LIBERTÀ E DIRITTI UMANI IN TIBET

10 dicembre 2007

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI

Con l’azione a sorpresa contemporaneamente effettuata in tre città italiane – Roma, Bologna e Milano – in occasione del 59° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e del 18° anniversario del conferimento al Dalai Lama del Premio Nobel per la Pace, l’Associazione Italia-Tibet ha voluto portare all’attenzione dell’opinione pubblica il perdurare della violazione di ogni fondamentale libertà all’interno del Tibet, dal 1950 occupato dalla Repubblica Popolare Cinese. A otto mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici istituiti allo scopo di creare un mondo pacifico e migliore, nello spirito di reciproca comprensione, amicizia e solidarietà, continua in Tibet la pesante repressione attuata dal governo di Pechino. I diritti civili, politici, economici, sociali e culturali dei tibetani sono sistematicamente violati. Le libertà individuali di sicurezza, uguaglianza, fede, opinione, espressione e associazione non godono di alcuna garanzia. Nel denunciare la gravità di questa situazione che contravviene in modo lampante e inaccettabile a quanto sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e offende le coscienze di quanti hanno a cuore il rispetto dei valori fondamentali in essa formulati, l’Associazione Italia-Tibet esprime la propria solidarietà al popolo tibetano e a tutti coloro che, nel mondo, sono privati della dignità e dei diritti inerenti a tutti i membri della famiglia umana.

Associazione Italia-Tibet

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