Settimana della Medicina Biologica - Baden Baden 1-7 Novembre 2008

Dr. Ivo Bianchi

Anche quest’anno , come avviene ormai da circa 50 anni, si tiene a Baden Baden , nel sud ovest della Germania, la Settimana della Medicina Biologica, importante evento internazionale nel corso del quale sono presentati lavori scientifici, farmaci innovativi ed apparecchiature tecnologicamente avanzate nel campo della Medicina Naturale Moderna. Nell’ambito di questo evento è stara fondata una nuova importante associazione : International Society of Homotoxicology and Homeopathy (ISOHH). Questa associazione, totalmente indipendente rispetto all’industria farmaceutica, intendo promuovere a livello internazionale lo studio e la diffusione, su base strettamente scientifica, di Omotossicologia ed Omeopatia.

Nel corso della manifestazione, sabato 1 Novembre, si è tenuto il primo congresso scientifico organizzato e promosso da ISOHH. Segue una breve disamina dei lavori scientifici presentati:

James L. Oschman Scienziato statunitense esperto nello studio di molti meccanismi naturali della Nature’s Own Research Association. Dover USA

Relazione: The Living Matrix, the Cell and its Enviroment

Nella sua interessante ed innovative relazione questo scienziato alternativo parla di cose apparentemente banali ma in realtà assai profonde e documentate da migliaia di lavori scientifici.

I dati salienti della relazione, sono:

La matrice extracellulare, diffusa in tutto l’organismo è un organo fondamentale non solo di comunicazione ma anche di depurazione nei confronti di tutto l’organismo . Egli si rifà ai lavori del premio Nobel Albert Szent Gyorgyi , scopritore della vitamina C e brillante ricercatore nell’ambito della fisiologia del muscolo e della terapia del cancro. Egli valorizzò il ruolo antineoplastico di Methylglyoxal rimedio ampiamente usato come detossificante nell’ambito dell’omotossicologia. Invecchiamento e moltissime patologie degenerative sono correlate al blocco intossicatorio della matrice extracellulare e questo chiarisce il ruolo fondamentale del non mai sufficientemente pubblicizzato drenaggio omotossicologico della matrice.

Egli ricorda inoltre che l’intossicazione della matrice porta direttamente al processo infiammatorio e l’infiammazione, secondo le ricerche scientifiche più recenti,è causa non solo di patologie dolorose, ma anche di cancro ed aterosclerosi.

Egli ricorda poi che lo stimolare il flusso elettronico ha un ruolo fondamentale nel drenaggio della matrice. Un modo semplice di assorbire e mettere in moto il flusso elettronico nel nostro organismo e di attivare conseguentemente processi di depurazione è quello di camminare a piedi nudi sul terreno. Egli dimostra con vari esperimenti come questa semplice pratica, già bagaglio della medicina naturale mitteleuropea, può essere uno stimolo straordinario sulla funzione della Matrice extracellulare.

Manfred Schmolz Scienziato tedesco esperto nello studio sperimentale dei meccanismi immunologici del EDI Gmbh, Reutlingen, Germania

Relazione: Modulating Immune Cell Activities

Nella sua relazione egli introduce le funzioni del sistema immunitario e spiega brillantemente le azioni differenziali a livello immunologico dei linfociti T e B. Egli sottolinea l’importanza, per la salute, di mantenere un corretto equilibrio nell’ambito del sistema immunitario. Una cellula T che in stato silente non crea alcun problema, può essere di estremo pericolo quando venga impropriamente attivata e può innescare patologie assai gravi in particolare nell’ambito della patologia autoimmune. Egli parla dell’interrelazione tra TNF alfa, IL 1 beta, IFN gamma, IL 4, IL 6, TGF beta, IL 10 etc… Egli sottolinea anche che non tutti i radicali liberi sono tossici e che alcuni sono importanti per la lotta dell’organismo contro virus e batteri. Interessanti sono alcuni grafici che schematizzano i rapporti tra sistema nervoso che porta segnali al sistema immune attraverso l’ormone e cellule, stimolate a loro volta dalle citochine. In pratica egli suggerisce di non lavorare solo su una cellula del sistema immunitario o su una citochina, , ma su molte complessivamente, in modo di modulare in alto o in basso la reattività infiammatoria e di non causare squilibri in quel meccanismo estremamente complesso e delicato che è il sistema immunitario. Egli ricorda anche che il sistema immunologico è specifico per ogni persona, che la reazione è spesso imprevedibile e che quindi potrebbe essere utile riconsiderare il vecchio ma sempre attuale concetto omeopatico dell’individuazione costituzionale del paziente. Tale approccio sembra oggi facilitato dalle ricerche, in questo senso, della genomica.

Rolf Gebhardt Professore di Biochimica dell’Università di Lipsia, Germania
Relazione: Homotoxicology and Cell Protection

Nella sua relazione egli mette in rilievo il grande numero di tossine che investono il nostro corpo e determinano danni profondi e progressivi. Negli ultimi anni c’è stato un incremento tremendo di sostanze tossiche sintetizzate e rilasciate nell’ambiente. Egli parla di idrocarburi aromatici, di pesticidi, erbicidi, micotossine, oltre che di metalli pesanti dal Cadmio al Mercurio, dal Piombo all’Arsenico. Egli ricorda il danno progressivo cui va incontro il paziente che entra in successive Fasi patologiche, dall’Escretiva per arrivare fino alla Neoplastica. Egli ha condotto degli esperimenti in vitro con metodiche analitiche nuove ed elaborate per riprodurre in maniera corretta la situazione che si verifica in vivo a livello tissutale. Le ricerche sono state fatte aggiungendo ad una cultura di epatociti, alcune tossine. In altre cellule è stata indotta una Fase infiammatoria senza agire con le tossine. Si è visto che Traumheel e Lymphomyosot hanno una azione di protezione sulle cellule nelle Fasi Infiammatorie e di Deposito. L’influsso di tossine quali il Lindane, determina una incapacità di riparazione tissutale che è chiaramente antagonizzata dall’introduzione di Traumheel nel medium di cultura. Quando il tessuto è imbibito di tossine la reazione granulocitica è deficitaria ed è restaurata dalla presenza appunto di Traumheel. Sono state testate altre tossine quali Biofenoli e Micotossine, estremamente dannose per il fegato. Non solo Traumheel ma anche Lymphomyodsot ha dimostrato un effetto protettivo sull’epatocita nei confronti di tutte queste tossine. Sono stati effettuati esperimenti sul Diabete I nel quale anche il metabolismo del glicogene epatico è profondamente compromesso. Si usano epatociti normali ed epatociti danneggiati in modo da renderli simili a quelli del soggetto con diabete I. Sono stati testati Hepeel, Lymphomyosot , Chelidonium homaccord e Nux vomica homaccord dimostrando il loro effetto sugli epatociti del diabetico che sono chiari rispetto a quelli molto scarsi che si hanno sugli epatociti normali. Gli epatociti , secondo recenti ricerche, influenzano la produzione di glucosamina da parte dei condrociti e quindi nella malattia epatica esiste un danno diretto a livello articolare. Hepeel e Lymphomyosot influenzano positivamente la funzione degli epatociti e dei condrociti direttamente. Al contrario Zeel T e Traumheel attenuano gli effetti dei danni epatici a livello dei condrociti ma essi manifestano la loro attività , peraltro protettiva, agendo solo su queste ultime cellule. In questo modello sperimentale non è stato invece possibile dimostrare un effetto di Chelidonium homaccord e Nux vomica homaccord nel senso di protezione o sostegno diretto o indiretto dei condrociti.

Gaston Orellana Alvarellos, medico oncologo, vincitore del premio Reckeweg, 2008, Santiago de Chile, Cile

Relazione: Clinical Evaluation of Biopuncture in the Treatment of Pain Syndrome in Patients Trated of Breast Cancer

Nella sua relazione parla dell’uso della biopuntura con Traumheel e Procaina 2% in pazienti con dolore postmastectomia. Iniezioni settimanali sottocutanee nei punti di agopuntura regionali. Trattasi di 9 pazienti dai 62 agli 81 operate di mastectomia conservativa o radicale, 3 delle quali in chemioterapia. I risultati clinici sono stati straordinari ed umanamente toccanti con scomparsa molto rapida e permanente del dolore.

Marco Fidel Ramirez Cabrera, medico oncologo, vincitore del premio Reckeweg, 2008, Bogota, Colombia

Relazione: Clinical Evaluation of Biopuncture in the Treatment of Pain Syndrome in Patients Trated of Breast Cancer

Nella sua relazione parla dell’uso di Traumheel nei soggetti che hanno subito intervento con Laser per problemi refrattivi della cornea. Ci possono essere problemi di opacità transitoria, dolore e turbe della riepitelizzazione. L’uso di Traumheel migliora tutti i parametri , annulla in sostanza gli effetti collaterali ( dolore, bruciore, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione…), e normalizza il processo di riepitelizzazione.

Alta Smit, medico chirurgo, direttrice del dipartimento didattico Heel, Baden Baden, Germania

Relazione: Synthesis of the Three Pillars of Homotoxicology

Nella sua relazione parla del terzo pilastro della terapia omotossicologica che è lo stimolo cellulare ed il sostegno della funzione dell’organo usando i complessi rimedi dell’Omotossicologia che agiscono a vari livelli. Viene sottolineata l’importanza dei preparati omotossicologici a base di organo terapici introdotti in maniera bilanciata e sinergica nei vari preparati. Viene sottolineata l’importanza della Cronobiologia e del fatto di tener conto dei ritmi organici, di tornare, in sostanza alle radici Ippocratiche della medicina con tutti i consigli anche di stile di vita che rappresentano il messaggio più profondo del grande maestro. Alta Smit ricorda anche gli equilibri organici: la bilancia Th1-Th2, l’equilibrio tra DHEA e Cortisolo … Noi abbiamo bisogno di infiammazione e riparazione. Ma necessitiamo di una valida infiammazione, non di una fiacca infiammazione che esita in cronicità. Necessitiamo di una completa riparazione fisiologica e non di una apparente guarigione fatta di proliferazione riempitiva e disordinata del tessuto connettivo. Anche nel caso dell’ angiogenesi è necessario un equilibrio tra stimolo ed attivazione della neoangiogenesi. Molte malattie infiammatorie croniche e degenerative sono correlate ad una disordinata e tumultuosa neoangiogenesi. Tutto dipende anche in questo caso dall’equilibrio tra IL 1, IL 6, TNF da una parte e TGF beta dall’altra. Tutto passa attraverso il controllo generale del tessuto connettivo influenzato da fattori fisici, psicologici, tossici, endocrini etc… Nell’infiammazione acuta e risolutiva

vediamo attivo un certo tipo di cellule, in particolare i granulociti neutrofili e citochine quali la IL 1, IL 8 e TNF alfa. Nell’infiammazione cronica che non evolve in guarigione ma in fibrosi, sono coinvolti macrofagi e linfociti e sono attive citochine quali l’IL6 ed il VEGF. Il problema è non facile e diviene chiaro al terapeuta perché sia necessario agire con farmaci articolati, complessi, che agiscano a vari livelli, quali quelli omotossicologici di base. Alta Smit sottolinea l’importanza di un farmaco quale Thyroidea compositum. Il nome potrebbe trarre in inganno, non si tratta infatti solo di stimolare l’azione degli ormoni tiroidei a livello connettivale ma di attivare in maniera complessa ed esaustiva la funzione connettivale. Dal punto di vista pratico viene proposto l’uso estensivo del cosidetto Detox Kit in cui sono presenti 3 rimedi omotossicologici chiave quali : Nux vomica homaccord , Berberis homaccord e Lymphomyosot. Si sottolinea anche il ruolo di Galium Heel e Pulsatilla compositum nei casi più cronici senza dimenticare il già citato Tjyroidea compositum. Esiste quindi il momento del drenaggio emuntoriale, importantissimo, ma deve spesso essere preceduto dalla fase di stimolo della matrice appunto con questi prodotti ad azione più profonda. Vengono forniti interessanti spunti di terapia pratica. Nei soggetti a prevalenza Th1, potremo agire molto bene con farmaci quali Echinacea comp, Traumeel e Lymphomyosot. Nei soggetti a prevalenza Th2, potremo agire molto bene invece con farmaci quali Engysto, Euphorbium compositum e Tonsilla compositum. Vengono citati anche alcuni rimedi omeopatici unitari chiave, sperimentalmente attivi nelle diluizioni da D6 a D12, quali:

- Rhus toxicodendron che possiede attività anti ossidanti, è utile nelle infiammazioni croniche ed agisce sull’IL 6 e sull’angiogenesi , come in parte fa anche un’altra pianta : Arnica montana.

- Sanguinaria canadensis che possiede attività anti infiammatoria ed antimicrobica ed inibisce il VEGF

- Solanum dulcamara che ha dimostrato possedere un effetto inibitore sulla sintesi di prostaglandine.


Per finire Alta Smit sottolinea lo straordinario supporto organico che possiamo fornire iniettando sottocute in maniera organo specifica alcuni farmaci omotossicologici per sperimentati. Tra questi ci segnala in particolare Hepeel per restaurare la funzione epatica. In particolare viene segnalato che alcuni componenti del farmaco ( Cardus marianus, China e Nux moscata) hanno effetto antiossidante e diminuiscono la formazione di Malonilaldeide tissutale, altri ( Chelidonium, Colocynthis, Veratrum album ed ancora Cardus marianus) hanno azione antiproliferativa con effetto di incorporazione della H-thymidina nel DNA cellulare. I farmaci di supporto organico in omotossicologia sonbo molti e possiamo affermare che ne esiste praticamente uno o più per ciascun organo.
L’approccio omotossicologico alla clinica terapeutica viene completato dal supporto cellulare, mitocondriale per la precisione. Esso può essere effettuato facilmente ed efficacemente con l’uso di due farmaci omotossicologici chiave quali Coenzyme comp Heel ed Ubichinon comp Heel. Tessuti ricchi di mitocondri e dipendenti strettamente dalla produzione aerobica di ATP, quali il cuore, reagiscono brillantemente alla somministrazione parenterale associata di tali preparati. Un approccio più selettivo e mirato, in specifiche problematiche cliniche può essere effettuato usando i singoli catalizzatori o chinoni specifici. Proposte terapeutiche articolate, chiare, basate su sicuri dati scientifici che ci rassicurano sull’uso del farmaco omotossicologico nella maggior parte delle patologie.