RITORNA MIWINE




E MILANO DIVENTA CAPITALE DEL VINO

In programma dal 12 al 14 giugno la seconda edizione di MIWINE, esposizione professionale del vino e dei distillati, organizzata da Fiera Milano al nuovo polo espositivo di Rho-Pero.

a cura di Leonella Zupo

MiWine è un evento – organizzato da SIFA, società interamente controllata da Fiera Milano – con un obiettivo dichiarato: quello di portare i vini italiani a contatto con i mercati internazionali e, contemporaneamente, permettere a buyer e produttori nazionali di conoscere meglio i mercati, i prodotti e l'offerta estera. Non a caso, la filosofia che ha fatto nascere due anni fa questa manifestazione biennale si basa proprio sul coinvolgimento dei produttori vitivinicoli e di tutti i soggetti che partecipano alla filiera della distribuzione e della comunicazione del buon bere, come distributori, ristoratori, gestori di bar ed enoteche, ma anche buyer, opinion leader e stampa. L’edizione 2006 è stata preceduta da numerosi appuntamenti promozionali, organizzati in Italia e all’estero, nell’ambito di fiere e di altri eventi strategici. Il Salone si va quindi certamente imponendo come un canale per il rilancio del settore a livello internazionale e vanta, tra le altre, la collaborazione della Regione Lombardia, dell’ICE e della Camera di Commercio di Milano. Lo hanno testimoniato anche le parole di Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia: «Un appuntamento caratterizzato da proposte di altissima qualità». «Ma a tal proposito – ha sottolineato la Beccalossi - non dimentichiamo mai che tutto il vino lombardo è prodotto attraverso il rispetto di severi disciplinari basati su regole chiare e precise, per un percorso che parte dalla vigna e arriva alla bottiglia. Il 100% della viticoltura della nostra regione è situata in zone a Denominazione d'Origine e l'80% delle bottiglie di vino sono Doc o Docg». Alla presentazione di MiWine, svoltasi il 4 maggio presso l’auditorium Giorgio Gaber al Palazzo della Regione Lombardia, forse meglio conosciuto come Pirellone, è intervenuto anche l'assessore regionale all'Industria e Piccola e Media Impresa, Massimo Corsaro, che ha dichiarato: «Sono d'accordo nel ritenere manifestazioni di settore come MiWine un effettivo strumento di marketing finalizzato all'espansione nei nuovi mercati anche per le società di piccole e medie dimensioni. Milano, per sua vocazione naturale, ha tutti i requisiti per essere un punto di riferimento forte e costante anche nel business del vino». Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato di Fiera Milano Spa, ha spiegato così il significato e l'importanza della manifestazione: «Milano è sinonimo di mercato e nei nostri padiglioni si fa business. MiWine intende offrire agli operatori professionali l'atmosfera ideale dove l'offerta del vino si incontra con la domanda, in un clima studiato appositamente per concludere affari. D'altra parte – ha aggiunto Ferrari - tutte le manifestazioni che si sono tenute nei padiglioni del nostro quartiere, il più moderno d'Europa, hanno riportato un incremento di visitatori professionali con conseguente successo delle trattative».

Secondo una stima dell'Istituto Commercio Estero, in Italia, che si conferma il primo Paese esportatore per quantità, con una media di circa 18 milioni di ettolitri l'anno, su 800.000 aziende produttrici, sono solo circa 7.500 quelle che esportano. In considerazione di questo dato e del fatto che la produzione annuale di vino italiana è mediamente di 51 milioni di ettolitri, la cui quota destinata all'esportazione ammonta a circa il 33%, appare probabile che l'export sia detenuto dalle società più grandi.

Tra le iniziative di questa edizione, in ordine temporale, MiWine Bar Tour, un corso itinerante sul vino partito l'8 maggio e rivolto ai responsabili di bar, wine bar, locali serali e notturni. Il progetto ha previsto 18 tappe in tutt'Italia, in seguito alle quali i cento locali con la migliore proposta di vini saranno presenti alla finale durante MiWine. Incontro di prestigio il 12 giugno alle ore 11.30, organizzato in collaborazione con la testata Civiltà del Bere, dedicato agli enologi, dal titolo La Grande Milano incontra i Grandi Artisti del Vino. Porta invece la firma di Bargiornale l'area Spirits World: Old & Young, dedicata al mondo dei distillati. Qui gli operatori, i gestori di ristoranti, bar e alberghi, durante MiWine, potranno degustare il meglio della produzione di distillati, proposti nelle due versioni: old (invecchiati) e young (da miscelazione). La Piazza del Vino Europeo allestita dal magazine Artù, con una parte dedicata a I colori del vino di Ottavio Missoni, selezionerà le migliori produzioni vinicole europee con degustazioni guidate. Durante la tre giorni è in programma anche la presentazione di uno studio su I consumi di vino di qualità a Milano - tendenze e prospettive di un mercato internazionale, realizzato dall'Osservatorio sul Marketing del Vino della SDA Bocconi. Ezio Rivella, presidente di SIFA SPA, ha osservato che «Il settore necessita di spinte all’esportazione, soprattutto nel caso in cui le aziende produttrici sono di media o piccola dimensione. Queste aziende, che in Italia rappresentano la maggior parte dei produttori di settore – ha proseguito Rivella – non sono in grado da sole di acquisire il know how e di inivestire le risorse necessarie alla ricerca di canali distributivi che siano all’altezza del proprio prodotto. Questa mancanza rischia, alla lunga, di penalizzare prodotti di ottima qualità, magari lontani dai grandi centri distributivi e dai mercati più interessanti. Penso alle piccole aziende vitivinicole del Nord, ma anche a quelle del Sud Italia o delle isole. MiWine rappresenta una grande occasione, soprattutto per queste piccole e preziose realtà produttive». Dulcis in fundo, al termine della conferenza stampa, Viviana Beccalossi ha rivolto anche un brindisi di ringraziamento a Carlo Azeglio Ciampi: un brindisi particolare, caratterizzato dalla presenza del "Vino del Presidente". Tre anni fa infatti, in occasione della sua visita in Valtellina, il presidente della Repubblica, durante una colazione di lavoro, rivolse un elogio particolare e di grande apprezzamento verso un Moscato Rosa, fino ad allora sperimentale e oggi a produzione limitatissima, realizzato con l'uva dei vigneti Triacca a Bianzone (Sondrio). «Da lì – ha ricordato la Beccalossi - è nata l'idea di ribattezzare quel vino come 'Il Vino del Presidente'. Un'idea piaciuta moltissimo a Ciampi e a sua moglie, signora Franca. Dall'ipotesi alla realtà il passo è stato brevissimo al punto che, otto mesi più tardi, in occasione di una sua nuova visita istituzionale a Sesto San Giovanni, ebbi l'onore di consegnargli la prima bottiglia etichettata di quel Moscato con la scritta Vino del presidente». In un mondo in cui tutti dicono qualcosa, il rischio è quello dell’ovvietà, di ricorrere a modalità e mezzi per comunicare scontati. Occorrono idee nuove e originali, proposte efficaci. MiWine sembra averne più di una. Che, siamo certi, funzionerà. Del resto, parafrasando una nota frase di Vàzquez Montalbàn, ... non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da bere, ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per bere.