INTERNI BORGHESI E LUOGHI DOMESTICI IN “L’ALTRA META’ DELLA VITA”

Interni nell’arte da Pellizza a De Chirico (1865-1940)

Il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure (V.le dei Campionissimi 2) ospita fino al 13 aprile 2008 “L’altra metà della vita. Interni nell’arte da Pellizza a De Chirico (1865-1940).

Curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio la mostra raccoglie gli 89 dipinti in sette diverse sezioni tematiche, su un arco temporale di circa ottant’anni fra ‘800 e ‘900. Le opere accompagnano il visitatore in un viaggio alla riscoperta degli “spazi del vivere”, dal quotidiano al sociale fino al limite delle “architetture mentali”. Organizzate per temi le opere seguono all’interno di ogni sezione l’ordine cronologico generale. Così la “Signora in conversazione” dipinta da Vito d’Ancona nel 1865 apre di fatto la mostra e la prima sezione Interni borghesi, seguita da un quadro del 1869 del napoletano De Nittis e da un’opera di Giovanni Boldini dal titolo “L’attesa”.. dove ricche suppellettili, carte da parati, poltrone, camini fanno da sfondo ai protagonisti, contribuendo a farcene cogliere lo stato d’animo…La prima sezione chiude con “La Lettura” del 1929 un’opera di Bruno Croatto che -nel linguaggio più tipico del Realismo Magico- porta l’osservatore nel mondo interiore della protagonista. La sezione “Luoghi dell’intimo e del domestico” ci riporta daccapo nel viaggio fra ‘800 e ‘900, aprendo con una scena familiare dipinta da “Girolamo Induno (1871). E’ un’intimità diversa da quella raccontata dalla prima sezione: più condivisa e familiare, come “Interni di stalla” di Filippo Palizzi; “Meriggio a Pollone” di Delleani (1884); Le amiche (Le sorelle)” di Gian Emilio Malerba (1924)…Oppure un’intimità decisamente legata alla nudità e ai gesti quotidiani, come la “Toilette” di Camillo Innocenti (1912), “Nudo in piedi” di Mario Sironi (1925) o il “Nudo” di Felice Carena che data 1927. A chiudere la sezione un quadro in parte emblematico per la mostra: “Interno” di Alberto Ziveri una tela del 1938 in cui il protagonista pensieroso indossa un cappello. Di qui lo spunto per un “divertissement” nell’allestimento della mostra, curato da Stefano Bricola: all’uscita alcune teche ospitano infatti dieci cappelli Borsalino una scelta curiosa che costringe il visitatore a leggere a ritroso la selezione dei dipinti alla ricerca dei cappelli “citati dal vivo” nelle teche, e presi direttamente dal museo Borsalino di Alessandria. La mostra indaga inoltre: Lo spazio tra lavoro e socialità; Dimore del Sacro, dimore dell’arte; Dove abita lo svago: intimità e mondanità; Architetture mentali e spazi della psiche; Centralità del tavolo, museo di forme. Aperta all’interno delle due sale al primo piano del Museo dei Campionissimi, la mostra è organizzata dal Comune di Novi Ligure con coordinamento generale a cura di Roberta Nobile e Chiara Vignola.

Informazioni per il pubblico: Tel. 0143-72585

Fino al 13 Aprile 2008: Venerdì 15-19; Sabato e Domenica 10-19 la mostra è corredata da un catalogo con riproduzione di tutte le opere a colori.