione di nuove cabine elettriche.
Contemporaneamente al prosieguo dei lavori nell’edificio principale è stato definito il progetto di massima del 2° lotto che comprende:
Ø la sistemazione della zona convitto nella Villetta Medici, edificio indipendente che verrà ristrutturato e ampliato per ospitare camere con bagno per circa 60 posti letto ai piani, mentre nel seminterrato verranno ricavati una palestra e un sottopassaggio di collegamento con gli altri edifici;
Ø il recupero della palazzina Vallesana, anch’essa indipendente, che verrà utilizzata a servizio del parco e delle previste zone sportive. Complessivamente, a lavori ultimati, la Regione avrà erogato un finanziamento di circa 30 milioni di euro.
Come a Casargo, anche il Cfp di Sondalo sarà fornito delle attrezzature più moderne soprattutto per quanto riguarda i laboratori didattici ovvero le cucine completamente in acciaio con piano di lavoro a blocco unico e fornite di sistema elettrico sia tradizione sia a induzione.
Per il Cfp di Sondalo non è stata prevista l’installazione di collettori solari perché è collegato alla rete di teleriscaldamento che serve tutto il territorio comunale, gestita da una società di smaltimento degli scarti di segheria.
Parla un ex allievo…
Marino Di Baretto, 42 anni, originario di Sondalo (Sondrio), è oggi titolare e chef di uno dei più rinomati ristoranti-hotel lombardi, “Il Maniero” di Ponte di Legno, segnalato anche sulla Guida Michelin. Di Baretto ha alle spalle esperienze professionali in Italia e all’estero, ha curato i servizi di banqueting e di ristorazione per alcune importanti ricorrenze, come i 70 anni della Mille Miglia o il Cinquantenario della Casa Berlucchi. Ha servito la cena di gala per i giornalisti dell’Unione Europea. Una carriera prestigiosa, che è cominciata alla fine degli Anni Settanta proprio sui banchi di un Centro di Formazione Professionale della Regione Lombardia.
- Perché decise di entrare in un Cfp?
«Finita la scuola media, in estate andai a fare il ‘lavapiatti’ in un ristorante di Bormio. È stato faticoso, ma ho capito che il lavoro in albergo era la mia strada, così mi sono iscritto all’Istituto Alberghiero della Presolana, per poi passare l’ anno seguente al Cfp di Bellagio, scegliendo l’indirizzo per i servizi di sala».
- Ritiene di aver ricevuto una buona formazione?
«Certamente, anche perché uno degli aspetti fondamentali di quei corsi era lo stretto legame tra il lavoro a scuola e quello ‘vero’, tanto che spesso trascorrevo i fine settimana a fare pratica in alberghi e ristoranti. Soltanto così si è veramente motivati a svolgere questo mestiere, che senz’altro è faticoso ma regala anche grandi soddisfazioni e garantisce un’occupazione sicura».
- Finiti gli studi, ha trovato subito lavoro?
«Oltre agli stage effettuati come allievo Cfp in grandi alberghi, come il Grand Hotel Serbelloni di Bellagio o il Castello di Carimate a Cantù, ho iniziato subito a lavorare come addetto di sala. Sono andato a fare esperienza anche all’estero, a Saint Moritz e a Dusseldorf. Poi sono tornato a scuola…».
- Un corso di aggiornamento?
«Il mio desiderio era di avviare un’attività imprenditoriale, quindi volevo completare il mio bagaglio di conoscenze sulle lavorazioni, dalla cucina alla pasticceria. Nel ’92 ho aperto il mio primo ristorante a Sale Marasino e tre anni fa ho rilevato ‘Il Maniero’, dove mio figlio sta già cominciando a seguire le orme paterne».
- Come giudica oggi la situazione della formazione alberghiera?
«Bisogna capire sin dal primo quadrimestre se un ragazzo è veramente intenzionato a seguire questo percorso, perché per molti è soltanto il modo più semplice per arrivare a un diploma. Occorre obbligare gli alunni a fare gli stage, che devono essere retribuiti, e servono anche a dare un giudizio più reale sul rendimento scolastico».
IL GRUPPO
DI
LAVORO
Progetto di comunicazione sui Cfp alberghieri della Regione Lombardia
Fabrizio CALVO
Giornalista, professionista dal gennaio 1987. Collabora con periodici economici locali (il settimanale la Rassegna e il trimestrale Bergamo Economica).
Da alcuni anni si occupa anche di Comunicazione d’impresa e Relazioni esterne. Dirige e realizza il trimestrale NoiMILLE - newsletter di Valtellina SpA - Telecomunicazioni (www.valtellina.com) - ed è consulente dell’Unione Industriali di Bergamo per il Progetto “Club Comunicazione e Immagine” (www.unindustria.bg.it/cci).
Via Valle, 2/A - 24124 Bergamo - Tel. e Fax: 035.24.59.64 Cell: 338.68.71.618
e-mail: f.calvo@tin.it
Daniele GARAVAGLIA
Giornalista, professionista dal marzo 2003, si occupa di Comunicazione istituzionale e d’impresa, con consulenze per Fiera Milano International, Comune di Monza, La Città e l’Ottagono. Tra il 1999 e il 2001 ha lavorato come addetto stampa per la Compagnia delle Opere. Libero professionista dal 1996, ha collaborato continuativamente con periodici Mondadori (Donna Moderna, Vera), Rizzoli e Rizzoli-Fabbri (Bella, Pratica) e Quadratum (Intimità). In precedenza, a partire dal 1984, era stato redattore in Case editrici di testate specializzate, collaborando, fra gli altri, con RCS (La Gazzetta dello Sport, Oggi Natura).
Via Pisani Dossi, 29 - 20134 Milano – Cell: 339.77.06.119
e-mail: dangara@tiscali.it
Progetto di comunicazione sui Cfp alberghieri della Regione Lombardia
Margherita TOFFOLON
Architetto, giornalista pubblicista, freelance dal gennaio 2003, è specializzata nell’area dell’architettura, dell’arredamento, del restauro, dei beni architettonico-ambientali, con un’esperienza diretta derivata dall’attività di libera professionista e di collaboratrice con la Soprintendenza ai beni architettonici e ambientali di Milano.
E’ stata redattrice di riviste specializzate di settore (BE-MA Editrice) per più di undici anni.
Via Villoresi, 16 - 20143 Milano - Tel: 02.58.10.11.40 – Cell: 340.56.42.256
e-mail: m.toffolon@fastwebnet.it
Leonella ZUPO
Già insegnante di ruolo (Laboratorio di Scrittura - Trattamento Testi) nelle Scuole Secondarie del Comune di Milano, dal 2000 giornalista freelance, sceglie di non vincolarsi a una singola redazione.
Collabora al trade magazine bimestrale Giochi & Giocattoli, periodico specializzato di settore (SFERA Editore), e cura la rubrica degli “Appuntamenti Enogastronomici” e la revisione dei testi per il mensile Civiltà del bere.
Ha collaborato con le riviste Donna & Mamma, Il Giornale dell’Infanzia e Spazio Casa; è stata corrispondente per un settimanale della provincia di Milano.
Via De Gasperi, 10 - 20090 Rodano (MI) – Tel: 02.95.320.981 Cell: 340.50.21.310