DESERTO LIBICO: NEL CUORE DEL SILENZIO



Un viaggio in… “Paradiso”

 nella regione del Fezzan

Oggi la Libia costituisce una nuova meta emergente, forse l’ultima, del turismo nel Mediterraneo, grazie all’importanza dei siti archeologici sulla costa e alla magnificenza del suo deserto, nonché alla sicurezza e alla funzionalità del Paese.

Solo chi lo prova può testimoniare che un viaggio nel deserto regala una miriade di sensazioni ed emozioni come pochi altri ambienti sono in grado di offrire. Certo, forse all’idea di un viaggio di questo tipo si associa spesso un prezzo da pagare: per poter vivere un’entusiasmante e indimenticabile esperienza nel deserto ci sono infatti una serie di difficoltà logistiche, alcuni rischi e disagi connessi ad ogni viaggio-avventura, come la rinuncia ai più elementari comfort, tutti aspetti che limitano il numero dei potenziali fruitori. Ma da alcuni anni, in una delle regioni più interessanti e spettacolari del Sahara, il Fezzan libico, situato nell’estremo Sud-Ovest al confine con l’Algeria - dove la natura ha concentrato un insieme di peculiarità naturali e storiche forse uniche – probabilmente non tutti sanno che si trovano un albergo di standard europeo - unico in tutta la regione - situato di fronte al Museo di Germa e dotato di ogni comfort, e un campo tendato fisso (il primo di tutto il Sahara e finora l’unico della Libia degno di tale nome) ubicato nella regione dell’Auis, tra i picchi erosi del parco dell’Acacus e le dune di Uan Kaza, con una trentina di ampie tende a due posti dotate praticamente di ogni comfort (pavimento, mobili, luce elettrica, letti con materassi e piumoni, salottino esterno, bagno e doccia individuali con acqua calda, morning tea al risveglio, ristorante con frigo, telefono satellitare e tenda beduina per i falò serali), entrambi a gestione italiana, tali da poter rendere questo tratto di deserto davvero accessibile per chiunque, bambini e anziani compresi, senza dover subire troppi disagi e potendo dedicare tutto il tempo a disposizione per godere delle innumerevoli attrattive offerte dall’ambiente. Facendo base in queste due strutture è quindi possibile visitare, con escursioni giornaliere in fuoristrada, luoghi di notevole bellezza e interesse come il museo sahariano di Germa, i resti della città di Garama, la capitale dei bellicosi Garamanti, gli antichi signori del deserto citati da Erodoto e Sallustio, le testimonianze della penetrazione romana più meridionale in Africa, l’enorme distesa delle possenti dune dell’Erg di Ubari, che possono essere attraversate con saliscendi mozzafiato, i laghi della ramla dei Dauada nascosti tra le dune, una delle visioni di maggior suggestione che il Sahara possa offrire, con la loro incredibile ricchezza cromatica, le dune del piccolo Erg di Uan Kaza con le creste affilate e le tracce di antichi paleolaghi, e poi il Parco nazionale del  Tadrart Acacus, protetto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità per le sue peculiarità geologiche e storiche, con i suoi fiumi fossili, le piatte distese che spaziano all’infinito, le rocce dalle curiose e fantasiose erosioni, le dune policromatiche dalle creste sinuose e sensuali, le mirabili pitture preistoriche celate in grotte e ripari, le molteplici tracce dell’antica presenza umana nell’altipiano pietroso del Messak Settafet, quando otto-dieci mila anni fa il Sahara era ancora verde.  Il tutto ad oltre mille km da Tripoli, in pieno deserto. La presenza dell’albergo di Dar Germa e del campo tendato di Dar Auis hanno contribuito non poco in questi ultimi anni a far conoscere ad una schiera di turisti le meraviglie celate nel deserto del Fezzan libico, basandosi sulle due strutture capaci di offrire il massimo del comfort possibile in pieno deserto, con un itinerario – non a caso chiamato “Sahara per Tutti” – che in soli otto giorni da Milano/Roma, e a un prezzo ragionevole, consente di cogliere il meglio del deserto.

IL VIAGGIO

Un’entusiasmante traversata del deserto per ammirare le grandiose formazioni rocciose dell’Acacus, le spettacolari dune rosse dell’Erg di Murzuk, gli scenografici laghi tra le dune e, sulla costa, la bellissima Leptis Magna.

Siamo ancora in pieno inverno e l’idea di lasciare l’Italia - anzi la nebbiosa Lombardia - per raggiungere il mite continente africano, è sicuramente molto attraente, anche se il primo giorno di viaggio effettivamente è un po’ stancante, ma al termine del tour ne sarà valsa la pena. Si vola da Milano Malpensa a Tripoli con Libyan Airlines, e all’arrivo a Tripoli si ha anche qualche ora a disposizione per un breve giro orientativo della città. 

Al tramonto si torna in aeroporto, uno snack veloce prima della partenza per proseguire con un altro volo in direzione di Sebha (più o meno 1.000 km a Sud di Tripoli), dopodiché dall’aeroporto di Sebha si prosegue per strada asfaltata con un minibus per altri 250 km circa in direzione di Germa, dove si pernotta al Dar Germa, un Hotel di standard europeo.

 Il secondo giorno, lasciata la cittadina di Germa, si procede in fuoristrada ancora in direzione Sud. Si raggiungono le sponde degli antichi fiumi che tagliavano l’altopiano del Messak Setaffet (altopiano nero) e si visita il sito rupestre di Tiksatin, che presenta uno fra i più prestigiosi bassorilievi dell’epoca pastorale: uomini con maschere, scene della mungitura, mandrie e alcuni animali della gamma selvaggia su altri roccioni… Un pic-nic nel bel mezzo di questo splendido museo naturale per una volta significa forse non voler chiedere altro alla vita. Si prosegue poi sempre verso Sud, costeggiando la falesia nera del Messak e le splendide dune dell’Erg di Murzuk. Esperienza memorabile in tenda a igloo, in un campo mobile in mezzo alle fantastiche dune dorate. 

Tramonto con colori e sensazioni mozzafiato, non ci sono quasi parole per descriverlo. Seduta sulla cresta di una duna sento solo il rumore del vento che sibila e il battito del mio cuore, sono commossa. 

Erg di Murzuq, sabbia e dune alte fino a 300 metri per una distesa di oltre 35.000 km quadrati

Ceniamo con torce a pila e poi ci uniamo attorno al falò dei nostri autisti Tuareg, che ci deliziano col loro rito del tè: la prima tazza è amara come la morte, la seconda dura come la vita e la terza dolce come l’amore. Basta poco per stimolare questi “signori del deserto”, così in breve tempo ci ritroviamo tutti a cantare a squarciagola nel buio illuminato solo dal fuoco e da un romantico cielo stellato. Pernottiamo al campo, in tenda fa molto freddo, va detto, ma presto arriva l’alba e possiamo scaldarci al fuoco nuovamente acceso dai  Tuareg, che nel frattempo stanno cuocendo un pane profumatissimo sulle braci ardenti, sotto la sabbia. Si ritorna sull’altopiano del Messak, che occorre tagliare seguendo vecchie piste petrolifere in un ambiente molto austero. Dopo un passaggio obbligato si attraversa il Reg Taita e si procede verso l’Erg di Uan Kaza. Appaiono le propaggini dell’Acacus settentrionale, dove si raggiunge il campo fisso di Dar Auis, e dove pernottiamo. 


Dopo che l’acqua è scomparsa dalla superficie del Sahara, il vento è stato ed è tuttora il solo e unico artefice del modellamento e dell’erosione della morfologia del Tadrart Acacus. Incontriamo rocce sedimentarie intersecate da profondi uidian (fiumi), piccole dune caotiche intrecciate, rada vegetazione, pianure nerastre, pareti rocciose erose nelle forme più bizzarre, creste seghettate, torrioni isolati emergenti dalla sabbia. 

Alcuni ripari e cavità naturali sono stati evidentemente scelti da artisti preistorici, che hanno tramandato fino a noi pitture e incisioni attribuibili a varie fasi che illustrano i cambiamenti avvenuti nel corso di millenni. Qui si trascorre una giornata con percorsi in fuoristrada e passeggiate a piedi. Picnic a pranzo, cena e pernottamento al campo di Dar Auis. Il quinto giorno, raggiunto il paesino di Al Awaynat, si prosegue lungo la strada asfaltata fino a Germa. Cena e pernottamento al Dar Germa Hotel***. Il sesto giorno di viaggio si entra nell’Erg di Ubari, dove si scoprono improvvisamente una serie di laghi immacolati, circondati da vegetazione e palmeti. Mi fermerei, il Paradiso è qui! 

Questi luoghi una volta erano abitati dai Dauda, che per secoli vissero riparati in questo ambiente nutrendosi di datteri e di piccole larve che si riproducevano sulla superficie delle acque.  Le nostre tappe: Mandara e Umm-elMaa (la madre delle acque). La giornata vola, è tardi, si torna a Sebha. Cena e volo per Tripoli, trasferimento per il pernottamento al Corinthia Bab Africa Hotel*****L.    Buona Notte! 

L’indomani sulla costa est (115 km a est di Tripoli) visitiamo Leptis Magna: in origine emporio fenicio, divenne poi insediamento punico legato a Cartagine e quindi ricca città romana, che conobbe diverse fasi di sviluppo fino a quando alla fine del II secolo d.C. Settimio Severo volle la sua città natale grande e imponente: si tratta di uno dei luoghi archeologici più grandiosi dell’Africa romana. 

Nel corso delle visite guidate è possibile seguire il progressivo ampliamento dell’insediamento urbano, dal Foro Vecchio al quartire del Teatro e del Mercato, a quello delle Terme di Adriano, fino all’imponente complesso severiano con la Via colonnata che congiunge la città al porto, con le sue banchine d’attracco, i magazzini e il faro. A Sud-Est si trovano i grandiosi resti del complesso anfiteatro-circo, uno dei più significativi di tutto il mondo romano. 

Pranzo nei pressi degli scavi, poi rientro a Tripoli. Cena a base di pesce in ristorante tipico e pernottamento in albergo. E’ passata un’intera settimana, sembra davvero volata tante sono state le emozioni. Di prima mattina trasferimento all’aeroporto di Tripoli e rientro a Milano Malpensa, sempre con volo Libyan Airlines. 

Dar Sahara non commercializza direttamente in Italia i propri prodotti, ma solo attraverso una serie di primari Tour Operator. Gli operatori “Adenium – Soluzioni di Viaggio” (tel. 02 69 97 351, www.adeniumtravel.it), “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viaggilevi.it) e “Viaggi dell’Elefante” (tel. 06 60 51 30 00, www.viaggidellelefante.it), specialisti sulla Libia, che propongono un viaggio di otto giorni e che, facendo base all’albergo Dar Germa e al campo tendato di Dar Auis,  tocca i luoghi più salienti del Fezzan, oltre a dedicare mezza giornata di  visita alla capitale Tripoli ed una a Leptis Magna, l’opulenta città romana tra le più ampie e meglio conservate del Mediterraneo, in grado di competere per grandiosità con Roma. Voli di linea Libyan Airlines da Milano e Roma, trasferimenti ed escursioni in fuoristrada con guide di lingua italiana costano da 1.830 euro in pensione completa. Le partenze sono settimanali fino a fine aprile del 2009. Prolungando il viaggio di altri due giorni è anche possibile compiere la visita accurata della città fenicio-punica-romana di Sabrata, con il suo scenografico teatro in gran parte ricostruito. In tutti i casi, se deciderete di regalarvi questo magico viaggio, quando lascerete il deserto non congedatevi mai dal Tuareg, che vi ha accompagnato tutta la settimana lungo il tour nel deserto, dicendogli “addio”. Sicuramente lui risponderà al vostro saluto precisando che le persone si possono sempre incontrare di nuovo sul proprio cammino. Solo le montagne non s’incontrano mai… Parola di Principe del deserto