Sole, mare e .......sale!



Non solo Terme, però. Il complesso museale delle Saline di Sicciole rappresenta un’opportunità fuori dagli schemi per poter godere dell’aria di mare, piena di fragranze del sale, e della vegetazione mediterranea.

a cura di Leonella Zupo

Città sempre più congestionate e invivibili, inquinamento e stress. L’armonia tra l’uomo e la natura è il bene più prezioso: per fortuna esistono ancora luoghi in cui è possibile dimenticare le preoccupazioni quotidiane e rilassarsi. Alle Saline di Sicciole in Slovenia, per esempio, i visitatori possono godere appieno il profumo naturale del sale e vivere una originale esperienza accompagnati da guide specializzate del parco. Già agli inizi di questo secolo la pur breve fascia costiera dell'Istria slovena, lunga soltanto 46 km, era disseminata di saline. Le piu importanti si trovavano nella zona di Pirano, di cui oggi rimangono solo quelle minuscole di Strugnano e quelle molto più ampie di Sicciole (ca. 850 ha), alla foce del fiume Dragogna. Naturalmente, nel corso dei secoli, si sono avvicendate epoche di fioritura e di regresso, collegate ai mutamenti politici e sociali e al cambiamento dei governanti: la Repubblica di Venezia, gli imperi francese e austriaco, lo Stato italiano, la Jugoslavia e infine lo Stato sloveno. L'estensione e lo sviluppo tecnologico delle saline sono stati contraddistinti da alcuni momenti fondamentali, l'ultimo certamente alla fine degli Anni '60, quando nella parte meridionale delle saline di Sicciole, chiamata Fontanigge, è stata interrotta la produzione. L'area abbandonata è stata trasformata dalla natura in diversi biotopi, piu o meno salati, che si intrecciano e si integrano in un ecosistema unitario. E proprio lungo il canale Giassi, nella zona delle saline abbandonate di Fontanigge, negli ultimi dieci anni è sorto un complesso museale costituito da due case di salinai, con i rispettivi fondi saliferi, e dal canale Giassi, un tempo navigabile, il canale principale da cui affluisce l'acqua di mare. In una delle case è stata collocata una collezione che illustra l'antica attività dei salinai, mentre nell'altra ci sono i depositi per il sale, due stanze e una cucina dall'arredo molto semplice, che servono sia agli operai che lavorano saltuariamente sui fondi del museo sia ad attività pedagogiche e di ricerca. Il fondo salifero è costituito da diversi bacini di svaporazione e da altri di cristallizzazione, in cui d'estate viene raccolto il sale.
L'intera area delle saline di Sicciole e della penisola di Sezza, per via del suo ricchissimo patrimonio naturale e culturale, è stata proclamata Parco naturale nel 1989 con decreto del Comune di Pirano, che ha voluto in tal modo conservare le saline come tipico elemento morfologico del paesaggio culturale della costa slovena dell'Istria. All'interno del parco la zona delle saline è stata poi ulteriormente protetta e dichiarata monumento etnografico e tecnico, vista la ricchezza del suo patrimonio architettonico, tecnico, tecnologico, etnografico e linguistico. Quattro aree minori - Ob rudniku (Alla miniera), Strojbe (Stroiba), Stare soline (Saline vecchie) e Curto-Picchetto - sono state proclamate riserve naturali per tutelarne le peculiarità naturalistiche e conservare il complesso e delicato ecosistema. Nell'ambito dell'UNESCO, nel febbraio del 1971, è stata accolta la Convenzione Internazionale di Ramsar (dal nome della città iraniana), che definisce le zone umide di rilevanza internazionale, soprattutto come habitat dell'avifauna. Questa convenzione sulla tutela e sull’utilizzo acurato delle acque interne, sottoscritta sinora da oltre 100 Paesi, ha lo scopo di impedire la distruzione delle zone umide.
BOX
Per accedere alle saline di Sicciole via terra è neccesario un documento di identità, perché occorre necessariamente superare il confine di Stato al valico di Sicciole. Subito dopo girare a destra e procedere per il viottolo che, lungo i fondi abbandonati delle saline, porta al Museo. L’accesso al parco è possibile anche via mare, un sistema sicuramente molto meno invasivo e di disturbo per la flora e la fauna delle saline. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio del Turismo di Pirano o nelle hall degli alberghi. Il Museo è aperto da aprile a novembre, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Nei mesi di luglio e agosto dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Negli altri periodi dell'anno il Museo rimane chiuso, anche se le visite di gruppi di oltre dieci persone sono possibili previo accordo telefonico direttamente con il Museo del Mare.
INFORMAZIONI
Per informazioni e spiegazioni ci si può rivolgere direttamente al Parco naturale delle saline di Sicciole: Soline pridelava soli d.o.o., Seca 115, 6320 Portoroz, Slovenia. Tel. + 386 (05) 6721330 - e-mail: kpss@mobitel.si, oppure in Italia all’Ente del Turismo Sloveno, Galleria Buenos Aires, 1 – 20124 Milano – Tel. 02 295 111 87 – Fax: 02 295 140 71 – e-mail: info@slovenia-tourism.it – www.slovenia.info. Direttore Italia: Gorazd Skrt.