… VAL DI SUSA, NON SOLO TAV!!!

val di susa

APPUNTAMENTI DEL GUSTO

IN VALLE DI SUSA

OTTOBRE 2011

ARTE, ARTIGIANATO E SIOL- E PIENE 14ª edizione - RIVERA DI ALMESE

RIVERA DI ALMESE

Da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre. È la nuova associazione “Siole Pien-e” ad organizzare la manifestazione, nata per valorizzare una specifica tradizione gastronomica di Almese. Quanto mai ricco il programma della manifestazione, che presenta molte novità, a cominciare dalla durata prolungata, a cavallo fra i mesi di settembre e ottobre, e dalla collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltori e con la locale festa della birra. Si comincia giovedì 29 settembre alle 17 con l’apertura di una mostra al Ricetto di San Mauro. Alle 21 la serata inaugurale con una tavola rotonda presieduta da esperti del settore agroalimentare, culinario e medico sulle proprietà della cipolla, accompagnata dalla degustazione a cura della Confederazione Italiana degli Agricoltori e dall’esibizione del coro “Riparia” di Almese. Venerdì 30 settembre alle 17 l’inaugurazione della mostra di Luca Germena nell’ex palazzo municipale. Alle 21 concerto della filarmonica di Rivera diretta dal maestro Giorgio Bunino. Sono, invece, organizzati per sabato 1° ottobre i concorsi “Siole pien-e” (“cipolle ripiene”) e “torte di mele”. Alle 14 passeggiata musicale con distribuzione di sonetti. In serata, il palatenda ospita un appuntamento gastronomico e un concerto a cura di “Bierfest 2007”. La sagra vera e propria si svolge domenica 2 ottobre. Alle 8.30 la Fidas di Almese organizza una donazione straordinaria di sangue presso l’emoteca mobile in Piazza della Chiesa. Alle 9 apertura della manifestazione con mercato di prodotti tipici del territorio piemontese a cura dell’associazione “Mercati e fiere”. A seguire, nella palestra della scuola primaria apertura della mostra micologica didattica a cura dell’Associazione Micologica Piemontese. Alle 10.30 messa e processione. Le iniziative proseguono nel pomeriggio, alle 14.30, con l’esibizione di scultori di legno e pietra e pittori su ceramica (palatenda). Alla stessa ora, in piazza della Chiesa si tengono giochi per bambini organizzati dall’oratorio di Rivera. Alle 15, visita guidata al borgo medievale di San Mauro. Alle 15.30 nel salone parrocchiale ha inizio la degustazione da parte del pubblico delle “siole pien-e” e delle“bignette cui pum” (frittelle di mele) accompagnate dal vino locale. In serata, concerto dei giovani della società filarmonica “Rivera” e della “giovane orchestra” dell’Istituto Comprensivo di Almese, e spettacolo teatrale “I Saltimbanki”. Alle 22 il palatenda ospita la premiazione dei concorsi gastronomici e la consegna di una targa a un artigiano della Valmessa che si sia distinto per l’attività svolta.

Cosa vedere nei dintorni: ad Almese, villa romana, torre e ricetto di San Mauro. A Caselette, Villa romana.

Dove dormire e/o mangiare: ad Avigliana, Ostello del Conte Rosso, Piazza del Conte Rosso, tel. 347/9313177.

FIERA FRANCA 517ª edizione – OULX

OULX

Sabato 1 e domenica 2 ottobre. Tre le sagre che colorano i comuni valsusini nelle varie stagioni dell’anno, la Fiera Franca di Oulx è quella che vanta l’origine più antica. Nel 1494, per le strade della località altovalsusina transitarono gli eserciti di Carlo VIII diretti alla conquista del regno di Napoli. Le schiere di re Carlo imposero sacrifici enormi alla popolazione, come già era avvenuto nel 1453 al passaggio delle truppe di Renato d'Angiò. Per compensare la comunità dai danni subiti, il sovrano permise all'abitato di Oulx di tenere, ogni anno una fiera franca, libera cioè dalle tasse foranee. Nel corso del tempo la manifestazione è diventata l’occasione per promuovere e valorizzare le produzioni tipiche e tradizionali del territorio; protagonisti sono produttori agricoli, allevatori, antichi mestieri e artigiani artisti, scuole di intaglio e associazioni culturali. Sabato inizia alle 10 con l’inaugurazione dell’IISS “Des Ambrois” a cura della Provincia di Torino. Alle 14.30 nel parco giochi comunale Odiard des Ambrois, giochi tradizionali e animazione per grandi e piccini. Concerto all’aperto. Alle 21, sempre nel parco giochi, concerto e ballo con musiche occitane. Si prosegue la domenica dalle 7 alle 10 con “Rudun e cioche” (“campanacci e campane”): i capi bovini, equini e ovi-caprini attraversano le vie di Oulx per raggiungere l’area della fiera. Alle 9 in regione Sotto la rocca si entra nel vivo con l’apertura degli stand di espositori e produttori della fiera, inaugurata alle 10.30. Alle 12 si svolge la premiazione della rassegna bovina. A seguire, pranzo rustico presso il padiglione. Alle 15, concerto all’aperto e alle 16.30 musiche e danze occitane. Per tutta la giornata animazione con gruppi tradizionali e folkloristici, artisti di teatro di strada (giocolieri, trampolieri, suonatori, trucca bimbi).

Cosa vedere nei dintorni: a Oulx, chiesa di San Gregorio Magno a Savoulx, torre delfinale. A Salbertrand, Parco naturale del Gran Bosco, ecomuseo “Colombano Romean”, chiesa di San Giovanni Battista, cappella di Oulme. A Exilles, forte.

Dove dormire e/o mangiare: a Salbertrand, Il Gigante e la Gallina, frazione Deveys 1, tel.

347/5078884.

ANTICHI SAPORI. POLENTA E DINTORNI – BUSSOLENO

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Domenica 2 ottobre. L’evento si svolge nelle vie del centro storico e raggruppa espositori

enogastronomici e non solo, oltre a includere l’imperdibile appuntamento con la polentata; inoltre, nel pomeriggio il gioco del barro ricorda le tradizioni popolari della località. Dalle 8.30 in via Walter Fontan e Lungo Dora Gastaldi sono allestiti un mercatino dell’usato e padiglioni enogastronomici. Dalle ore 12.30 e per tutto il pomeriggio l’appuntamento è con la degustazione della polenta accompagnata da vari contorni. Alle 15.30, sfilata del Borgo Antico con esibizione del gioco del barro. La manifestazione è a cura della Pro Loco Bussoleno, dell’associazione Borgo Antico e delle altre associazioni del paese.

Cosa vedere nei dintorni: a Bussoleno, museo Feralp, riserva dell’Orrido di Foresto. A Chianocco, riserva dell’Orrido. A Susa, museo diocesano di arte sacra, aree archeologiche e castello della contessa Adelaide, cattedrale di San Giusto.

Dove dormire e/o mangiare: a Chianocco, b&b Emil, S.S. 25 Moncenisio km 43 101, tel.

338/3609798. A Susa, b&b Richi, Via Conte San Sebastiano 18 , 0122/31515; I Chiostri, Piazza San Francesco 3, tel. 0122/622548; Hotel Napoleon, Via Mazzini 44, tel. 0122/622855; Hotel Susa e Stazione, Corso Stati Uniti 4/6, tel. 0122/622226; ristorante Le Masche, Via Giaglione 3, tel. 0122/653902; Osteria della Marchesa, Via Montenero 4, tel. 0122/32803.

FIERA DELLA TOMA 22ª edizione – CONDOVE

CONDOVE

Sabato 8 e domenica 9 ottobre. La fiera ha assunto nel corso degli anni un ruolo centrale e un rilevante significato simbolico poiché fissa l’attenzione non solo sul mondo dei prodotti caseari locali e sul principio di qualità ma anche sulla necessità irrinunciabile di conservare e valorizzare il patrimonio culturale, economico e sociale rappresentato dall’agricoltura e dall’allevamento. Sulla montagna condovese sono presenti numerose aziende agricole zootecniche stabili e sono una trentina i malgari che vi alpeggiano. Inoltre, in località “Tomba di Matolda”, presso il Collombardo, ha sede un alpeggio di proprietà comunale. L’apertura della fiera e del mercatino dell’usato è fissata per le 9 di sabato 8 ottobre, mentre dalle 10 è possibile visitare le mostre allestite nella chiesa di San Rocco e nella scuola primaria “Bertacchi”. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, animazione e musica sul palco centrale. Alle 21 il salone parrocchiale ospita le rassegna di teatro dialettale “Fervaje ‘d bonimor”. Domenica 9 alle 9 riaprono la fiera e il mercatino dell’usato. Alle 10 in Piazza Martiri della Libertà apertura del concorso della toma con degustazioni e votazioni presso lo stand della Coldiretti. In Piazza Bugnone, apertura de “’l Cantun d’la Patata ‘d Moce”: antichi mestieri e musica tradizionale. Parte, invece, da Piazza Martiri alle 10 e alle 14.30 la navetta gratuita per la visita alle cascine, nell’ambito dell’iniziativa “Cascine aperte”. Alle 13, nell’area del mercato coperto in Piazza I Maggio, pranzo rustico. Dalle 15.30 sul palco centrale intrattenimenti per tutti con animazione, musica e danza. Infine, alle 18 saluto delle autorità e premiazione dei concorsi.

Cosa vedere nei dintorni: a Condove, museo etnografico “Gente di Montagna”, cappella della Rocca, castello del Conte Verde e chiesa di San Rocco. A Chiusa di San Michele, le chiuse e la cappella di San Giuseppe.

Dove dormire e/o mangiare: a Caprie, b&b L’antico Borgo, Via Coppo 28, tel. 320/4224056; b&b Pera Rionda, Via Pietra Rotonda 49, tel. 011/9644459; La Sosta Climb Café, Via Sacra di San Michele 3, tel. 011/19887110.

GIORNATA DELLA TRANSUMANZA 1ª edizione NOVALESA

NOVALESA

Sabato 8 e domenica 9 ottobre. Promossa dal Comune, è un’iniziativa dedicata al mestiere del pastore e intende puntare l’attenzione sul legame che la comunità novalicense ha da sempre con la montagna e gli impervi versanti che la proteggono. Domenica, dalle 9 alle 18, nei vicoli e nelle piazzette si può assistere alla lavorazione della lana in tutto il suo ciclo, a una dimostrazione della costruzione di campane e campanacci, alla produzione di formaggi locali. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, i malgari della zona scendono dai monti con il loro bestiame e attraversano il paese risalendo lungo via Susa e via Maestra per poi ridiscendere in via Cenischia: tra gli altri, vi sono un gregge di oltre 3000 pecore (tra i più numerosi d’Italia) e una mandria di dimensioni non trascurabili. Contestualmente è stato indetto il concorso fotografico “Vita d’Alpeggio”. Le fotografie partecipanti, valutate da un’apposita giuria, sono esposte durante la giornata. La sera precedente, sabato 8, a partire dalle 21 nel salone polivalente sito in via Ghetto sono proiettati filmati e diapositive della giornalista Marzia Verona, esperta in monticazione e vita d’alpeggio.

Cosa vedere nei dintorni: a Novalesa, abbazia dei S.S. Pietro e Andrea e museo archeologico, chiesa parrocchiale di Santo Stefano, museo di Arte Religiosa Alpina, museo etnografico “Vita montana in Val Cenischia”. A Moncenisio, ecomuseo delle Terre di Confine.

Dove dormire e/o mangiare: a Novalesa, b&b La Ressia, via Susa 12 bis, tel. 0122/653116. A Moncenisio, polenteria La Ramasse, via Trieste 15, tel. 333/2469981, punto di ristoro Circolo 1880, via Trento 9, tel. 334/3365970.

SAGRA VALSUSINA DEL MARRONE 50ª edizione - VILLAR FOCCHIARDO

VILLAR FINOCCHIARDO

Sabato 15 e domenica 16 ottobre. È la più antica sagra d’Italia dedicata al marrone, che conferma ancora una volta la simbiosi tra il paese e i rigogliosi castagneti che lo circondano. L’organizzazione spetta alla Pro Loco e al Comune, con la collaborazione delle associazioni locali e della Coldiretti. In occasione della sagra, i castanicoltori si contendono la palma di miglior produttore, assegnata a colui che, presentando i propri cinquanta frutti di maggior pezzatura, fa registrare il peso maggiore. Alquanto prestigioso è il “Marrone d’Oro”, che ogni anno viene conferito dalla ditta Cavargna, la più antica famiglia di raccoglitori all’ingrosso di castagne in Valle, al castanicoltore che più si è distinto nella cura e nella valorizzazione del marrone: una sorta di premio alla carriera. Altro concorso legato alla manifestazione è quello delle composizioni, che premia chi esprime maggior fantasia e abilità nell’impiegare i marroni per creare personaggi e ambientazioni. Ma a registrare un vero e proprio bagno di folla durante la sagra è la distribuzione delle caldarroste, le cosiddette “brusatà”: ogni anno oltre 50.000 visitatori scelgono Villar Focchiardo per assaggiare i prelibati marroni abbrustoliti, e i “brusatairo” - i personaggi in costume tradizionale addetti alla cottura delle caldarroste nelle apposite padelle bucate a contatto diretto con il fuoco – ne distribuiscono oltre venti quintali. A guidarli le due figure chiave della festa che si rifanno a una secolare tradizione paesana: “Perù e Gepa”, ovvero “lo Desbatur” e “la Rapoloira”, colui che con lunghe pertiche batteva i ricci sugli alberi per far cadere le castagne e colei che le raccoglieva. A contorno della sagra sono previsti la degustazione di piatti a base di marroni (una qualità di castagna, tondeggiante e liscia, particolarmente adatta alla trasformazione in marron glacé) e altre specialità gastronomiche della Valle di Susa, mostre fotografiche e di pittura, convegni sulla castanicoltura e l’iniziativa “castagneti aperti”, attiva dal 2001. Grazie ad essa, i visitatori possono usufruire di un servizio navetta che consente di raggiungere i castagneti e di conoscere i produttori, che spiegano loro i segreti della coltura. Il marrone della Valle di Susa, coltivato qui fin dal 1200, è stato inserito nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino e nel 2007 ha ricevuto la certificazione Igp.

Cosa vedere nei dintorni: a Villar Focchiardo, certose di Montebenedetto e Banda, Parco naturale Orsiera Rocciavrè.

Dove dormire e/o mangiare: a Sant’Antonino di Susa, agriturismo Il Sentiero dei Franchi, Borgata Cresto 16, tel. 011/9631747.

FESTA DEL MARRONE 23ª edizione - SAN GIORIO DI SUSA

S. GIORGIO DI SUSA - festa_marrone

Da giovedì 20 a domenica 23 ottobre. Il marrone Igp è il protagonista dell'appuntamento principale dell'autunno sangioriese nella centrale piazza Arnaldo Micellone. La manifestazione, voluta dalla locale Pro Loco, si è svolta per la prima volta in forma ufficiale nel 1989, vale a dire lo stesso anno della fondazione dell'associazione turistica. Ma la vocazione alla coltivazione delle castagne risale addirittura al 1200, e tra i tanti castagneti si ricorda il mitologico “castagneretum di Templeris”, appartenente all’ordine dei Templari, situato tra i Comuni di Villarfocchiardo e San Giorio di Susa ove, ancora oggi, vi sono le più antiche ceppaie. La festa del marrone si svolge con il duplice scopo di valorizzare la castagna di varietà Marrone e di offrire uno spazio espositivo ai prodotti agricoli e artigianali della zona. In occasione della sagra, i produttori del paese e dei centri limitrofi si cimentano nella gara del peso dei 50 marroni di pezzatura migliore per stabilire il miglior produttore dell'anno. Inoltre, è indetto un concorso mirante a qualificare il marrone anche nella gastronomia: la castagna diventa l'ingrediente principale in una speciale gara di dolci, in cui sono premiati il gusto e la composizione. Inoltre, è organizzato un concorso per le migliori confezioni a tema autunnale, in cui la parte del leone la fanno gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria sangioriesi. L'elemento clou della manifestazione rimane però la distribuzione delle brusatà, le caldarroste della Valle di Susa. La fiera, cresciuta negli anni, occupa spazi sempre più ampi all’interno del paese, con la piazza centrale che rimane riservata all’enogastronomia locale con i banchetti dei produttori che aderiscono al progetto “Prodotti della Valle di Susa”. Durante la Festa del Marrone non mancano poi mostre, spettacoli, dimostrazioni di antichi mestieri, serate danzanti e il pranzo a base di prodotti del territorio.

Cosa vedere nei dintorni: a San Giorio di Susa, cappella di San Lorenzo. A Villar Focchiardo, certose di Montebenedetto e Banda, Parco naturale Orsiera Rocciavrè.

Dove dormire e/o mangiare: a San Giorio di Susa, b&b Baita Evelina, Località Pian Vernetto 1, tel. 0122/640396. A Sant’Antonino di Susa, agriturismo Il Sentiero dei Franchi, Borgata Cresto 16, tel. 011/9631747.