SOCOTRA, L’ISOLA DELL’ADENIUM
Conoscete l’adenium obesum? Non si tratta, come potrebbe sembrare dal nome, di un virus tipico delle persone su di peso, bensì di una delle più belle e curiose piante arboree esistenti, quasi un capriccio della natura per la somiglianza con i bonsai o con un baobab nano, il fusto argenteo metalizzato a forma di bottiglia rigonfia e la piccola chioma formata da brevi rami scheletrici pieni di foglie ovali brillanti e di stupendi fiori color rosa, bianco e cremisi, a cui seguono frutti verdi bilobati. L’Adenium, noto anche con il romantico nome di rosa del deserto, è una pianta tropicale piuttosto rara, originaria dell’Est Africa e della penisola arabica meridionale, che raggiunge al massimo un paio di metri d’altezza, ha una crescita piuttosto lenta e una notevole longevità, oltre ad una elevata resistenza alla siccità grazie alla capacità di immagazzinare acqua nel suo inusuale tronco bombato. Una pianta, per le sue forme bizzarre e accattivanti, che tutti vorremmo avere in casa o nel giardino, ma in realtà assai difficile da coltivare per la sua specifica selvaticità. Luogo ideale di sviluppo, e forse anche di origine, per questo alberello antico dalle forme primordiali, è una sperduta isola dell’oceano Indiano al largo delle coste dello Yemen (a cui appartiene) e del Corno d’Africa, Socotra, dove l’Adenium presenta una rilevante diffusione e raggiunge anche il massimo sviluppo con fusti alti fino a 3 metri .
Socotra, grande un settimo della Sicilia, è una meta sconosciuta al grande pubblico perché aperta solo da qualche anno ai visitatori (prima era una base militare sovietica blindatissima), per le difficoltà di accesso (vi si arriva in aereo soltanto da ottobre ad aprile) e per l’assoluta mancanza di strutture ricettive confortevoli, ma piuttosto nota ai naturalisti per il suo straordinario patrimonio botanico, cresciuto in un ambiente autentico e primordiale giunto incontaminato fino a noi. Tutto nasce dal fatto che l’isola si è staccata dall’Africa sei milioni di anni fa, vivendo da allora una autonomia biologica senza interferenze esterne, e che le sue montagne non sono mai state sommerse negli ultimi 135 milioni di anni, cioè dall’epoca dei dinosauri, con il risultato di riuscire a preservare animali e, soprattutto, piante risalenti a quel periodo e che oggi non esistono più in nessuna altra parte della terra. Un po’ un Jurassik park in versione vegetale, con autentici fossili viventi. Si spiega così la mancanza di mammiferi, che allora non esistevano ancora, e il fatto che su 22 specie di rettili presenti 19 siano endemici (cioè vivono soltanto qua) e su 850 piante gli endemismi siano ben 283. Oltre all’Adenium, meritano di essere ricordati l’albero del sangue di drago, una pianta ad ombrello il cui tronco secerne un liquido rosso, usato come inchiostro, colorante e medicinale, oppure un albero di
Per rendere omaggio al proprio nome, scelto non a caso, l’operatore milanese “Adenium – Soluzioni di viaggio” (tel. 02 69 97 351, www.adeniumtravel.it), specializzato in turismo culturale qualificato, propone dall’ 11 al 21 marzo 2009 un itinerario di 11 giorni in Yemen dedicato alla scoperta della suggestiva architettura della capitale Sana’a e dei villaggi fortificati circostanti, con 5 giorni di permanenza a Socotra, l’isola dell’Adenium. Voli di linea da Milano via Francoforte, pernottamenti in hotel a 5 stelle a Sana’a e in modesti hotel e in tenda su spiagge d’incanto a Socotra con pensione completa, accompagnatore dall’Italia, quote da 2.340 euro.