Nella foto, Luigi e Sissi Pisante,
due dei giovani manager a capo dell'azienda
Tenuta Coppadoro
Una gamma di vini dalla qualità senza compromessi: è la realtà di Tenuta Coppadoro, azienda nata nel 2001 e diretta oggi da giovani imprenditori, una decina di ragazzi decisi a sfidare questo mercato e a valorizzare un territorio riscoperto solo recentemente. Questa realtà infatti trae la sua forza dalla storia e dalla tradizione dei vigneti coltivati sulle colline di San Severo (Puglia). Nei tre vigneti di Contrada Ratino, Contrada Cotinone e Contrada Coppadoro, il sogno di grandi vini Tenuta Coppadoro è oggi dunque una realtà fatta di cifre: 125 ettari in piena produzione, oltre ai 50 ettari non ancora vitati che attendono un pieno impiego. La resa media per ettaro è circa 90 quintali per la linea classica e 60 per la linea Riserve. I terreni della contrada Coppadoro giacciono su un leggero declivio che circonda l’azienda. Quest’ultima ha compreso le grandi potenzialità dei vigneti di San Severo, e quindi la necessità di concentrarsi su un’azione che congiunga la valorizzazione della viticoltura autoctona, di tradizione secolare, con un costante rinnovamento tecnologico. Tutto ciò si rende visibile nel progetto della cantina dove nascono i prodotti firmati dall’azienda. L’edificio, progettato dall’architetto Ciro Matarante a partire dalle linee essenziali del marchio dell’azienda (fiore del cardo stilizzato), ha un’estensione di 10.000 metri quadri, e penetra nel terreno fino a 7,5 metri di profondità: una soluzione brillante, mirata a contenere l’impatto ambientale, ma anche ad ottenere una temperatura media costante di 13-14 gradi in ogni stagione dell’anno, con il 60-70% di umidità. Al piano terra di questa struttura antica e moderna al tempo stesso si svolgono tutte le attività di vinificazione, stoccaggio e imbottigliamento. Nel cuore della cantina, dove le condizioni climatiche e l’expertise degli enologi e dei tecnici fa la differenza, avviene l’invecchiamento in barrique e in bottiglia. Nel 2007 l’azienda decide di puntare di più sui vitigni autoctoni. Le prime uve tipiche sperimentate sono state quelle del Bombino utilizzate per la produzione del vino bianco Ratino. Si è appena conclusa la sperimentazione sul Pescorosso, prima composto da un blend di Nero di Troia e Aglianico, oggi composto da Aglianico al 100%. Restano inalterati Radicosa e Cotinone, due importanti vini rossi, connotati da una grande struttura e da un perfetto equilibrio, il primo vinificato esclusivamente con uve di Montepulciano, il secondo ottenuto dalla felice unione di Aglianico, Montepulciano e Cabernet-Sauvignon. Per completare la gamma, il Rosa di Salsola, un rosato fresco e delicato ottenuto da uve Montepulciano vinificate in bianco. Inoltre a fine febbraio l'azienda uscirà con tre nuovi vini. Un vermentino pugliese al 100%, un Nero di Troia 100% da affiancare al Pescorosso per valorizzare sempre di più il territorio, e un Cru bianco fatto con Vermentino – Sauvignon per dimostrare che anche il sud è in grado di produrre grandi vini bianchi. Tenuta Coppadoro firma anche un olio in grado di rinnovare ogni giorno sulle tavole di tutto il mondo la grande tradizione gastronomica della zona di San Severo. L’olio Spiavento della Tenuta Coppadoro nasce dalle olive dei tradizionali cultivar Peranzana ed Ogliarola, da sempre tipici di queste terre. Queste ultime vengono raccolte a mano e spremute con un sistema tecnologico capace di dar vita a un prodotto di assoluta eccellenza. Ad alimentare quelli che già si presentano come punti di forza dell’azienda, la collaborazione con il Prof. Riccardo Cotarella, enologo pluripremiato e di fama mondiale, e l'importanza attribuita al rapporto con l’ambiente e l’ecosistema: i vigneti vengono coltivati soltanto con concimi naturali ed è prevista l'installlazione di un sistema di smaltimento delle acque di lavorazione. Tale metodo, attualmente utilizzato all’interno di ospedali, consiste nella costruzione di due piramidi di vetro, sulle pareti delle quali, dall'interno, le acque di lavorazione vengono spruzzate e purificate grazie all’azione dell’energia termica ottenuta dai raggi solari. Interessante anche il proposito dell'azienda di ottenere nei prossimi anni energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso l’utilizzo di pannelli solari o biomasse rigorosamente nel rispetto del territorio.