Tipicità 2006



La più completa

rassegna delle Marche

Il festival dei prodotti tipici delle Marche, tenutosi a Fermo in località Campiglione dal 12 al 14 marzo, ha celebrato quest’anno il suo tredicesimo compleanno. Nata allo scopo di promuovere le produzioni enogastronomiche tipiche della regione, la manifestazione è da sempre destinata agli operatori del settore, alla stampa, ai funzionari pubblici nonché a quanti – a vario titolo – sono interessati al fenomeno enogastronomico. Con sempre maggior vigore, anche questa edizione ha proposto ai visitatori una completa panoramica delle specialità tipiche marchigiane: vini, olio extravergine d’oliva, salumi, formaggi, legumi e cereali biologici, dolci tradizionali, frutta e ortaggi, pasta, miele, conserve artigianali e distillati. La tre giorni di invitanti degustazioni, abbinamenti cibo-vino e appetitosi eventi si è svolta all’interno di un padiglione espositivo di 5.000 mq nell’area Sadam, con un ricchissimo cartellone di iniziative collaterali: banchi d’assaggio di vini e olio extravergine, degustazioni guidate di piatti e prodotti tipici, eventi gestiti da professionisti del settore (sommelier, pasticceri, gelatieri, cuochi, pizzaioli e panificatori), una densa agenda di convegni e tavole rotonde su tematiche riguardanti il settore agro-alimentare, nonché talk-show con volti noti legati al mondo dell’enogastronomia. E un incontro tra vini verdi d’Europa, Signori in Verde, con degustazioni incrociate in cui sono stati messi a confronto tre vini verdi europei, e il Verdicchio si è misurato con il Verdejo spagnolo e lo sloveno Zelèn. La giornata di sabato è stata dedicata a Finalmente Docg, degustazione di Cònero e Vernaccia di Serrapetrona, mentre nella giornata di domenica Secondi a nessuno ha visto la degustazione di Colli pesaresi, Bianchello del Metauro, Rosso Piceno, Esino, Colli maceratesi, Lacrima di Morro d’Alba, Falerio e Offida. Nell’ultima giornata, per la sezione Uniti nelle diversità, si è svolta una degustazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, naturalmente in abbinamento ai prodotti tipici. Hanno completato il programma una serie di iniziative collaterali organizzate in collaborazione con le associazioni di categoria, un intenso programma congressuale, un educational tour per la stampa turistica ed enogastronomica e il premio Autori di Marca, assegnato a realtà del settore che si sono distinte per aver contribuito a qualificare l’immagine delle Marche.

L'enogastronomia marchigiana costituisce sicuramente un forte elemento di attrazione, capace di produrre positivi riflessi anche sul turismo. Esplorando la nuova frontiera di un movimento turistico attento ai valori della cultura del territorio, la concomitante Tipicità Marche TUR, Salone del turismo enogastronomico marchigiano - giunta alla sua quarta edizione - ha chiuso il cerchio su un sistema integrato di filiera, che ha visto le più significative produzioni tipiche della regione a fianco di prodotti turistici appositamente concepiti.

Questa splendida regione dispone infatti di un autentico scrigno ricolmo di tesori storico-artistici, naturalistici e paesaggistici: dal Palazzo Ducale di Urbino alle grotte di Frasassi, dai luoghi leopardiani di Recanati alla bella piazza del Popolo di Ascoli Piceno, per arrivare alle cisterne romane di Fermo, senza dimenticare la splendida riviera del Cònero e il Parco nazionale dei Monti Sibillini. Tipicità Marche TUR, che ha proposto il meglio dell'offerta turistico-enogastronomica regionale, ha consentito dunque ad operatori pubblici e privati di presentare proposte turistiche studiate per vivere il territorio marchigiano all'insegna del gusto e del rispetto ambientale.

La particolare struttura della rassegna, caratterizzata da una formula multitarget, ha rivolto grande attenzione al consumatore finale, invitato a percorrere uno stimolante itinerario tra i buoni sapori marchigiani. Un’ala del padiglione espositivo, infatti, ha ospitato il Mercatino, mostra mercato posta in un’area riservata alla vendita diretta dal produttore al consumatore, in cui i visitatori hanno potuto degustare e acquistare le pregiate e rare specialità di nicchia, tipiche di questa splendida regione: olive ascolane, formaggio di fossa, ciauscolo, maccheroncini di Campofilone, lonza di fico, vino cotto e molto altro ancora.

Secondo una tradizione ormai consolidata, la manifestazione ha previsto anche una serie di incontri con l’enogastronomia di un territorio italiano e di un Paese straniero: quest’anno è stata la volta del Veneto, rappresentato dalla Strada del Riso Vialone Nano Veronese Igp, e della Slovenia, ospite nelle Marche per festeggiare il suo ingresso nella U.E.

a cura di Leonella Zupo