L'ITALIA INDIFFERENTE AL PROCESSO PER CORRUZIONE DI BERLUSCONI
L’azienda di Berlusconi
corruppe l’avvocato Mills
(Pubblicato mercoledì 18 febbraio
[El Pais]
L’avvocato inglese David Mills è stato condannato ieri da un giudice di Milano a quattro anni di carcere per corruzione in atti giudiziari. I magistrati considerano provato che Mills sia stato corrotto dalla Fininvest, l’azienda di Silvio Berlusconi, che pagò 600.000 dollari (460.000 euro) per testimoniare il falso a favore dell’attuale primo ministro in due processi per corruzione celebrati contro Silvio Berlusconi. L’attuale primo ministro italiano era imputato come presunto corruttore di Mills nel processo, ma ha evitato di essere giudicato grazie al “lodo Alfano”, così chiamato dal nome dell’attuale ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha elaborato qualche mese fa, norma ad hoc che impedisce di processare le quattro più alte cariche della Repubblica italiana nel corso del loro mandato. Questa legge, già approvata dal Parlamento, è attualmente al vaglio della Corte Costituzionale. Il caso Mills ha originato uno scandalo politico in Gran Bretagna, finito con le dimissioni della moglie dell’avvocato, ministro della Cultura del Governo di Tony Blair. Paradossalmente, Mills è stato anche condannato a risarcire con 250.000 euro la parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cioè, Berlusconi. La sentenza getta un’ombra inquietante sui comportamenti giudiziari del Cavaliere. Secondo il tribunale i 600.000 dollari, pagati a Mills dalla Fininvest nel 1998, sono serviti a comprare la testimonianza favorevole dell’avvocato nei processi per corruzione alla Guardia di Finanza e nel caso “All Iberian”, con lo scopo di discolpare Berlusconi. “In un Paese normale”, ha affermato ieri Antonio di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, “il presidente del Consiglio avrebbe già rassegnato le dimissioni”. “Se c’è un corrotto, c’è anche un corruttore. Ma già si sa come vanno le cose in Italia”!