VENETO


PER UNA VOLTA VISITIAMOLO “STRANO”:

 TOUR DELLE LEGGENDE E DEI MISTERI

Brevi storie, leggende, favole, curiosità, aneddoti scovati in archivi impolverati e nella memoria tramandata oralmente che, messi tutti insieme, raccontano la storia di una regione e della sua terra. Dalle leggende e dai misteri del Veneto nuovi occulti “Ghost Tours”.

a cura di leonella zupo


Dover proporre un’essenza del Veneto non è impresa facile. Non lo è perché questa terra è variegata e dalle mille sfaccettature, tutte costituite da grandi ricchezze ricevute in dono da una natura generosa e da una lunga storia di attività umane. Non lo è perché coniuga bellezze ambientali straordinarie e soluzioni turistiche d’avanguardia, vaste spiagge, montagne e laghi tra i più affascinanti e famosi d’Europa, tradizioni artigianali illustri ed esempi brillanti di talento imprenditoriale, cibi e vini di altissima qualità e tesori d’arte unici al mondo. La presenza di questa regione a Bit 2009 ha voluto proporre una sintesi di tutto questo, resa possibile grazie alla presenza – in un contesto di comunicazione coerente e armonioso – dell’intero “sistema Veneto”. Qui però vogliamo presentarne un aspetto un po’ diverso, fuori dai canoni, insomma un viaggio nel Veneto del fantastico, del tenebroso, del magico, passando attraverso una miriade di informazioni e curiosità forse troppo a lungo dimenticate. Percorsi da brivido lungo calli veneziane, acque tumultuose, montagne, città d’arte che sono stati teatro di eventi inspiegabili, fatti di sangue, tremende maledizioni, macabre vendette o apparizioni misteriose, che oggi si possono rivivere grazie a pacchetti turistici costruiti ad hoc. Un’angolatura insolita, dunque, che propone un modo nuovo di visitare questa regione, avvincente e suggestivo, giocato sul filo di una narrazione in cui spettri, demoni, fantasmi e creature mostruose prendono vita là dove il reale e l’immaginario s’intrecciano. Tra i personaggi dogi, guerrieri, filosofi, musicisti, scrittori, pittori… gli spiriti di alcuni di loro sembra continuino ad aleggiare su questo territorio ancora avvolto in una strana nebbia. Ecco allora che ci si può avventurare sulle orme di Bianca Da Camino che, per uno sguardo furtivo, fu murata viva per gelosia da una rivale in amore. 

Ancora oggi il suo spettro abiterebbe il Castello di Collalto a Susegana, in provincia di Treviso, dove pare sia solita fare le sue apparizioni in vesti bianche. O perché non andare alla ricerca di vecchi scheletri, non negli armadi, ma per Venezia, dove un vecchio campanaro per uno strano patto si ritrova con le sue vecchie e stanche ossa ogni notte ad uscire dal Museo di Storia Naturale per andare a suonare a mezzanotte i dodici rintocchi di San Marco... 

Visitando la Chiesa di San Giacomo a Vago, in provincia di Verona, ci si imbatte invece nella leggenda del muratore che sognò dove erano sepolte le ossa del Santo. La visione era corretta e lì dove indicato furono ritrovate le reliquie, l’uomo tentò di rubarle e per questo fu impiccato, ma il suo spirito vaga ancora senza pace intorno alla chiesa. Nel Vicentino, ai margini dell’Altopiano di Asiago, esiste ancora l’Altar Knotto, chiamato anche “El Scagno del Diavoeo”, dove si ritroverebbero forze demoniache misteriose e affascinanti che tenterebbero di rapire i viandanti. Altre creature mostruose cercherebbero invece di nascondersi lungo il Delta del Po: uomini rettili, di un culto antico, che da millenni prenderebbero vita tra i  canneti e le acque limacciose del Po. Secondo alcuni racconti, tramandati da vecchi pescatori, attaccherebbero l’uomo solo se costretti. Di altre morti misteriose dovrebbero avere paura gli uomini di potere, come delle forze maligne, che si narra abitino Ca’ Dario, a Venezia. Dal 1487, il Palazzo Maledetto portò sfortuna alla famiglia Barbaro e ai suoi discendenti che lì vissero, duecento anni dopo al mercante armeno Briggs che morì in miseria, al Conte Filippo Giordano delle Lanze che sempre lì fu assassinato dal suo amante, fino a Raul Gardini che da suo proprietario si tolse la vita con un colpo di pistola. Mille leggende, mille storie di battaglie, orrori, civiltà nascenti. A Monselice-Padova, infine, è ancora possibile vedere la roccia con l’incisione “Hic Egina huius montis domina/mutilari fecit Sarpedonem/proximi montis dominu”, che secondo una leggenda segnò la vittoria della Regina Egina e della civiltà contro la brutalità animalesca di Re Sarpedone. Insomma, se siete amanti del brivido, be’, il Veneto… vi aspetta!