Le maschere danzano il Carnevale di Venezia 2008
Vivi da protagonista l'atmosfera
del '700 Veneziano
Teatro, musica, commedia e gioia del cibo. Questi gli ingredienti che rendono unica la rassegna intitolata "LE MASCHERE DANZANO IL CARNEVALE" promossa da Oltrex 4M Spa (www.oltrex.it) in collaborazione con l'Istituto della Commedia dell'Arte Internazionale e organizzato nella prestigiosa sede Molino Stucky Hilton Venice alla Giudecca (www.hilton.com). Mozart e Goldoni si uniscono per la prima volta nel nome della musica in un’iniziativa dedicata a chi vuole vivere la magia del Carnevale partecipando a un evento esclusivo. Nel corso delle serate (www.venice-carnival.org) tutti gli ospiti potranno rivivere i fasti del Carnevale con cene-spettacolo che faranno riecheggiare gli intrighi, la magnificenze e il declino del ‘700 Veneziano, incontrando Goldoni, Mozart, e i loro personaggi: amici e nemici, “spiriti” di uomini di potere e cortigiane. Il pubblico avrà così la possibilità di interagire con i giovani attori dell'ICAI e diventare il protagonista di queste serate dove teatro, musica, commedia e gioia del cibo si fonderanno in un'esperienza unica. Tre serate di festa dove l’estro su canovaccio dell’Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale si unisce con lo spirito delicato e buffonesco di Mozart e Goldoni.
PROGRAMMA
VENERDI’ 1 FEBBRAIO 2008
L’intrigo e l’amore: Don Giovanni di Mozart interpretato e messo a confronto con un Casanova Goldoniano. La serata tratterà l’incontro tra Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte, personaggio fatto di gesti e musica d’opera, con il suo fido servitore Leporello Arlecchino e Giacomo Casanova. I due amatori per eccellenza si confronteranno tra danze e intrighi con le loro conquiste femminili.
SABATO 2 FEBBRAIO 2008
Le quattro cortigiane: Venezia e l’Oriente. I riti e i matrimoni combinati nella Venezia del Settecento, presentati da un Carlo Goldoni sconosciuto: tra acrobazie e danze orientali. I Carnevali dell’epoca ci permettono di scoprire quanto Venezia e le sue feste siano scoperte sempre diverse.
DOMENICA 3 FEBBRAIO 2008
I quattro Rusteghi: dagli uomini alle donne in allegria. La metamorfosi delle maschere: Goldoni incontra i travestimenti del tempo degli Dei. I Rusteghi si mascherano in Centauri, Minotauri, fino a raggiungere il Carnevale di oggi.
La rassegna rende omaggio a Carlo Goldoni, artista tra i più rappresentativi della tradizione letteraria e teatrale veneziana, a 300 anni dalla nascita, con ICAI, l’Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale, e a Mozart. Il compositore ha vissuto a Venezia un mese a partire dalla fine del Carnevale del 1771 e il suo rapporto è stato intenso “con il piacere di essersi immerso nel tourbillon di bordelli e teatri dell'epoca”. La rassegna è liberamente ispirata alle opere del commediografo, Carlo Goldoni (il 2007 si è festeggiato il suo tricentenario) agli anni e all’atmosfera della sua vita sulle note della musica mozartiana, alla scoperta anche della musica e danza africana per arrivare fino alla musica dei nostri giorni.
A ricordare il ruolo fondamentale della Commedia dell’arte nella cultura veneziana contemporanea rapportata a Mozart è il Maestro Gianni De Luigi, regista e Direttore ICAI - Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale. “L’idea di creare l’Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale risale ad alcuni anni fa”, spiega il regista che ha diretto con Carolyn Carlson il settore Danza della Biennale di Venezia. “L’obiettivo – ricorda - era quello di formare a Venezia e nel Veneto degli attori che avessero una cultura della commedia dell’arte, intesa sia dal punto di vista filologico sia da quello strettamente spettacolare, moderno e contemporaneo. Un progetto che si è concretizzato, grazie al sostegno della Fondazione di Venezia, nel 2000, e che ha dato vita un Istituto capace di formare dei veri attori professionisti in grado di inserirsi nel mercato del lavoro e anche turistico, che di fatto è quello che noi viviamo a Venezia”. Per la realizzazione dell’evento gioca un ruolo fondamentale anche la location: il Molino Stucky Hilton. “E' il mare visto dalla Giudecca – si sofferma il Maestro De