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La mostra L’Arte delle Donne, dal Rinascimento al Surrealismo, si propone di promuovere ed evidenziare il ruolo della donna nell’arte ripercorrendo le tappe fondamentali della produzione artistica al femminile degli ultimi cinque secoli: una selezione delle opere più rappresentative che testimoniano l’evoluzione del ruolo delle artiste nel panorama creativo internazionale. Il progetto ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali - e della Provincia di Milano come iniziativa culturale d’eccellenza nell’ambito dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità per promuovere ed evidenziare il ruolo della donna nell’arte e recuperare il valore scientifico, sociale e antropologico delle opere di alcune fra le più illustri artiste della storia.

La mostra si compone di oltre 200 opere realizzate tra il XVI e il XX secolo e provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni nazionali e internazionali: dal Museo Nacional del Prado al Centre National d’Art et de Culture Georges Pompidou di Parigi, dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid alla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal National Museum of Women in the Arts di Washington al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli. In mostra 110 artiste selezionate da un comitato scientifico presieduto da Hans Albert Peters, storico dell’arte, ex direttore del Kunstmuseum di Düsseldorf, e composto da: Sergio Benedetti, curatore capo della National Gallery of Ireland, Beatrice Buscaroli, storica dell’arte, docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università di Bologna-Ravenna, direttore artistico delle collezioni d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Susan Fischer Sterling, curatore capo National Museum of Women in the Arts, Washington, Gutman Ilene, direttore Affari Nazionali ed Internazionali del National Museum of Women in the Arts, Washington, Francesco Petrucci, direttore del Museo di Palazzo Chigi in Ariccia, Elena Pontiggia, storica dell’arte, Accademia di Brera, Milano, Nicola Spinosa, sovrintendente Polo Museale Napoletano, Edoardo Testori, critico d’arte, Marco Vallora, professore di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università di Urbino, di Estetica al Politecnico di Milano e di Storia dell'arte e Storia della Critica alla Facoltà di Architettura di Parma. Il percorso della mostra si articola partendo dal Rinascimento, momento peculiare per l’evoluzione della figura della donna come artista. Diversamente dal Medioevo infatti il fenomeno non è più un caso isolato: le donne pittrici, disegnatrici e scultrici sono molte, spesso figlie, sorelle e mogli di pittori e lavorano alacremente in botteghe e studi d’artista. Nonostante ciò anche durante il Cinquecento le donne faticano ad affermare la loro professionalità artistica in un clima culturale che , pur riconoscendone l’esistenza, le celebra soprattutto come evento straordinario e fuori dal comune. In questa sezione il pubblico avrà l’occasione di ammirare i lavori delle protagoniste del Cinquecento italiano: Sofonisba Anguissola, famosa per i suo ritratti e autoritratti, prima donna a godere dell’appoggio dei monarchi europei che ricevette, vecchissima e ormai cieca, l’omaggio di una visita di Anton van Dyck; le opere di Lavinia Fontana, sua quasi coetanea bolognese che divenne a sua volta ritrattista ufficiale delle famiglie nobili della città; il fascino dei dipinti della celebre romana Artemisia Gentileschi, vittima dei pregiudizi e delle violenze del suo tempo, cui fu proibito di frequentare l’Accademia, in quanto donna e che subì lo stupro dal pittore Tassi suo maestro e l’umiliazione del processo in cui da vittima diventò colpevole. Il percorso continua con le artiste seicentsche che scelsero di rappresentare donne eccezionali della storia classica e della storie biblica , come Giuditta, Susanna, Betsabea, in cui si identificano e nelle quali rivedono il loro destino. Elisabetta Sirani, giovane artista figlia di un pittore, misteriosamente morta alla sola età di ventisette anni e Rosalba Carriera , protagonista nelle maggiori corti europee e raffinata interprete della tecnica del pastello sono tra le protagoniste di questa sezione.

Per l’Ottocento e l’Impressionismo la mostra espone le opere di artiste europee come Berthe Morisot (1841-1895) cognata di Edouard Manet, Eva Gonzalès (1849 – 1883), l’americana Mary Cassatt (1844 - 1926), scoperta da Degas e da lui introdotta nell’ambiente impressionista e la grande scultrice Camille Claudel che ebbe come maestro e amante Rodin e che fu l’unica sua allieva cui fosse concesso di tagliare il marmo: la mostra accoglie il famoso ritratto che la giovane allieva eseguì dell’amante, e un bronzo raffigurante La Valse.
Si giunge così al Novecento, con due capolavori di Elisabeth Chaplin provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, alle prime avanguardie e all’inglese Vanessa Bell (1879-1961), protagonista, con la sorella Virginia Woolf, di un movimento straordinariamente vivace nell’Inghilterra tra i due secoli. E ancora artiste quali Gabriele Münter (1877-1962), Marianne von Werefkin (1860-1938), Paula Modersohn-Becker (1876-1907) e Käthe Kollwitz (1867-1945), presente con un nutrito gruppo di opere, vissero da protagoniste l’atmosfera cosmopolita della Germania del primo espressionismo gareggiando con le prime donne italiane lanciate nell’entusiasmo mediatico del futurismo. Non mancano le protagoniste del Novecento, difficilmente ascrivibili a precise correnti, ordini o tendenze artistiche: la celebre artista messicana Frida Kahlo (1907-1954) con Autoritratto con vestito in velluto, Tamara de Lempicka (1902-1980), cui già nel…Palazzo Reale dedicò una grande retrospettiva che ha registrato pi di … visitatori, con l’opera I rifugiati di Spagna e Meret Oppenheim (1913-1985), indiscussa protagonista di uno sperimentalismo sempre all’avanguardia.

La mostra è realizzata da Artematica, con la partnership di Gobbetto e Stefanel , la sponsorizzazione di Davines, Rcs, The Westin Palace, Milano, Trimtec, ATM. Il 5% degli incassi della mostra verranno destinati alla Fondazione Umberto Veronesi e ABO PROJECT per finanziare il progetto di ricerca "Radioterapia Intraoperatoria e Radioterapia Fast", un nuovo schema terapeutico nel trattamento del carcinoma della mammella, coordinato e diretto dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO). Stefanel donerà al progetto 1 euro su ogni acquisto effettuato in tutti i suoi negozi in Italia aderenti all’iniziativa, per tutto il mese di dicembre.

Apertura al pubblico:

Palazzo Reale

Piazza Duomo 12, Milano

Fino al 9 marzo 2008

Orari

luedì 14.30 - 19.30

da martedì a domenica 9.30 – 19.30

giovedì 9.30 – 22.30

Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra.

Biglietti

€ 9,00 intero
€ 7,00 studenti, tesserati TCI, over 60

€ 6 euro (fino a 18 anni)

Gratuito gratuiti fino a 3 anni, disabili con accompagnatore.

Informazioni e prenotazioni: www.ticket.it; tel. 02.54915

Catalogo: Federico Motta Editore