500 ANNI DI ARTE DA SCOPRIRE
IN TERRITORIO VENETO
Castelfranco Veneto, la città natale, celebra con una straordinaria mostra l’affascinante, enigmatico artista al Museo Casa Giorgione da maggio 2009 fino a maggio del 2010.
La Civica Collezione Museale del Comune di Castelfranco Veneto conserva un nucleo di stampa di soggetto giorgionesco (ritratti del pittore, opere attribuite e di discussa autografia), nonché un volume in copia unica, datato 1896, curato dall’editore e fotografo veneziano Fernando Ongania, impreziosito da acquerelli di Zaccaria Dal Bò, raffiguranti alcuni affreschi giorgioneschi del Fondaco dei Tedeschi in Venezia, e da numerose fotografie Alinari e Anderson di opere del pittore castellano. Profondo innovatore della pittura veneta, questo poetico maestro che, nonostante la morte precocissima a poco più di trent’anni, influenzò fortemente l’opera di tanti altri pittori, resta – ancora oggi – un enigma, un mito. Un enigma che ancora non placa gli animi della ricerca e che comunque affascina con la potenza lirica della sua arte e quel nuovo, assoluto equilibrio tra uomo e natura di cui fu capace nelle sue opere. Per i 500 anni dalla morte di Giorgio Zorzi, o Giorgio da Castelfranco detto Giorgione (Castelfranco Veneto 1477/78 – Venezia 1510), che secondo le ricostruzioni più accreditate ricorreranno nel 2010, Castelfranco Veneto, città che oltre ad aver dato i natali al grande artista conserva uno dei suoi più importanti capolavori (la famosa Pala di Castelfranco) e uno dei pochissimi affreschi attribuiti al grande artista (Il Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche), mette in cantiere – insieme alla Provincia di Treviso e grazie allo straordinario impegno della Regione del Veneto e alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso – un progetto ambizioso e articolato: l’inaugurazione del Museo Casa Giorgione, presso quella che fu l’abitazione dell’artista, e una straordinaria esposizione, in programma tra dicembre 2009 e maggio 2010, curata da tre grandi studiosi del Maestro – Enrico Maria dal Pozzol, Antonio Paolucci e Lionello Puppi - organizzata da Villaggio Globale International. Proprio dal mistero e dall’alone di leggenda che circonda tuttora la figura di Giorgione, uomo e artista, prende le mosse la mostra allestita presso il nuovo Museo, che mirerà a delineare l’ambiente e i riferimenti culturali del pittore, tra la fine del Quattrocento e il primo decennio del Cinquecento, a focalizzare l’attenzione sulla sua attività giovanile e a suggerire un “sistema” attorno al quale si doveva muovere questo straordinario Maestro o che da lui stesso prese corso. In mostra dunque – accanto ai capolavori giovanili del Maestro di Castelfranco, eccezionalmente concessi, e ad alcune opere riferibili al primo periodo di attività, la cui paternità tuttavia ancora si dibatte – troveranno posto, in una straordinaria sinfonia che riconduce al fecondo ambiente veneziano di inizio Cinquecento, opere di Giovanni Bellini, Albrecht Dürer, Lorenzo Costa, Perugino, Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Vincenzo Catena, fino ai due “eccellenti suoi creati” Sebastiano del Piombo e Tiziano. I maggiori musei italiani ed esteri stanno dunque contribuendo a celebrare nella sua città natale questo geniale artista: dall’Ermitage di San Pietroburgo agli Uffizi di Firenze, dalla National Gallery di Londra alla Galleria Borghese e Palazzo Venezia a Roma, dal Louvre di Parigi alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Al centro delle tematiche espositive anche la non più amovibile Pala di Castelfranco – che potrà essere ammirata nel Duomo della città. La mostra sarà accompagnata da un convegno internazionale, per un confronto tra i principali studiosi in materia, ma nell’insieme il progetto celebrativo propone una serie di altre interessanti iniziative culturali che s’innestano su un già forte impegno della città di Castelfranco per l’allestimento del Museo dedicato a Giorgione e al suo tempo. Per una valorizzazione complessiva delle risorse storiche e artistiche del territorio provinciale sono stati quindi ipotizzati percorsi incrociati nella Marca Trevigiana: da un lato un itinerario strettamente collegato al Maestro, di cui ricorre il cinquecentenario, dall’altro un percorso tematico sulla pittura da tavola tra Quattro e Cinquecento nel Trevigiano.
Le celebrazioni per il quinto centenario della morte del Giorgione si apriranno la prossima primavera, a maggio 2009, con l’inaugurazione del nuovo Museo. Le manifestazioni commemorative avranno invece il loro momento apicale nella mostra in programma tra dicembre 2009 e maggio 2010.